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Completamente andato.


🇺🇸🇷🇺 Biden ha definito Putin un “pazzo figlio di puttana” – media

La diplomazia americana è di nuovo al lavoro: il nonno semovente continua a lanciare insulti ai leader mondiali. Biden in precedenza aveva definito Xi Jinping un “dittatore”.

Parlando di Putin, anche il presidente degli Stati Uniti non usa mezzi termini, definendolo un “dittatore”, un “macellaio” e un “criminale di guerra”.

Ora Biden ha definito il presidente russo un “pazzo figlio di puttana”.

Sì, abbiamo questo pazzo figlio di puttana di Putin, e altri come lui, e dobbiamo ancora preoccuparci della possibilità di un conflitto nucleare. Ma la minaccia esistenziale per l’umanità è ancora il clima”, ha affermato.
 
Vai in trafila a lavorare.

La deputata Elisabetta Piccolotti (Sinistra italiana)
si lamenta di essersi dovuta svegliare alle 6
per essere presente alla Camera alle 8
per leggere le mozioni dei colleghi.
 
Altro schifo megagalactico.

Il Partito popolare europeo punta ancora su Ursula von der Leyen.

La presidente uscente della Commissione europea tenta il bis.

L’investitura ufficiale avverrà solo al congresso di Bucarest del 6 e 7 marzo.

Il presidente della Commissione è eletto dal Parlamento europeo su proposta del Consiglio europeo,
tenendo conto dei risultati delle elezioni.

Cinque anni fa il nome di von der Leyen, all’epoca solo una ex ministra della Difesa Ue,
fu fatto dal presidente francese Emmanuel Macron.

Di fatto, allora, fu scavalcato Manfred Weber, spitzenkandidat,
vale a dire il capolista del gruppo politico vincitore.

Per l’elezione di von der Leyen, che passò per soli 9 voti, fu decisivo il gruppo pentastellato.

Così nasce la “maggioranza Ursula”:
popolari,
socialisti,
liberali e
grillini insieme.

Per quanto riguarda l’Italia, von der Leyen era stata sostenuta
da Forza Italia (che fa parte della famiglia politica del Ppe),
dal Partito democratico (che appartiene al gruppo dei Socialisti e Democratici)
e dal Movimento 5 Stelle.

Oggi von der Leyen sa di doversi conquistare i voti del nuovo Parlamento,
visti i sondaggi al ribasso per i liberali di Renew e qualche seggio perso da Ppe e socialisti.


Si alleerà con le destre o chiederà soccorso ai Verdi?
 
Sì Sì, applicate un bel cappotto termico .........

Incendio a Valencia in un palazzo di 14 piani,​

rogo favorito da poliuretano sulla facciata:​

4 morti e 20 dispersi​

 
Che grandissima porcata.

Sul "Corriere della Sera", è uscito nei giorni scorsi un interessante articolo
nel quale si spiegava con quali schemi Chiara Ferragni
riesce a pagare appena l'1,2% di tasse sui suoi notevoli utili.


Curiosamente l'articolo esce negli stessi giorni in cui il marito di Chiara Ferragni,
il cantante Fedez, dichiara apertamente in tribunale di essere un nullatenente.

Ora, questa vicenda ci insegna diverse cose.

Anzitutto esibisce limpidamente la struttura assurda di un mondo, quello capitalistico,
in cui i più ricchi riescono in molti modi a pagare tassazioni risibili,
laddove gli operai, le partite IVA, i pensionati, sono letteralmente tartassati dalle tasse,
arrivando non di rado a pagare ben più del 30/40 %.

Ricordiamo per inciso che i colossi e-commerce pagano il 3% di tasse.

Il vero problema del nostro mondo non è tanto quello di far pagare le tasse a chi già le paga
ma di far sì che comincino a pagarle realmente anche i membri della power élite,
che puntualmente riescono ad aggirare i sistemi di tassazione
o che per legge sono tenuti a pagare tassazioni francamente risibili.

La politica, a destra come a sinistra, fa battaglie contro l'evasione fiscale
che vanno univocamente a colpire i già sofferenti ceti medi e le suppliziate classi lavoratrici
e non hanno mai l'onestà e il coraggio di avviare battaglie contro i colossi capitalistici
che, come ricordavamo, di fatto sono nelle condizioni di aggirare quasi completamente il sistema della tassazione.

Non deve allora stupire davvero che la globalizzazione neoliberale non faccia rima con diritti e democrazia
ma con disuguaglianza sempre crescente;
disuguaglianza sempre crescente grazie anche a questi dispositivi di tassazione asimmetrica a cui facevamo poc'anzi riferimento.
 
La struttura del mondo Chiara Ferragni, leggendo i bilanci depositati,
si configura con due società operative,

la Fenice Srl e

la Tbs Crew Srl,

che distribuiscono gli utili a una holding,

la Sisterhood,

che si occupa anche di gestire gli asset immateriali del gruppo
e di incassare royalties per l’utilizzo dei brand e probabilmente dell’immagine di Chiara.

Uno schema costruito per finanziare la società semplice Ferragni Enterprise Ss,
destinata alla gestione delle proprietà immobiliari,
tra cui il suo superattico di tre piani nel quartiere City Life a Milano.


La razionalizzazione​



L’attuale struttura viene concepita ad inizio 2023,
racconta un libro sapientemente scritto da Gianluca Massini Rosati

«Fiscalmente inattaccabile. La strategia definitiva per ridurre drasticamente le imposte e vivere serenamente il rapporto con il fisco»,

in uscita il 5 marzo 2024 per Sperling & Kupfer.

Quando il suo gruppo cambia veste e crea una struttura che potremmo definire «holding-trading-Ss».

Passa da tre Srl a una capogruppo denominata Sisterhood Srl,
che detiene a sua volta le partecipazioni in Fenice Srl, Tbs Crew Srl e Ferragni Enterprise Ss.


 

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