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IL SIRE HA SALVATO L'ITALIA

ok
vediamo

appena arrivato si è intestato la campagna di sierazione
ci è riuscito?
alla grande
oltre 85% della popolazione intiera e ben 85% degli elegibili ha fatto un buco
c'è un però
aveva promesso in diretta tv che i bucati erano al sicuro
nn si contagiavano
nn si ammalavano
nn andavano in ospedale e figurarsi in t.i.
e nn sarebbero morti mai
i dati delle ultime settimane, ma da inizio 2022, ci raccontano l'esatto contrario
adesso il 98% di chi muore è sierato
come mai?
dice che son vecchi...
ok
ma il Sire ha fatto bucare tutti, bimbetti inclusi, proprio per salvare i vecchi
CORTOCIRCUITO
la dichiarazione del Sire fu talmente sballata che da settimane abbiamo di nuovo il record di morti

capitolo finanziario
si legge che senza il Sire lo spread(redivivo) impazzirà
ok
vediamo

da quando si è insediato il Sire
lo spread è passato dal minimo di 90 a un valore medio di 215 nel mese di giugno, ben prima degli scazzi contiani
quindi un incremento del 150% ca è un successo
ok

capitolo sanità
la sanità è di nuovo al collasso
il figuro con magione in città della pieve...
nn solo ha tagliato di ben 6 miliardi il budget triennale(ma come, speranza scudiero fedele aveva promesso maggiori risorse)
nn solo ha obbligato i sanitari alla sierazione compulsiva che sta producendo ogni maledetto giorno morti improvvise
nn solo ha impedito a medici sani di lavorare
nn solo ha imbedito di lavorare anche ai guariti con anticorpi alle stelle
no
è andato oltre
permettendo a sanitari stranieri, con titoli nn riconosciuti nel nostro paese, di andare in corsia ad occuparsi dei malati

capitolo economia
sotto il suo regno l'economia è rimbalzata, ma all'analista nn stordito nn sarà sfuggito che dal marzo 2020 tutte le banche centrali hanno bombardato di liquidità per svariate migliaia di miliardi

tali bombardamenti però, e naturalmente, hanno inevitabilmente acceso l'inflazione in q2 21

arrivano gli scazzi russo/ucraini e il Sire che ti fa?
si mette a capo di una sgangherata pattuglia di sanzionatori che non hanno la più pallida idea degli effetti concreti vs la russia e neanche sulle "reazioni collaterali" su chi ha sanzionato, e questo nonostante tutto il globo terraqueo ben sappia che la neuropa si sia legata in un rapporto esclusivo e mortale al gas russo

AKA...SIRE RESTA!!!
 
Sempre più in alto...siamo oltre la stratosfera...:rotfl::rotfl::rotfl:


ha ragione il bona
lo stoccaggio del gas è al 53% a due mesi dall'autunno
nn perchè il Sire ci ha messo nella m.erda nn sapendo NULLA di gas, contratti...stoccaggi etc, bensì perchè il gas si rifiuta di fluire nei nostri serbatoi finchè il SOVRANO nn avrà ottenuto il potere assoluto

p.s. ha una testa ancora + legnosa del ex ass allo sport del comune di firenze...e ti assicuro che trattasi d'impresa per superuomini :d:
 

Il piano dell’ex sindaca di Roma è: aspettare che Conte vada a sbattere politicamente e poi prendere il suo posto. Prendersi il Movimento 5 Stelle. Non ridete: il progetto è, esattamente, questo. Dettaglio: Virgy (cit. Dagospia) sa bene che — dopo quanto accadrà mercoledì — la scena grillina potrebbe essere nuovamente scossa da un ulteriore esodo verso il partito di Luigi Di Maio. Ma questo non la preoccupa: anzi. La sua idea è infatti quella di guidare un Movimento «depurato» da governisti e parlamentari che hanno ceduto al fascino del potere. Si immagina alla guida d’un partito di nuovo furibondo contro tutti e contro tutto.

Ne ha parlato con Alessandro Di Battista: e lui è d’accordo. Anche a lasciarle il palco. Dopo aver provato vari mestieri — imprenditore ramo sanitari in porcellana nell’azienda di famiglia (conti in rosso), il falegname (troppo faticoso), il barman (troppo ripetitivo) — Dibba ora s’è messo in testa di scrivere reportage (capriccioso, eh): tornare in Parlamento gli garantirebbe uno stipendio sicuro, ma non vorrebbe farsi coinvolgere troppo.
Virginia, invece, è lì che aspetta la gloria del comando. Sembra pazzesco possa avere una tale ambizione. Cinque anni alla guida di Roma trascorsi entrando e uscendo dagli uffici della Procura, 15 assessori cambiati, 131 bus in fiamme, buche come trincee, una città soffocata dal traffico e dai miasmi dei cassonetti infetti (problema che, purtroppo, persiste anche con l’attuale giunta), i primi branchi di cinghiali nei vicoli di Trastevere (i romani, rassegnati, li considerano ormai animali domestici) e le attrici comiche che, in tivù, avevano smesso di imitarla, perché la Raggi originale era inarrivabile (salì sul tetto del Campidoglio: «Riunione riservata»).
Certo sarebbe interessante chiedere un commento a Paola Taverna. Ma, purtroppo, lo spazio è finito.
 
Nonostante che i trombidioti giornalai di regime, scrivano di tutto e dippiù
per terrorizzare i cittadini, ecco qui il buon Cacciari che ti dice la verità :



Il filosofo, ospite questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha trattato varie questioni.

In primis il fatto che Draghi si sia dimesso, o meglio abbia cercato di dimettersi, senza aver avuto un voto di sfiducia.



"In questa situazione politica ci troviamo di fronte all'incomprensibile,

perché è una cosa mai accaduta nella storia delle democrazie occidentali.


Un Presidente del Consiglio che si dimette senza aver avuto alcun voto di sfiducia

e con la stragrande parte dei componenti della sua maggioranza

che dicono di voler continuare

ed è ridicolo che la responsabilità sia di Conte.


Mattarella chiederà a Draghi di tornare in Parlamento e si riprenderà la fiducia".




Riuscirà a farlo, sempre secondo l'ex sindaco di Venezia, perché la parte dei 5 Stelle rimasta con Conte
"non è assolutamente decisiva per quanto riguarda la maggioranza parlamentare
ed è evidente che i presupposti per proseguire col Governo Draghi ci sono".


Anche perché, spiega Cacciari,

un Presidente della Repubblica non ha mai mandato a casa un governo

che avesse la maggioranza parlamentare

e per questo Mattarella chiederà a Draghi di tornare in Parlamento



"dove ha la maggioranza e si prenderà la fiducia".


Per questo motivo:

"Secondo me Draghi sarà costretto, volente o nolente, a questa strada,

altrimenti Mattarella è costretto a verificare

che la maggioranza esiste con un altro candidato alla Presidenza del Consiglio, prima di mandarci a votare".




Cacciari esclude, poi, la possibilità di un governo tecnico
ritenendo che la cosa più ovvia a questo punto sia dare la parola ai cittadini.


Conclude poi facendo i complimenti a Fratelli d'Italia per la sua coerenza

affermando che l'unico partito che ne esce vincitore

è proprio quello guidato dalla Meloni perché "dice che sono due anni che si deve andare a votare".
 
Dedicato ai coglioni di bruxelles.

Ecco cosa ci aspetta di là.......

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C’è un partito che ha preteso di abolire la povertà con decreto.

Chi vorrebbe bloccare l’inflazione allo stesso modo,
magari a suon di bonus da 200 euro per le bollette che pagherà chissà chi.


La verità, però, è che l’unico modo per far “ripartire” l’Italia,
e superare questo complicato momento economico, è quello di far lavorare le imprese.



Occupazione e ricchezza, in fondo, non crescono certo sotto un cavolo.

Nascono solo dall’attività delle imprese, grandi o piccole che siano:
è grazie a loro se un operaio trova un lavoro,
se un impiegato può portare a casa il pane,
se il governo incassa le tasse.

Ecco perché è da loro che occorre “ripartire.

Per questo, oggi sul palco del Teatro Petruzzelli di Bari si alternano grandi nomi dell’industria italiana.

Il dialogo con i manager e gli imprenditori che credono in un’Italia più forte:
Stefano Sala, ad di Publitalia;
Radek Jelinek, Ceo di Mercedes-Benz Italia;
Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler;
Marco Hannappel, presidente e AD Philip Morris Italia;
Jean-Sébastien Decaux, co-Ceo di JCDecaux Holding; e
Roberta Benaglia, ad di Style Capital.
 

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