A preoccupare è anche il fronte traffico,
tanto che l’Anas ha già diffuso un comunicato per gli automobilisti:
1) Non accendere al massimo il riscaldamento in presenza di neonati e centenari;
2) Bere acqua e non grappa barrique;
3) Mangiare frutta e non brasato di bisonte;
4) Non vestirsi con piuma 1000g con strati in Goretex e Polartec, evitare anche i sacchi neri della spazzatura indossati tipo blusa.
L’Ordine dei Giornalisti invece si è incaricato di smentire alcune arroventate fake-news che circolano in queste ore:
non corrisponde al vero che il sindaco di Milano, a fronte di due incendi scoppiati nel quadrilatero della moda,
abbia impedito l’accesso a due camion dei pompieri con motore Euro 4;
è falso che, dopo la Torre Eiffel, anche la Torre di Pisa rischi la chiusura dopo lo sciopero proclamato dai cobas Faggiogaz
secondo i quali la torre penderebbe da un lato per la canicola;
è destituito di fondamento l’articolo dell’ansiologo Mario Tozzi titolato «Basta allarmismo, morirete tutti»
secondo il quale il supervulcano dei Campi Flegrei starebbe per esplodere a causa della CO2 prodotta dai troppi yacht diretti a Capri;
è infondata e costituisce potenziale body shaming anche la notizia che a Foce Candelaro (Puglia)
il livello del mare si sarebbe innalzato di 80 cm dopo una balneazione di Mario Adinolfi.
Non sono mancati i suggerimenti sempre dell'Ordine dei giornalisti rivolti ai colleghi
che anche quest'anno seguiteranno a scrivere dell'inspiegabile aumento delle temperature.
Anzitutto le indicazioni sul lessico:
«Mai così caldo dal» (2003, 1649, giovedì, ecc.);
«la colonnina di mercurio» (che nei termometri non esiste più dal 2009);
«sopra la media stagionale»;
«le temperature “si attestano”»,
«i sinonimi “canicola”, “morsa dell’afa” e “caldo percepito” (di quello non percepito non ce ne frega un ca)
oltre al classico “torrido” e “caldo africano”».