Val
Torniamo alla LIRA
Christian Raimo
"Qua c'è un'antifascista che va in Europa,
quindi a casa nostra, a picchiare dei neonazisti".
"Cosa bisogna fare con i neonazisti?
Secondo me bisogna picchiarli, ha fatto bene".
"Io insegno a scuola ai miei studenti..."
e qua viene interrotto dal conduttore che gli chiede bruscamente:
"Mica insegnerà a picchiare i fascisti?".
E lui replica: "Beh sì, picchiare i neonazisti penso che sia giusto"
"Qua c'è un'antifascista che va in Europa,
quindi a casa nostra, a picchiare dei neonazisti".
"Cosa bisogna fare con i neonazisti?
Secondo me bisogna picchiarli, ha fatto bene".
"Io insegno a scuola ai miei studenti..."
e qua viene interrotto dal conduttore che gli chiede bruscamente:
"Mica insegnerà a picchiare i fascisti?".
E lui replica: "Beh sì, picchiare i neonazisti penso che sia giusto"
Val
Torniamo alla LIRA
Un elemento simile dove può scrivere? DOMANI
Ma nel giornale di un editore che ha affondato la leader mondiale delle macchine da scrivere
ed ha la tessera pd nr1
ed ha mandato in pensione senza titoli mezza redazione del gruppo Gedi
che adesso è di proprietà di una famiglia che da oltre un secolo succhia soldi aagli italiani.
Dite al "professore" che i comunisti hanno fatto almeno cinque volte più morti ( crimini) dei nazisti
coi quali si sono anche alleati, mentre le democrazie li combattevano.
Studiasse meglio e sparasse meno balloni.
L’imbecillità dei sinistri è sempre in evoluzione,
quando penso di averle sentite tutte,
riescono a stupirmi e a dirne di peggio!!!!…
Di conseguenza ci sono scuole ed università occupate da ragazzotti
che hanno ricevuto il lavaggio del cervello sia in casa che dai professori…..
questi ultimi andrebbero licenziati oggi stesso, per evitare che qualche idi0ta segua questi cattivi maestri
Ma nel giornale di un editore che ha affondato la leader mondiale delle macchine da scrivere
ed ha la tessera pd nr1
ed ha mandato in pensione senza titoli mezza redazione del gruppo Gedi
che adesso è di proprietà di una famiglia che da oltre un secolo succhia soldi aagli italiani.
Dite al "professore" che i comunisti hanno fatto almeno cinque volte più morti ( crimini) dei nazisti
coi quali si sono anche alleati, mentre le democrazie li combattevano.
Studiasse meglio e sparasse meno balloni.
L’imbecillità dei sinistri è sempre in evoluzione,
quando penso di averle sentite tutte,
riescono a stupirmi e a dirne di peggio!!!!…
Di conseguenza ci sono scuole ed università occupate da ragazzotti
che hanno ricevuto il lavaggio del cervello sia in casa che dai professori…..
questi ultimi andrebbero licenziati oggi stesso, per evitare che qualche idi0ta segua questi cattivi maestri
Val
Torniamo alla LIRA
E questo fa il paio con quello sopra e tanti altri poveri derelitti
che - sconfitti politicamente - non hanno altre possibilità.
Gli insulti spacciati per libertà e rivendicati.
Ripetuti "continuamente" con convinzione.
Luciano Canfora non fa marcia indietro, né tantomeno si scusa.
"Meloni discende dal Movimento sociale,
un partito che si riferiva alla storia della Repubblica sociale,
cioè a uno stato satellite del Terzo Reich",
Nessun passo indietro, dunque, rispetto a una frase assurda e fuori da ogni logica.
che - sconfitti politicamente - non hanno altre possibilità.
Gli insulti spacciati per libertà e rivendicati.
Ripetuti "continuamente" con convinzione.
Luciano Canfora non fa marcia indietro, né tantomeno si scusa.
"Meloni discende dal Movimento sociale,
un partito che si riferiva alla storia della Repubblica sociale,
cioè a uno stato satellite del Terzo Reich",
Nessun passo indietro, dunque, rispetto a una frase assurda e fuori da ogni logica.
Val
Torniamo alla LIRA
Il trio si chiude qui.
L'inclusione a tutti i costi è solo controproducente,
ma qualche solone non l'ha ancora capito.
Da diverso tempo parliamo dell'ossessione dell'Ue nei confronti del velo islamico,
sponsorizzato in chiave positiva e non per quel che è e rappresenta,
ossia uno strumento di oppressione.
Una linea integralista, che non ammette deroghe e nemmeno buonsenso, nonostante i fatti di cronaca:
evidentemente per l'Ue è più importante il multiculturalismo di facciata.
L'ultima promozione del velo islamico è avvenuta sui social,
ma c'è un dettaglio in più che non può passare inosservato:
questa volta l'hijab viene indossato dalle bambine.
Il profilo X della direzione generale della Commissione europea per il partenariato internazionale
ha pubblicato un post dedicato all'uguaglianza di genere, all'emancipazione delle ragazze
e al diritto all'istruzione nelle aree colpite dalla crisi nel mondo.
Ebbene, per affrontare l'argomento
sono state utilizzate le immagini di tre bambine:
due di loro hanno il velo.
Follia allo stato puro, l'ennesima.
Anziché lanciare un messaggio di libertà e di emancipazione,
viene condivisa una testimonianza di sottomissione:
anche le bambine devono indossare il velo.
Ma le talebane anti-patriarcato in questo caso stanno in silenzio.
L'inclusione a tutti i costi è solo controproducente,
ma qualche solone non l'ha ancora capito.
Da diverso tempo parliamo dell'ossessione dell'Ue nei confronti del velo islamico,
sponsorizzato in chiave positiva e non per quel che è e rappresenta,
ossia uno strumento di oppressione.
Una linea integralista, che non ammette deroghe e nemmeno buonsenso, nonostante i fatti di cronaca:
evidentemente per l'Ue è più importante il multiculturalismo di facciata.
L'ultima promozione del velo islamico è avvenuta sui social,
ma c'è un dettaglio in più che non può passare inosservato:
questa volta l'hijab viene indossato dalle bambine.
Il profilo X della direzione generale della Commissione europea per il partenariato internazionale
ha pubblicato un post dedicato all'uguaglianza di genere, all'emancipazione delle ragazze
e al diritto all'istruzione nelle aree colpite dalla crisi nel mondo.
Ebbene, per affrontare l'argomento
sono state utilizzate le immagini di tre bambine:
due di loro hanno il velo.
Follia allo stato puro, l'ennesima.
Anziché lanciare un messaggio di libertà e di emancipazione,
viene condivisa una testimonianza di sottomissione:
anche le bambine devono indossare il velo.
Ma le talebane anti-patriarcato in questo caso stanno in silenzio.
Val
Torniamo alla LIRA
Messi male. Male male.
"Era da poco passata la una di notte - racconta il titolare -
e stavamo chiudendo il locale quando sono arrivati due giovani di origine magrebina
che mi hanno chiesto una birra.
Avrei evitato di servirgliela, ma un ragazzo già presente nell’esercizio si è alzato e si è offerto di pagargliela.
Così ho dato loro due lattine e due bicchieri di plastica e li ho invitati ad uscire".
I due però non ne volevano sapere e pretendevano di consumare la bevanda seduti ai tavoli.
"Ho spiegato loro che se non si fossero allontanati avrei chiamato le Forze dell’ordine cosa che poi ho fatto".
"Davanti al locale sono arrivate due auto della Questura,
probabilmente i due ragazzi sono rimasti nei paraggi
e hanno visto i lampeggianti delle pattuglie.
I poliziotti mi hanno scortato alla mia auto e se ne sono andati.
Nel pub sono rimasti due miei collaboratori per le pulizie di rito.
A quel punto uno dei due, un ragazzo di circa 25 anni,
è tornato indietro con in mano un sanpietrino
e ha danneggiato cinque delle sei finestre.
Per fortuna i cristalli antisfondamento hanno retto ai colpi, sebbene con grossi danni,
altrimenti i miei dipendenti all’interno avrebbero potuto essere colpiti".
"Era da poco passata la una di notte - racconta il titolare -
e stavamo chiudendo il locale quando sono arrivati due giovani di origine magrebina
che mi hanno chiesto una birra.
Avrei evitato di servirgliela, ma un ragazzo già presente nell’esercizio si è alzato e si è offerto di pagargliela.
Così ho dato loro due lattine e due bicchieri di plastica e li ho invitati ad uscire".
I due però non ne volevano sapere e pretendevano di consumare la bevanda seduti ai tavoli.
"Ho spiegato loro che se non si fossero allontanati avrei chiamato le Forze dell’ordine cosa che poi ho fatto".
"Davanti al locale sono arrivate due auto della Questura,
probabilmente i due ragazzi sono rimasti nei paraggi
e hanno visto i lampeggianti delle pattuglie.
I poliziotti mi hanno scortato alla mia auto e se ne sono andati.
Nel pub sono rimasti due miei collaboratori per le pulizie di rito.
A quel punto uno dei due, un ragazzo di circa 25 anni,
è tornato indietro con in mano un sanpietrino
e ha danneggiato cinque delle sei finestre.
Per fortuna i cristalli antisfondamento hanno retto ai colpi, sebbene con grossi danni,
altrimenti i miei dipendenti all’interno avrebbero potuto essere colpiti".
Ludovica
Forumer attivo
Giubbe Rosse
Senza commento. 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
t.me
Val
Torniamo alla LIRA
Lo schifo di quelli che sostengono gli assassini palestinesi
Poche immagini sono state capaci di raccontare la bestialità di Hamas
e la tragedia del 7 ottobre come lo scatto del corpo martoriato di Shani Louk
sbattuto sul retro di un pick-up e circondato dai terroristi palestinesi
che l’hanno poi portato in parata a Gaza come un trofeo.
La fotografia è stata inserita nella raccolta dell’Associated Press premiata
per la categoria “Team Picture Story of the Year” dal Reynolds Journalism Institute dell’Università del Missouri.
Una decisione che ha scatenato un’ondata di polemiche.
Shani Louk è morta: "Decapitata dalle belve di Hamas"
L’autore dello scatto, il collaboratore di Ap e reporter freelance palestinese Ali Mahmud,
è stato infatti accusato da Israele di essere embedded con Hamas
e di aver saputo in anticipo del piano dei terroristi per lo Shabbat di sangue,
il che avrebbe permesso a lui e ad altri suoi colleghi di fotografare scene terribili
e vendere i loro prodotti a vari media internazionali, tra cui anche Cnn e Reuters.
Poche immagini sono state capaci di raccontare la bestialità di Hamas
e la tragedia del 7 ottobre come lo scatto del corpo martoriato di Shani Louk
sbattuto sul retro di un pick-up e circondato dai terroristi palestinesi
che l’hanno poi portato in parata a Gaza come un trofeo.
La fotografia è stata inserita nella raccolta dell’Associated Press premiata
per la categoria “Team Picture Story of the Year” dal Reynolds Journalism Institute dell’Università del Missouri.
Una decisione che ha scatenato un’ondata di polemiche.
Shani Louk è morta: "Decapitata dalle belve di Hamas"
L’autore dello scatto, il collaboratore di Ap e reporter freelance palestinese Ali Mahmud,
è stato infatti accusato da Israele di essere embedded con Hamas
e di aver saputo in anticipo del piano dei terroristi per lo Shabbat di sangue,
il che avrebbe permesso a lui e ad altri suoi colleghi di fotografare scene terribili
e vendere i loro prodotti a vari media internazionali, tra cui anche Cnn e Reuters.
