Io la stagione in cui si diceva a gran voce che le elezioni si vincevano al centro (e poi venivano perse a sinistra) me la ricordo bene.
Veltroni, ve lo rammentate?
Ebbene ogni singolo scampolo di sinistra parlamentare italiana è rimasta lì, a Blair
(e a Zapatero, quello di una delle più spettacolari bolle immobiliari nella storia del continente europeo).
Beninteso, è rimasta a loro nella prassi.
Perché quanto a parole, tra momentanee folgorazioni per l'austerità espansiva
e aumenti di budget della sanità mentre il budget veniva in effetti tagliato beh,
nessuno si è mai fatto mancare niente.
Oggi paradossalmente qualcuno sembra voler tornare, nel nome, alla difesa del lavoro,
ma pare che nessuno si ricordi come si fa, a difendere il lavoro.
Pochi si ricordano una prima pagina storica del Manifesto (quando quel giornale aveva ancora un residuo di dignità),
che ai tempi di Prodi titolò "Presi per il cuneo", rilevando l'inconsistenza della promessa riduzione del cuneo fiscale.
Beh, da allora in poi e specie da quando hanno smesso di vincere chiaramente le elezioni
ma al governo ci sono finiti lo stesso l'andazzo è stato sempre quello.
Sempre parlando di irrilevanza, mi ricordo il rapporto Censis del '21,
che dipingeva gli italiani irrazionali e ingrati, sovranisti psichici,
terrapiattisti antivaccinisti che non sapevano riconoscere la bontà delle spinte all'economia e del PNNR
(era stata la migliore gestione, analfabetacci funzionali!).
Un anno dopo invece erano tutti post-populisti preccupati dell'inflazione,
dell'economia che non va, del caro bollette, della guerra.
Che c'entra?
Che forse le promesse splendide della fine del '21 sono miseramente naufragate (presi per i ristori?).
Sarebbe bello se la "sinistra" italiana volesse rinnegare quel che ha fatto negli ultimi 30 anni
e soprattutto l'impostazione che ci stava dietro.
Ma non lo farà.
Troppa fatica, troppo da perdere.
Meglio sognare l'anagrafe dei vaccinati e soprattutto, dei NON vaccinati.
Santo Green Pass docet.