Non sono comunista, ma il comunismo è una utopia, che non è blasfemo paragonare al Cristianesimo, perchè professa l'uguaglianza tra gli uomini.
Tradita, strumentalizzata fin che si vuole (come il Cristianesimo), ma che si pone l'obiettivo di migliorare la condizione dell'uomo.
A proposito: il Cristianesimo è ufficialmente una religione, ma può essere anche un sistema politico? Lo Stato Pontificio del passato ne è un esempio?
Più o meno sì, e con risultati simili a quelli del comunismo: in teoria ispirato ad altissimi valori morali di (ad esempio) uguaglianza e altruismo, in realtà ha consentito lo sfruttamento del popolo da parte di una élite (clero anziché nomenklatura).
Ma personalmente, da laico liberale individualista (preferisco il tennis al calcio), ho un enorme dubbio sul fatto che l'eguaglianza in assoluto sia qualcosa a cui è moralmente giusto tendere.
Un liberale come me vorrebbe che uno che nasce ricco per eredità, ma che è incapace, possa andare in rovina; e che un povero per nascita, se meritevole, possa diventare un miliardario (se gli piace l'idea).
L'eguaglianza delle opportunità (dei punti di partenza) ha senso e personalmente penso che sia un dovere morale, mentre ritengo che l'eguaglianza del reddito e della ricchezza (punti di arrivo) sia un'aberrazione, che pretende di negare che, se a Tizio può piacere l'idea di diventare ricco ed è disposto a lavorare 20 ore al giorno per farlo, a Caio può piacere l'idea di lavorare e guadagnare il minimo indispensabile e avere tempo libero per dipingere.
Comunque, a proposito di valori morali "antiquati", ricordo che quand'ero giovane feci l'esame di Storia Economica. Lì ci presentarono il "caso" della chimica italiana: nel dopoguerra, le diverse aziende chimiche avevano preferito puntare a danneggiare il concorrente locale, alleandosi con grandi aziende straniere, piuttosto che a unirsi tra di loro per arrivare a costituire un colosso in grado di competere sui mercati internazionali.
Storicamente assomigliava al comune X che si alleava con i Francesi per fare la guerra al vicino comune Y, poi Z si alleava con gli Austriaci per combattere con K... E, in mezzo a tanti comuni subordinati agli stranieri e in conflitto tra di loro, l'idea di uno Stato non nasceva.
Se non ricordo male, dopo tante occasioni sprecate, le cose in Italia migliorarono con la Montedison, fino all'epoca Ferruzzi. Ma sono ricordi lontani...
In altre parole: non è detto che il nazionalismo sia sempre una parola brutta.