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Poereto. Com'è caduto in basso.

Desidero esporre al pubblico ludibrio quell’avvelenato perso di Roberto D’Agostino,
uno che non proviene dalle zolle aride della Basilicata,
bensì dalla Capitale e da un prezioso diploma di ragioniere che, con opportuna raccomandazione,
gli garantì 12 anni da impiegato presso la Cassa di Risparmio di Roma.

Quindi, traslocò nel cosmo della musicologia, quindi nel pettegolezzo politicamente titillante,
sino alla creazione nel 2000 di Dagospia, sito felicissimo e magistrale,
fin quando conservò il suo piglio liberal-anarcoide, giammai forcaiolo e comunistoide.

Anzi, si dovette proprio al giovane e non conforme Roberto il divertito
Come vivere bene, senza i comunisti (Mondadori, Milano 1986).

Invecchiando, invece di migliorare, è decaduto e sprofondato, trasfigurandosi nell’opposto da sé.

Forse, l’involuzione dipende dalla cotta interessata per Mario Draghi,
un peso massimo nel riconoscere agli “amici” più del dovuto.

Vedi Luigi Di Maio, riempito di eurosoldi e di euromissioni, grazie al “vile affarista”.

Draghi aspira ancora al Quirinale, eppure l’unica che potrebbe accontentarlo è Giorgia Meloni,
proprio l’oggetto degli strali più volgari del palafreniere di Mario.

Siffatta incongruenza disvela quanto l’odio possa annebbiare i neuroni.
 
D'Agostino s’è invelenito sino al punto di succhiare le ruote
ai forcaioli,
ai ProPal,
a Giuseppi,
agli antifascisti della Ztl,
agli ossessi de La7,
ai cineasti di film rigorosamente inutili pagati da Pantalone,
agli orfani di Kamala Harris,
agli europeisti sempre più Europa e sempre più valigie zeppe di cartamoneta, spedite dal Qatar
e da George Soros.

Ebbene, in ultimo, il fiumiciattolo velenoso, esondando,
lo ha sospinto all’insano gesto di attaccare Giorgia Meloni,
attraverso i versi eroticamente ispirati di Andrea Di Consoli.

Le strofe di Andrea – ecco il suicidio in diretta di d'agostino – sono in perfetta sintonia,
con i culi e le tette che da sempre Dagospia propina come succulenta didascalia alle notizie,
ma, essendoci di mezzo, Angelo Mellone, dirigente Rai non proprio marxista-leninista,
allora anche Andrea Di Consoli tutt’altro che fascista va definito non scrittore o poeta,
bensì mero glande, glande porcellone.
 
Con l’esplosione di alcuni casi giudiziari
che vedono coinvolti in prima persona esponenti del Partito democratico,
come sta accadendo a Milano e a Pesaro,
il Movimento 5 stelle riparte in tromba con la insopportabile retorica dell’onestà a tutto tondo.

Ospite giovedì mattina a Omnibus, in onda su La7,
la senatrice pentastellata Dolores Bevilacqua si è resa protagonista di un vero e proprio comizio
che definire imbarazzante è poco
,
soprattutto in considerazione dei colossali danni
che questa forza politica è riuscita produrre in Italia
nei circa quattro anni in cui è stata al governo del Paese
.

In sostanza, commentando in modo chiaramente strumentale le confuse vicende appena citate,
la nostra ne ha approfittato per propinare ai suoi interlocutori e ai pazienti telespettatori sintonizzati
la ben collaudata lezioncina sull’onestà, che a suo dire rappresenta il principale carattere distintivo del M5s
(direi l’unico, ammesso e concesso che sia possibile misurarlo con qualcosa di diverso rispetto alle chiacchiere dei suoi esponenti)
con la quale il Movimento vinse le elezioni del 2018.
 
Dopodiché,
come ben sanno tutti coloro i quali osservano le cose della politica e che sanno far di conto,
l’Italia ha potuto sperimentare sulla propria pelle
i prodotti “migliori” di questo partito improvvisato:

l’onerosa applicazione del reddito di cittadinanza,

con la fantasiosa creazione dei famosi navigator;

la più restrittiva gestione della pandemia in stile cinese, fatta a colpi di Dpcm,
che ha messo letteralmente in ginocchio la nostra economia;

il catastrofico colpo di “genio” del bonus edilizio 110 per cento
che, a regime, che ha creato un buco di circa 200 miliardi nel bilancio dello Stato.
 
Un tale sfacelo,
le cui ricadute si faranno sentire ancora per molti anni,
è stato ottenuto in modo assolutamente onesto.


Vuoi mettere?

Ebbene, a questo proposito, a beneficio della senatrice Bevilacqua
e dei suoi onestissimi e specchiatissimi colleghi di partito,
vorrei riportare una frase di quel gran liberale di Benedetto Croce, il quale così si espresse:

“la politica onesta è quella capace.
Non basta solo gridare onestà, bisogna essere competenti”.
 
In questo caso se gli italiani,
dopo aver sperimentato la scarsissima competenza
di questi presunti onesti a cinque stelle,

dovessero perseverare nel mandarli a far danni una seconda volta nella stanza dei bottoni

(e proprio questo sembra l’intento di Giuseppe Conte,
nel cercare di recuperare terreno nei confronti dello stesso Pd,
profittando dei suoi guai giudiziari),

la qual cosa sarebbe veramente diabolica.
 

L’Europa vieta ai produttori di vantare proprietà terapeutiche del miele.
Il divieto è doppiamente paradossale perché anche una minima conoscenza dell’argomento basta a dimostrare che ci sono decine di articoli scientifici sulle capacità terapeutiche del miele.
Anzi “dei” mieli perché gli effetti terapeutici dipendono anche dai vari fiori e principi attivi (es. quercetina).
Uno dei campi più studiati di applicazione locale è la guarigione delle piaghe e ulcere cutanee.
Ignoranti, criminali e perniciosi burocrati di Von der Leyen pilotati dalle lobby di Big Pharma.
 

L’Europa vieta ai produttori di vantare proprietà terapeutiche del miele.
Il divieto è doppiamente paradossale perché anche una minima conoscenza dell’argomento basta a dimostrare che ci sono decine di articoli scientifici sulle capacità terapeutiche del miele.
Anzi “dei” mieli perché gli effetti terapeutici dipendono anche dai vari fiori e principi attivi (es. quercetina).
Uno dei campi più studiati di applicazione locale è la guarigione delle piaghe e ulcere cutanee.
Ignoranti, criminali e perniciosi burocrati di Von der Leyen pilotati dalle lobby di Big Pharma.
A brussells hanno altre problematiche🥸
 
Le CBDC sono una moneta elettronica basata sulla DLT,
cioè sulla tecnologia utilizzata anche da Bitcoin,
ma mentre bitcoin ha una generazione e gestione diffusa fra tutti gli operatori che svolgono l’attività di “Mining”,
la CBDC vede la gestione della moneta centralizzata nella banca centrale.

Noi ne abbiamo parlato fin dal 2018

Qui nascono i problemi:
la teconologia DLT permette un tracciamento perfetto delle transazioni,
e inoltre permette la programmazione della moneta.


Questo viene a significare che:
  • viene a cessare qualsiasi privacy per il cittadino.
  • Ogni centesimo speso può essere tracciato perfettamente in ogni sui passaggio;
  • la moneta può avere un termine,
  • può essere programmata per scadere se non viene spesa entro un certo termine;
  • la Banca centrale può controllare e impedire certe transazioni,
  • cioè può, ad esempio, impedire che venga spesa all’estero,
  • o che venga utilizzata in determinati punti vendita.
 
La CBDC permette quindi la nascita di un vero stato totalitario,
che controlla perfettamente i consumi e i risparmi ddei cittadini,
al singolo euro.


Per questo è così amato dalla Cina che lo ha introdotto già da tempo, e così poco amato, invece, negli USA.

Inoltre è anche visto con ostilità dalle banche e dagli operatori dei sistemi di pagamento,
che, con la CBDC, letteralmente perderebbero il lavoro,
perchè i pagamenti sarebbero effettuati tramite la moneta elettronica della banca centrale
e non attraverso i sistemi privati, che perderebbero significato.

La BCE punta a terminare la fase di test della propria CBDC
nell’ottobre di quest’anno,
dopo di che si dovrebbe passare alla diffusione al pubblico.





 

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