Se da un parte l’establishment, le grandi banche, gli Stati Uniti e l’Ue
stanno facendo di tutto per far rimanere Mario Draghi a Palazzo Chigi,
gli italiani invece non ne possono più.
Ancora una volta si assiste dunque allo scollamento totale tra la politica e le persone.
I Palazzi da una parte, i cittadini dall’altra.
E di nuovo si assiste al triste spettacolo di una classe dirigente che fa di tutto per non andare al voto,
alimentando narrazioni antidemocratiche, proprio come è stato fatto per il Covid,
col favore della stampa e dei media di Sistema.
Le voci libere e dissidenti però ci sono, e tra queste anche quella di Giuseppe Cruciani
che a “
Zona Bianca” è intervenuto sulla crisi di governo, facendo un intervento che è diventato subito virale.
Gli allarmi sono all’ordine del giorno, o c’è il governo Draghi oppure crolla il Paese.
Ma Cruciani respinge la retorica “dell’uomo della Provvidenza”,
anche se è Draghi, ma non è che se cade lui l’Italia crolla”.
Il premier non vuole un’altra maggioranza rispetto a quella che gli ha dato inizialmente la fiducia, ricorda il giornalista,
perché “non vuole fare il gioco della politica. Il punto fondamentale è che la maggioranza, teoricamente, ancora ce l’ha.
Se lui si fissa sul fatto che vuole quella maggioranza con dentro i 5 stelle va benissimo, è legittimo.
Però non è che non ha la possibilità di continuare”, anche perché “probabilmente
tutte le forze politiche gli diranno di continuare lo stesso”, argomenta Cruciani.
“Qui c’è l’idea che ogni volta che c’è una crisi di governo in Italia non si può parlare di elezioni.
Pare che il voto sia la fine del mondo, sembra che sia una cosa complicata, che l’Italia si ferma.
Non è vero, l’Italia va avanti lo stesso."