Solo politica

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In ogni caso, questo vezzo di partecipare alle udienze di uno scrittore accusato di aver diffamato altri,
per tutelarne l’immagine pubblica a prescindere dal giudizio che verrà formulato, si è ormai inflazionato,
riducendosi a una sorta di pasticciata carovana di sedicenti benpensanti
che ritengono d’essere essi soltanto per divina virtù depositari della verità dei rapporti sociali e delle formulazioni giuridiche:

mentre gli altri, tutti gli altri sono ovviamente in errore.

Ma appunto poiché si tratta di una prassi ormai stancamente e banalmente ripetitiva, ogni interesse decade.

Invece, può mantenere un interesse cercare di comprendere per qual motivo non solo Saviano,
ma anche altri esponenti della sinistra (politica o culturale) che si trovino a esser querelati per diffamazione da un ministro,
da un sottosegretario o comunque da un politico, diano voce alla medesima geremiade,
lamentando di trovarsi in una situazione insostenibile, dal momento che – così ripetono –
il querelante è un potente, mentre loro sono semplici cittadini, per definizione deboli e indifesi.
 
Essi, insomma, lamentano un’evidente sproporzione di forze fra il querelante – potente e ricco –
e il querelato – fragile e povero,
denunciando perciò come ingiusta a priori la querela di cui sono destinatari
e come cinico profittatore chi a essa abbia fatto ricorso,
nel sottinteso che il giudice ne sarà influenzato e non sarà imparziale.

Ora, che queste cose vengano denunciate proprio da esponenti della sinistra
appare poco comprensibile
per il semplice motivo che son proprio costoro a ribadire sempre e in ogni dove
che i giudici italiani sono indipendenti e imparziali
e che perciò del loro giudizio bisogna fidarsi al di là di ogni ragionevole dubbio,
in quanto ciascuno di loro riuscirà sempre a dare a ciascuno il suo,
senza farsi influenzare in alcun modo dalla posizione di potere rivestita da una parte o dall’altra.



Ne viene che siccome questa contraddizione appare oggettivamente insanabile
– perché è impossibile che una cosa sia e non sia nello stesso tempo e sotto il medesimo riguardo
(cioè che i giudici siano imparziali e nello stesso tempo non lo siano) –
bisogna concludere che Saviano, gli scrittori che lo sostengono
e coloro che assumono tale contraddizione
sono affetti da un grave strabismo politico
che impedisce loro di vedere al di là del proprio naso.
 
Ciao Bruno,
nel 1957, quando Lucchini era forse ancora solo un maestro elementare, sono stato mandato per tre giorni, con altri due giovani periti industriali, nel laminatoio di tondo per cemento armato di Pietra, allora uno dei più moderni. Siamo stati affidati al direttore dello stabilimento che, dopo un discorsetto di un quarto d'ora, ha aperto la porta del suo ufficio, che dava direttamente nel laminatoio. Proprio in quel momento una vergella incandescente ha sbagliato l'imbocco, inarcandosi verso l'alto e, piombando sul pavimento, ha strisciato verso di noi. Terrorizzati, sbiancati in volto, ci siamo appoggiati alla parete (cosa stupida, invece di cercare di tornare in ufficio). Il direttore, che aveva zoccoli di legno, ha sollevato la punta del destro e la vergella è scorsa via sfrigolando sullo zoccolo, con forte odore di bruciato. Saremmo voluti tornare immediatamente a casa, mentre gli operai ridacchiavano. L'ambiente sembrava un vero inferno. Invece, il terzo giorno siamo scesi a turno nella fossa, muniti di zoccoli e guanti, sostituendo gli operai per un'oretta ciascuno a doppiare il tondo. Significa prendere con delle pinze lunghe più di un metro la punta del tondo incandescente, che esce dal laminatoio, girarsi su se stessi di 180 gradi e infilarla nella scanalatura del laminatoio a fianco. Qualche anno dopo hanno inventato i doppiatori automatici. Da quella prima esperienza, ho visitato tutti i laminatoi d'Italia, dal piccolo nel bresciano, gestito da una famiglia che comprava rotaie usate, le scaldava in un fornetto lungo una decina di metri e produceva tondo per cemento armato (erano gli anni del boom edilizio), all'Italsider di Taranto.
Eh eh eh Lucchini che fabbriche affascinanti.
Ogni volta che sono andato in Lucchini pur non facendo niente andavo in infermeria. Non ho mai seguito il loro prezioso suggerimento: prima di toccare sputa. Se lo sputo resta tocca se evapora non toccare. .
Le analisi dei binari che hai fatto sono perfette.L'usura ridotta è dovuta anche alla forma della ruota che appoggia esclusivamente su un punto.... Tangente ruota binario. Questo permette i 300 400 km orari di un treno moderno.

Ho smesso di andare da Lucchini quando una sera alle 19 salgo in auto e avevo 2 gomme squarciate.
Le lavorazioni di alberi navali creavano trucioli che erano proiettili. X farla breve i carterpilar all'interno avevano i pneumatici con catene proprio per avere le gomme sollevate ed evitare i trucioli
 
Li posso aiutare se lo desiderano.

Riportano le cronache che Roberto Saviano,
querelato dal ministro Matteo Salvini per averlo definito “ministro della mala vita”,
nel corso di una recente udienza ove si celebrava il processo a suo carico per diffamazione,
si sia lamentato della querela, intimando a Salvini di vergognarsi per averla presentata.

Riportano ancora che a quella udienza erano presenti – per sostenere pubblicamente le ragioni di Saviano –
alcuni noti scrittori italiani: Chiara Valerio, Nicola Lagioia, Sandro Veronesi.

Orbene, in che senso codesti signori intendevano sostenerle? Non è chiaro.

Intendevano affermare che l’espressione usata da Saviano a proposito di Salvini sia lecita?
Intendevano sostenerlo dal punto di vista psicologico?
Oppure mostrare al giudice che loro sono in ogni caso in sintonia umana e culturale con Saviano,
al di là di qualunque decisione egli possa adottare?
Oppure, infine, intendevano mostrare a tutti dove sta la ragione e dove invece il torto?
Il termine ministro della malavita nasce dalla vicenda di Rosarno. Il Salvini a caccia di voti ,sostenne il candidato sindaco di Rosarno cognato e riconducibile alla nota famiglia Mazzei.
Durante il comizio a favore del candidato sindaco,Salvini imputò i problemi della Calabria all' immigrazione clandestina,senza fare mai e poi mai alcun riferimento alla drangheta.

Delle 2 l'una . O ci piace farci pisciare in testa e dire che piove oppure ci piace proprio essere trattati da coglioni. Il paradosso è che chi ha il coraggio di esprimere che non è coglione deve anche difendersi.

P.s. quando le forze politiche del nord han necessità di consensi e voti si rivolgono alla drangheta,in cambio appalti a go' go' al nord e Brianza prevalentemente.... Si sappia
 
Ultima modifica:
Quel signore con attico a new york, è esattamente identico a me Cittadino.

Se offendo vengo querelato. E così è per lui. Punto.
 
E di questi, tutti zitti zitti .........

"A Gaza l'85% della popolazione è senza cibo".​

E Israele usa bombe illegali e blocca gli ospedali.​

L'ordigno utilizzato per la strage nel bar al-Baqa sparpaglia schegge dopo l'esplosione: "Crimine di guerra"​

 
Ma dimmi un po', anche questo è un potere occulto. Niente da dire ?

la Magistratura, o gran parte di essa, che

"deliberatamente lavora e si muove contro i provvedimenti del governo per fermarne l'azione politica".

Ovviamente il nemico numero delle toghe è la separazione delle carriere.
 

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