Solo politica

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Da tempo immemore compro solo prodotti alimentari
con il "Made in Italy".....e frumento proveniente da ITALIA

“Gli alimenti importati dall'estero sono i più pericolosi,
l'agricoltura italiana è un'eccellenza grazie ai controlli nelle nostre azienda".

Così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti , al Forum internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione
organizzato da Coldiretti-Ambrosetti, a Villa Miani a Roma.
 
La colata, scesa dal monte Epomeo, si è incanalata in quattro strade diverse.

Una è soprannominata via della Lava.

«E sa perché?» — questa è la voce di Giovanni Mattera, 65 anni, fino a pochi mesi fa comandante dei vigili urbani.

Punta il dito verso la montagna: «Perché sono secoli che, da lassù, l’acqua fangosa scivola verso il mare.

Però i nostri vecchi erano saggi: e avevano costruito ben tre canali di scolo,
che impedivano all’acqua di stagnare, accumularsi e poi precipitare.

Vede: il terreno di questa montagna non è mica diventato improvvisamente argilloso. Lo è sempre stato".



Sono responsabilità che si intrecciano, difficili da conoscere, e riconoscere.

L’ultima volta che lo Stato provò ad abbattere una villetta abusiva di 70 metri, ci furono tafferugli con la popolazione, sette agenti feriti.
 
Giornalai che prendono la palla al balzo. Un leghista va con il terzo polo........PERO'



"Onestamente era già da un po’ che Senna parlava della possibilità di lasciare la Lega.

Il politico è anche un essere umano, può avere delle debolezze.

E tra queste può esserci la volontà di essere rieletti”.

Il capogruppo al Pirellone, Roberto Anelli, in un’intervista ad Affaritaliani.it Milano
racconta come si sta preparando la Lega alle prossime regionali,
commentando anche il passaggio di Gianmarco Senna in Italia Viva,
dove appoggerà la candidatura di Letizia Moratti.


Anelli, si aspettava la candidatura di Moratti?

Era evidente negli ultimi mesi, da quando ha detto che si voleva candidare in Regione ponendosi in contrasto con Fontana.
Che volesse fare una sua lista ce lo aspettavamo tutti, un po' meno che virasse più a sinistra che a destra,
tra l'altro con il grande passato che ha alle spalle.

Può dire lo stesso di Senna?

Ne stava parlando da un mese, nemmeno lui lo nascondeva.
Mi aspettavo che andasse più verso Calenda che Renzi ma sono scelte.
A volte si fanno ragionamenti non solo politici
ed essere rieletti è più facile in partiti minori, dove c’è meno competizione.
Comunque noi abbiamo il vizio di non guardare mai gli altri.
E non dimentichiamo che in questi cinque anni siamo stati molto compatti,
anche quando qualcuno diceva che eravamo separati in casa.


Teme altri trasferimenti?

Io sono da 30 anni nella Lega, anche quando siamo andati al 3%.
Poi c'è gente che ha delle posizioni che cambiano nel giro di qualche anno a seconda di come tira il vento.
Non vedo malcontento ma non mi meraviglierei se il giorno prima dell'indizione delle elezioni ci fosse qualcuno che abbandona il gruppo.
 
Senza parole. Solo Verità.



Parlare di Aboubakar Soumahoro è ormai come picchiare un bambino seduto sul vaso:
la sua colpa non è solo quella eventualmente legata alle indagini,
ma soprattutto non avere capito che il Politicamente corretto è finito.

Ed è chiaro che sul vasino ci sono tutti, il Pd e i rimasugli della sinistra,
convinti di poter continuare ad abusare della pigrizia mentale di chi continuava ad accettare le parole-simbolo,
parole sacre, intoccabili, frasi che consacravano leader robotici quelli che le pronunciavano in automatico:
in confronto il birignao novecentesco era un linguaggio sboccato.


Gli italiani hanno decretato la fine dei diktat, che hanno radici profonde:
in Emilia, ad esempio, fin dal Dopoguerra, la parola Russia era proibita,
qualcuno dell’apparato avrebbe immediatamente corretto in Unione Sovietica.

Negli ultimi decenni fra le intoccabili c’erano “nero” (impronunciabile in spagnolo)
“donna” (Giorgia Meloni esclusa) “migrante”:
parole degnissime di rispetto, la cui magia sembra però essere sfumata, perché finalmente si è deciso di contestualizzarle.

Il rispetto, appunto.

Quello per la donna è un dovere di tutti, e non certo lo deve insegnare la sinistra-maestrina.

Sui migranti si è iniziato a ragionare: cuore e solidarietà,
ma vorremmo sapere chi sono, chi li porta da noi e soprattutto perché alcuni e non altri,
e poi, dobbiamo accogliere tutta l’Africa perché siamo i più vicini?


Come sempre la Finta sinistra capalbiese si schiera con chi aggredisce l’Italia,

anche perché qualcuno, quando avrà smesso di fare danni in patria,

dovrà tornare a Parigi, non a Bétroulilié
.

Dove assomigliano a Soumahoro, ma non hanno i suoi soldi,
né le sue pretese di fare scena catturando le telecamere con un paio di stivali che lo trasformano in personaggio,
ma che (finalmente) non lo rendono immune da ogni inchiesta, come lui credeva nella sua impenitenza.

Chi, dunque, di parola-chiave ferisce, di parola-chiave perisce.

E quel debutto ora appare solo un modo sprezzante di giocare d’anticipo, all’inizio della legislatura,
ergendosi al di sopra dei colleghi che si allacciano normalmente le scarpe,
per poi piagnucolare mostrando come al peggio non ci sia limite.


Giorgia ringrazia, crollano le certezze, tutto l’apparato si rivela una dismessa baracca di cartone.

Simile a quelle dove vivevano gli ingenui, non certo i cooperanti con se stessi, come Aboubakar.
 

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