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esiste una lista ipotetica dei ministri proposti? perché io in FDI vedo solo nomi imbarazzanti e impresentabili, lasciamo perdere la leader che alla fine è pure una simpatica tripparola daa garbatella che vende pesce avariato, ma gli altri!?!?!

ma infatti
gli e' andata di lusso anche col taglio dei parlamentari che gli ha tolto subito la roba + putrefatta
sarebbe stata tutti i giorni sui giornali per questo o quello
 
Resterà sempre nei nostri cuori.

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Non ti affannare, non sono stati educati ed abituati ad essere oggettivi e responsabili delle loro azioni, perchè per loro, i dem, esiste sempre e soltanto il pericolo fascismo...le destre (ma quante sono questre destre :lol: )..........e tutto ciò che non è riconducibile a loro.

Letta ha condotto una campagna elettorale a senso unico, connotata esclusivamente di dileggio, denigrazione, di "scegli"...senza mai rendersi conto che il problema principale era il suo/loro modo di porsi, totalmente privo di autocritica e autoreferenziale. Ed infatti è stato un grande successo, per gli altri :d:

E anche oggi che hanno perso e male, li vedi e li leggi pieni di livore, come bestie ferite che sbraitano di pericoli totalitari, auspicando crolli sui mercati...e li vedi che strizzano l'occhio a chiunque da fuori vomiti sentenze e minacce contro l'Italia...loro sono così...diversamente democratici.

nel piccolo, lo leggi anche in questo thread... :d:
 
Elezioni 2022, dopo il crollo la Lega veneta insorge: Marcato «Lo avevo detto». Da Re: «Salvini si dimetta»
Esplode la rabbia dei militanti leghisti. L’assessore allo Sviluppo economico del Veneto: «Io inascoltato». L’eurodeputato trevigiano Da Re: «Salvini ha sbagliato tutto dal Papeete in poi»

di Pierfrancesco Carcassi


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Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico del Veneto
Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico del Veneto

Il malessere era nell’aria. E ora esplode senza mezzi termini nella Lega del Veneto, innescato dai risultati delle urne che certificano la debacle del Carroccio anche nelle sue roccaforti. Il primo a parlare, con un lapidario post su Facebook, è stato l’assessore veneto allo Sviluppo economico Roberto Marcato: «26/09/2022 cronaca di un disastro annunciato». «Stiamo parlando di un tracollo vero e proprio», argomenta poi l’assessore Marcato e giudica impietosamente il crollo del suo partito in Veneto. «Un tracollo di consensi che così repentino non si era mai visto: Forza Italia ci raddoppia e ci sorpassa persino il partito Democratico. Da forza ubiquitaria siamo ora la terza forza in Veneto». Per Marcato si tratta «di un dato drammatico. Io ho il cuore a pezzi e sono arrabbiato. Ho il cuore a pezzi perché il mio partito ha avuto questo risultato e perché avevo detto quali erano i rischi, lo avevo detto da anni e da mesi, ma sono rimasto assolutamente inascoltato». Per l’esponente della Lega veneta si sarebbe potuto avere «un risultato significativamente diverso o quantomeno in grado di rallentare questo tracollo. Questo si poteva fare e non è stato fatto».


Il nodo dei congressi: «Entro un mese»
A questo punto Marcato torna a chiedere «che si vada a congressi (da tempo evocati dai militati veneti e da Luca Zaia, ndr), non per finta ma veri. Si finiscano domani mattina i congressi di sezione, chi non li vuole fare viene commissariato e si va avanti, da dopodomani mattina di facciano i congressi provinciali ed entro un mese si vada al congresso regionale». Per l’assessore veneto «è del tutto evidente che una analisi profonda va fatta a livello federale». Marcato ricorda che solo due anni fa «il partito Lega ha fatto in Veneto un terzo del partito Lista Zaia. Io sono riuscito comunque nell’impresa titanica di essere il più votato tra i partiti in tutto il Veneto. Io rappresento quella Lega. Altri che hanno preso delle decisioni e ora si devono assumere la responsabilità di quello che hanno stabilito». Tra le decisioni che l’esponente della giunta Zaia giudica «sbagliata» c’è «quella di non condividere con il territorio i candidati (“calati dall’alto”, li definì in agosto,ndr) per le politiche ma di imporli fra Milano e Padova. questo è successo. Tanto è vero che ai comizi non c’è mai stata un’ovazione nella presentazione dei candidati. Un errore - conclude - che non si è mai visto».



Da Re: Salvini si dimetta
Ci pensa Gianantonio Da Re ad alzare il livello dello scontro intestino nel partito. Vuole la testa del leader. «Questa disfatta ha un nome e cognome, Matteo Salvini», afferma senza giri di parole l’eurodeputato trevigiano della Lega. «Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto - ragiona Da Re - ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere». «Quindi si dimetta - conclude - passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito».
 
Un piccolo pensiero per Di Maio.

A me poveraccio è sempre sembrato il migliore dei 5s. E si capiva da subito che questa era la porta che aveva scelto per entrare in politica, che non c'entrava niente con grillo e vaffaday. Lo ricordo in certi dibattiti in giacca e cravatta (coerente con il suo look abituale di oggi) a fianco di "saraaah ....dicceee che ..." con la camicia di fuori la barba di sei giorni e il casco in mano. Uno diceva ma che cappero c'entra questo? E' chiaro che non è uno dei loro. Ricordo anche come veniva adulato dai pentastellati , Grillo in tesata,, ehhh questo ne farà di strada

Solo che ha scelta la porta sbagliata , come uno che aspira alla tribuna centrale e però entra in curva, dove scoperto come persona "diversa" viene subito mazzolato dal gruppo della fossa. E così inevitabilmente fu. Un po' di tristezza me la mette.
 

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