Val
Torniamo alla LIRA
Un piccolo fulmine....non chiedo molto.
Nuovo, grande scandalo a Bruxelles, che spiega come vengano utilizzati i nostri soldi.
Un fiume di denaro, un miliardo di euro per la precisione, destinato ai sussidi per il clima e l’ambiente,
sarebbe stato utilizzato da Bruxelles per finanziare una “lobby ombra” legata al Green,
secondo quanto riportato dal quotidiano olandese Telegraaf .
È quanto emerge da un’inchiesta che sta scuotendo le istituzioni europee,
mettendo in luce un uso improprio dei fondi comunitari per influenzare il dibattito politico, in particolare sull’agenda verde.
Al centro della bufera, contratti di sovvenzione stipulati con organizzazioni ambientaliste,
tra cui l’European Environmental Bureau (EEB), che raggruppa diverse sigle ecologiste europee.
A questi enti, secondo quanto riportato, sarebbe stato esplicitamente richiesto
di fornire esempi concreti di come il loro lavoro di lobbying avesse reso più ambiziosi i testi legislativi in materia ambientale.
Praticamente il sospetto è che un miliardo di soldi pubblici sia stato utilizzato non per l’utilità generale,
ma per coseguire obiettivi politici di influenza legislativa!
Persino la controversa legge sul ripristino della natura, promossa dall’ex Eurocommissario Timmermans,
sarebbe stata “spinta” da una coalizione di 185 organizzazioni ambientaliste finanziate con i fondi UE.
Questo commissario socialista,
servo dell’ideologia Green,
ha permesso questa incredibile deviazione dei fondi pubblici.
Un esempio lampante?
Ben 700.000 euro sarebbero stati destinati, secondo i contratti visionati dal De Telegraaf, a orientare il dibattito sull’agricoltura in una direzione più “verde”.
Frans Tiemmermans
Nuovo, grande scandalo a Bruxelles, che spiega come vengano utilizzati i nostri soldi.
Un fiume di denaro, un miliardo di euro per la precisione, destinato ai sussidi per il clima e l’ambiente,
sarebbe stato utilizzato da Bruxelles per finanziare una “lobby ombra” legata al Green,
secondo quanto riportato dal quotidiano olandese Telegraaf .
È quanto emerge da un’inchiesta che sta scuotendo le istituzioni europee,
mettendo in luce un uso improprio dei fondi comunitari per influenzare il dibattito politico, in particolare sull’agenda verde.
Al centro della bufera, contratti di sovvenzione stipulati con organizzazioni ambientaliste,
tra cui l’European Environmental Bureau (EEB), che raggruppa diverse sigle ecologiste europee.
A questi enti, secondo quanto riportato, sarebbe stato esplicitamente richiesto
di fornire esempi concreti di come il loro lavoro di lobbying avesse reso più ambiziosi i testi legislativi in materia ambientale.
Praticamente il sospetto è che un miliardo di soldi pubblici sia stato utilizzato non per l’utilità generale,
ma per coseguire obiettivi politici di influenza legislativa!
Persino la controversa legge sul ripristino della natura, promossa dall’ex Eurocommissario Timmermans,
sarebbe stata “spinta” da una coalizione di 185 organizzazioni ambientaliste finanziate con i fondi UE.
Questo commissario socialista,
servo dell’ideologia Green,
ha permesso questa incredibile deviazione dei fondi pubblici.
Un esempio lampante?
Ben 700.000 euro sarebbero stati destinati, secondo i contratti visionati dal De Telegraaf, a orientare il dibattito sull’agricoltura in una direzione più “verde”.
Frans Tiemmermans