Legge di Bilancio 2023
Ammontano a 21 miliardi le risorse destinate al contrasto del caro energia nei primi 3 mesi del 2023,
con l’eliminazione di alcuni oneri dalle bollette e il rifinanziamento fino al 30 marzo 2023
del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Per bar, ristoranti ed esercizi commerciali l’aliquota del credito passerà dal 30% al 35%
mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Tra le misure di detassazione per le imprese, è prevista un’aliquota ridotta al 5% per premi di produttività ai dipendenti fino a 3.000 euro,
oltre all’agevolazione di assunzioni a tempo indeterminato, con contributi fino a 6 mila euro
per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.
Introdotta una flat tax incrementale al 15% per lavoratori autonomi, con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.
Infine, è stato rifinanziato il fondo PMI per 1 miliardo per il 2023,
a garanzia di tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro);
prorogato anche il bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa).
Si confermano per il 2023 le agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani under 36;
verrà innalzato da 1.000 a 5.000 euro il tetto al contante
e si alza da 12mila a 15mila la soglia ISEE per accedere al bonus bollette.
Cresce del 50% l'importo destinato all'assegno unico,
incrementato di un ulteriore 50% nel caso si famiglie con 3 o più figli e viene confermato l'assegno per disabili.
Infine viene rimodulato il meccanismo del reddito di cittadinanza:
limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili,
con un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale.
In mancanza, decade il beneficio del reddito.
Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.