qualche speranza di rinsavimento anche nel veneto
La notizia più inaspettata:
Damiano Tommasi, candidato sindaco del centrosinistra a Verona,
ha distanziato i due rivali della destra, Federico Sboarina e Flavio Tosi. Nessuno se l'aspettava. Non così. Addirittura al 41 per cento. La notizia meno rassicurante per Tommasi è che Verona non è diventata improvvisamente una città di centrosinistra. Se non si fosse divisa, la destra avrebbe vinto. Invece stavolta il centrosinistra se la gioca. Con Tommasi capitano. Ma sbaglia chi pensa che abbia già la vittoria in tasca.
Ha 48 anni. Ex calciatore della Roma e della Nazionale. Nel 2001 vinse lo scudetto nella Capitale. Ha fatto questa campagna elettorale con la freschezza di un liceale, in jeans e maglietta. Ha parlato di valori, di visioni, ma senza radicalismi. Ha coinvolto i giovani e le donne. Ha messo insieme una lista di persone di spessore, dall'aclista Italo Sandrini al luminare del pancreas Claudio Bassi, passando per l'oncologa Anna Maria Molino. Soprattutto ha dato l'impressione di voler lavorare per uno sprazzo di futuro, non solo piegandosi alla logica degli
schei. Basterà?
Ha 48 anni. Ha fatto la campagna elettorale con la freschezza di un liceale
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