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Trafficante
Ma cosa vuoi dire, non si capisce un tubo!Insomma, a causa della unicità delle carriere,
il pubblico ministero, di mattina giudicato dal giudice,
di pomeriggio ne giudica a sua volta le richieste promuovendole o bocciandole,
così divenendo assurdamente giudice del suo giudice: ma non è una cosa seria !
Non solo.
Le carriere vanno separate anche per motivi di psicologia sociale,
che non sono per nulla di secondaria importanza.
Cosa sarebbe lecito pensasse uno che attende sia chiamato il processo che lo vede imputato,
se vedesse – come a volte accade di vedere – giudice e pubblico ministero a braccetto
mentre amabilmente discutono lungo i corridoi del palazzo di giustizia,
avvicinandosi al bar dove faranno a gara per offrirsi il caffè?
Non occorre continuare
per affermare che la separazione delle carriere è ormai doverosa e indifferibile,
se si desidera che l’opinione pubblica
riconquisti la fiducia nell’amministrazione della giustizia oggi gravemente compromessa.
Certo, non basta.
Occorre, come prevede la riforma in cantiere,
liberare la stragrande maggioranza dei giudici dal giogo delle correnti,
vero cancro della magistratura che ne pregiudica dall’interno la reale indipendenza,
il che avverrà tramite il sorteggio dei componenti del Csm.
Ma di ciò, un’altra volta.
Voi laureati alla Bocconi dovrebbero togliere il diritto alla parola