La sinistra ha trovato il federatore.
Beppe Sala? Per carità.
Paolo Gentiloni? Assolutamente no.
Enrico Letta? Sta bene a Parigi.
L'urlatore della Scala di Milano è il nuovo Prodi.
Eccolo, l'idolo di Ruotolo, Schlein e Conte.
È lui.
Nessun dubbio.
Un esperto di cavalli è già diventato l'eroe di Pd e sinistra.
È bastato un urlo, al termine dell'Inno di Mameli, durante la Prima della Scala, per mandare in estasi i compagni.
«Viva l'Italia antifascista», ha gridato Marco Vizzardelli, all'inizio del «Don Carlo».
Un gesto che fa sognare il Pd.
Parte la catena di giubilo.
È già pronto il tour nelle salotti di sinistra.
Gruber, Formigli e Fazio lo aspettano con i tappeti rossi.