Solo politica

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servirebbe un 3d apposito ..mancette elettorali
tutte messe in ordine per recuperarle alla fine del prox governo dei cazzari
 
Fatemi capire,
stampare per regalare soldi alle banche per fare speculazione e caricando il debito sugli stati va bene,
metre stampare per darli alle persone non va bene, perchè fa debito.
Non facciamo confusione, stampare soldi crea svalutazione, non debito. Infatti questa è stata la nostra politica per anni, svalutation!
Ma adesso non possiamo più farlo. Lo può fare la BCE ma mica per i nostri comodi.
E allora che fanno i nostri politici irresponsabili? Vanno a debito, tanto siamo troppo grandi per fallire... o no?

 
Ahahahahahah ma la fornero è sempre stata una stonzata micidiale.

Fatta solo per colpire i lavoratori CHE STANNO LAVORANDO.


Il problema vero del sistema pensionistico è IL PASSATO

Statali che sono andati in pensione a 15 anni 6 mesi ed 1 giorno.
Persone che sono andate in pensione a 35/40 anni.
E poi andavano a lavorare in nero.

Persone che sono andate in pensione con il sistema retributivo.

Ma lo sapete come funzionava ?

L'ultimo anno ti mettevi d'ccordo con l'operaio ed aumentavi l'imponibile,
così gli aumentava la quota pensione.


Invece che mandare in pensione le persone a 67 SESSANTASETTE anni
mandale in pensione a 65 e recupera il maldato dicendo ai signori in
pensione da 40 anni.

Quel che è stato è stato, da domani si fa il ricalcolo della pensione sulla
base di quello che hai effettivamente versato, tu ed il tuo datore di lavoro.

Così si risolve il problema pensioni.
 
Ma chi c'era al governo in questi ultimi 10 anni ?

Chi ha dato le mancette ?


Sarebbe meglio informarsi. La carta moneta non la stampa l'Italia.
 
Beh, dove sta il problema ?

E' al terzo mandato ? Non mi sembra.

....e poi il furbo ha cambiato partito, per domani...ahahahahah
 
Ahahahahah ma cosa ne sa ? Informarsi


L’Ungheria è uno dei nuovi protagonisti dell’arena internazionale e non è questione di tifo politico,
di presunte simpatie per Viktor Orban: è un dato di fatto.

Questo piccolo Paese dell’Europa centrale, che per via del suo percorso storico
è solerte identificato come culturalmente appartenente al mondo balcanico e all’Est slavo
,
è uscito distrutto dai traumi del Novecento:
prima la dissoluzione dell’impero, smembrato a Versailles con il Trattato del Trianon,
poi i traumi della Seconda guerra mondiale,
della dittatura comunista e di una durissima transizione all’economia di mercato.



È in questo contesto di grande incertezza e di sfide epocali che il popolo ungherese ha dato fiducia
ad un partito politico che continua ad essere incompreso in gran parte dell’Europa occidentale: Fidesz.

Fondato nel 1988, ma al potere soltanto dal 2010,
questo partito è riuscito ad essere talmente enigmatico che in passato
ha ricevuto finanziamenti anche da George Soros, l’uomo-sponsor del liberalismo.


Lo stesso co-fondatore di Fidesz, e suo attuale capo, Viktor Orban,
ha usufruito del denaro del magnate e speculatore finanziario ungherese per perfezionare i suoi studi.

È di dominio pubblico il fatto che, nel 1989, Orban ricevette una borsa di studio dalla Fondazione Soros
per recarsi al Pembroke College dell’università di Oxford e lì imparare l’arte della scienza politica dal filosofo hegeliano Zbigniew Pelczynski.


Nessuno aveva compreso all’epoca Orban e il disegno di Fidesz e nessuno sembra comprendere oggi,
a dieci anni dall’insediamento alla presidenza del consiglio dei ministri del primo e a trentadue anni dalla fondazione del secondo.

Quello che sta succedendo in Ungheria, un piccolo Paese dalle grandi aspirazioni, è semplice:

il passato è tornato in scena e reclama il proprio posto nel presente e nel futuro di una nazione che, storicamente, mai ha fatto parte del cosiddetto Occidente.
 
PIL UNGHERIA

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