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Per fare quei due post hai impiegato il doppio del tempo di lincoln a scriverli (considerato l'evidente delta di QI tra voi), il che dimostra semplicemente la correttezza del mio post.

Inoltre almeno lincoln scrive cose sensate (e la cosa non è di poco conto) e non ha scagliato lui la pietra del fancazzismo....
Questo dopo Open e' il mito del lincoln...mi ci gioco che anche il nostro mito.......davanti al pc. tra una stor....perla e l'altra si rivani tutti gli orifizi alla ricerca dell'arca perduta...per poi annusarli con gusto.

 
Come sempre e nelle migliori tradizioni il metodo non cambia mai...crederci sempre, arrendersi mai...fino all'ultimo...fino al 99imo minuto di gioco e se non basta useranno la VAR... :d:

Come se non si sapesse che lì il più pulito c'ha la rogna...


 
Ma nei media di regime lincoglioniti non leggerete mai queste notizie.


Migliaia di persone hanno protestato contro l’impennata dei prezzi dell’elettricità
e del costo della vita nella capitale belga Bruxelles mercoledì,
dopo una protesta simile il giorno prima in Slovacchia e all’inizio del mese nella Repubblica Ceca.


In quella che è stata definita “una giornata d’azione nazionale”, come riporta l’Associated Press,
circa 10.000 persone hanno protestato in tutto il Paese,
chiedendo soluzioni all’impennata dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale e al costo della vita alle stelle.

Secondo l’AP, che cita un sondaggio dei media belgi,
in un momento in cui le bollette dell’elettricità e del gas sono quasi raddoppiate rispetto a un anno fa,
circa il 64% dei belgi teme di non essere in grado di pagare le bollette energetiche.



A giugno, circa 70.000 lavoratori belgi sono scesi in piazza per protestare contro i forti aumenti del costo della vita.
Comunque ecco un video delle manifestazioni di ieri.


1. “video_2022-09-22_08-08-37”
0:25


Martedì scorso, proteste simili sono state lanciate in Slovacchia,
dove diverse migliaia di persone hanno manifestato nella capitale Bratislava contro l’alta inflazione.

Le proteste antigovernative sono state organizzate dall’opposizione di sinistra,
ma a cui hanno aderito anche forze di estrema destra.

I manifestanti incolpano il sostegno del governo all’Ucraina per l’aumento dell’inflazione.


Nella prima settimana di settembre, proteste di massa hanno scosso anche la Repubblica Ceca:
circa 70.000 persone si sono riunite nella capitale Praga per manifestare contro il governo per l’aumento del costo della vita.


L’indice dei disordini civili della società di consulenza Verisk Maplecroft
mostra che più della metà dei 198 Paesi coperti dall’indice ha registrato un aumento dei disordini civili nell’ultimo trimestre.


“Il mondo sta affrontando un aumento senza precedenti dei disordini civili,
mentre i governi di tutti gli schieramenti sono alle prese con l’impatto dell’inflazione sui prezzi degli alimenti di base e dell’energia”,
ha dichiarato l’analista principale Torbjorn Soldvedt.

In tutto questo i paesi europei e certi paesi asiatici sono il cuore di questi scontri.


Soprattutto la UE ha mostrato la propria totale impreparazione e incapacità nell’affrontare la crisi energetica

che è stata, ricordiamo, causata essenzialmente da decisioni di carattere politico, ma che sta devastando l’economia dei paesi della UE.
 
Ve l'ho scritto già. La legna. La risorsa del futuro.



Il razionamento dell’energia elettrica in Europa quest’inverno comincia a sembrare quasi inevitabile,
visto che un Paese dell’Europa orientale ha lanciato un sito web che consente ai cittadini
di cercare venditori di legna da ardere quando i costi dell’energia diventano inaccessibili.



“Il sito fornisce informazioni sulla foresta più vicina, facilitando così il processo di fornitura di legna da ardere alla popolazione”,
ha scritto il Consiglio dei Ministri moldavo in un comunicato.


La legna da ardere in Moldavia è diventata il nuovo bene più scarso (oltre al gas naturale),
in quanto le famiglie con caminetti e stufe sono in preda al panico per l’acquisto di legna spaccata dura e morbida
in vista del clima più freddo, per compensare i costi dell’elettricità e del gas naturale.


I media locali hanno riferito che sono state poste limitazioni all’acquisto di legna da ardere a causa dell’aumento della domanda.

I moldavi possono cercare i venditori di legna da ardere in base alla località utilizzando il sito web del governo.

Ecco un esempio di un venditore:



2022-09-19_14-09-41.png



La Moldavia rimane la nazione più povera d’Europa in termini economici,
mentre lotta contro un’inflazione annuale da record, superiore al 30%,
dovuta alle sanzioni occidentali contro la Russia.


Il governo ha chiesto alle famiglie moldave di ridurre il consumo di energia che, con i prezzi che ha, verrà sicuramente ridotta.


C’è poi il rischio che il fornitore russo Gazprom tagli completamente le forniture di gas naturale al Paese
se non viene rispettata la scadenza del 1° ottobre per negoziare il rimborso del debito.

La Romania ha detto ai funzionari moldavi che li rifornirà di NatGas se i russi li taglieranno, ma solo se pagheranno il carburante.


La Moldavia non è l’unico Paese che ricorre alla legna da ardere per riscaldare case ed edifici in questa storica crisi energetica.

Le ricerche su Google di “legna da ardere” in Germania sono esplose in agosto,
quando i flussi del gasdotto russo Nord Stream 1 NatGas sono scesi a zero.


Eric Heymann, economista senior della Deutsche Bank, ha recentemente scritto una nota per i clienti
in cui afferma che la perfetta “sostituzione del gas” è, avete indovinato… la legna.

Ha previsto che “il legno verrà utilizzato per il riscaldamento, ove possibile”,
mentre le industrie passeranno ai derivati del petrolio, il che contribuirà a ridurre la domanda di gas naturale.


E questo viene dalla più grande banca europea
che ora prevede che un numero crescente di famiglie tedesche utilizzerà la legna per il riscaldamento.

Tutto ciò è bellissimo nel continente che condanna i combustibili fossili
e che invece, adesso, per scaldarsi, taglia alberi e brucia lega.


Un passo avanti verso il verde.


GRAZIE AD UNA POLITICA STUPIDA E SERVILE AGLI USA.



Le famiglie di tutto il continente in crisi energetica stanno acquistando in preda al panico legna da ardere
(e in alcuni casi carbone) per riscaldare le proprie case, perché questo inverno potrebbe essere uno di quelli da record.
 

Anna Zafesova a Huffpost: "Nessuno vuole combattere, i russi sul web cercano 'come rompersi un braccio'"
Dopo Open un altro mito Huffi gton post, garantisce Lincoln

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File interminabili di russi al confine con la Finlandia.....
 

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