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Dov'è "il migliore" ? Chi controlla ?


Da Treviglio a Torino, il passo è breve.

E ancora si parla di reddito di cittadinanza e raggiri.


Le indagini e gli accertamento del caso hanno consentito di scoprire che alcune persone
(prevalentemente cittadini romeni) possano aver falsamente dichiarato,
nella domanda di accesso al beneficio, di risiedere presso il capoluogo piemontese.


Secondo quanto emerso i "furbetti del reddito"
hanno potuto contare sulla complicità di una dipendente del patronato Enasc che agiva con il marito.


Le indagini, esperite tramite attività tecniche, acquisizioni documentali, analisi forense di supporti informatici
nonché sequestri di documentazione presso il citato Patronato, hanno permesso di acquisire elementi per ritenere,
allo stato, non sussistenti i requisiti normativamente previsti per l’elargizione dell’emolumento

nei confronti di 314 beneficiari, stranieri nemmeno residenti in Italia.


La dipendente avrebbe predisposto e trasmesso, utilizzando documenti e dichiarazioni ritenute in ipotesi di accusa false,
le istanze finalizzate all’erogazione del reddito di cittadinanza,
pur in assenza del previsto requisito della residenza per almeno 10 anni sul territorio nazionale (di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo).


Alla dipendente del patronato è stato disposto il sequestro di una somma di quasi 8mila euro,
mentre la stima della truffa ai danni dello Stato per l'erogazione dei redditi di cittadinanza ammonterebbe a quasi 1 milione e mezzo di euro.


L'indagine, tra persone denunciate e ai domiciliari riguarda 9 persone ed i beneficiari finiti nel mirino della Gdf sarebbero circa 3mila.
 
È stata una giornata asiatica di fuoco, quella intercorsa oggi tra Cina e Taiwan,
dopo l’arrivo di Nancy Pelosi nella capitale dell’isola di Formosa.

Una visita che sa tanto di escalation, visto le numerose mobilitazioni cinesi,
ancor prima dell’arrivo della presidente del Congresso a Taipei.


Stasera, dalle parole si è passati ai fatti:

la Cina ha cominciato a sganciare i primi missili ed i primi colpi di artiglieria contro il lato est di Taiwan.


Come abbiamo riportato in questa lunga giornata, le possibili alternative d’attacco di Pechino erano ridotte essenzialmente a due.

Da una parte, un’offensiva anfibia, nei confronti delle isolette di Taiwan più vicine alla terraferma cinese
– alcuni arcipelaghi taiwanesi distano solo due chilometri dalla frontiera del Dragone.

Dall’altra, un sofisticato lancio di missili e colpi di artiglieria.

Stando alle notizie riportate dai media locali, la dittatura cina sembra aver preferito quest’ultima soluzione.

Ed il Global Times ne offre prova concreta.

#PLA started to commence joint drills surrounding Taiwan, featuring J-20 stealth fighter jets and test firing of conventional missiles that analysts said would fly over the island, right after #Pelosi‘s landing on the island late Tuesday. PLA drills involving missiles, J-20 stealth fighters surround Taiwan as Pelosi lands on island - Global Times
— Global Times (@globaltimesnews) August 2, 2022



Nel frattempo, le forze militari cinesi non sembrano intenzionate a fermarsi.

Dopo l’accerchiamento in sei punti diversi dell’isola di Formosa, il comando dell’Esercito Popolare di Liberazione
ha iniziato esercitazioni anche via terra, così come riporta Nexta, tra le piattaforme più seguite ed accreditate dell’Europa orientale e dell’Asia.

Chinese media: the command of the People’s Liberation Army of #China in the east of the country begins an operation (exercises) around the island of #Taiwan. pic.twitter.com/Zz60Ku8mB7
— NEXTA (@nexta_tv) August 2, 2022



I ministri cinesi, rispettivamente della Difesa e degli Esteri,
hanno promesso successive “misure militari mirate” contro l’isola di Formosa.

Il Global Times specifica come “le contromisure della Cina non saranno una tantum,
bensì una combinazione di azioni a lungo termine, risolute ed in costante avanzamento”.


Proviamo a decifrare il messaggio implicito: Pechino non procederà ad un’aggressione totale nei confronti di Taipei,
almeno fino a quando Nancy Pelosi è sull’isola; ma alla fine della sua visita,
ecco che questa potrebbe essere il pretesto per iniziare la vera e propria offensiva,
e dare avvio alla riconquista di uno Stato definito “colonia ribelle”, così tanto agognata in questi anni.

Nel frattempo, il vice ministro degli Esteri cinese ha già convocato l’ambasciatore americano,
per protestare contro la presenza della Pelosi su territorio taiwanese.


Non è neanche esclusa una sua espulsione nelle prossime ore.
 
Avanti avanti, venghino siori, venghino, c'è posto per tutto.

Pasta : Euro 1 x kg. = 10 gg. x 3 periodi = Euro 3 x 1 mese
Pane : Euro 3.00 x kg. = 4 gg. x 8 periodi = Euro 24 x 1 mese
Frutta : Euro 2 x Kg. = 3 gg. x 10 periodi = Euro 20 x 1 mese
Verdura : Euro 2 x kg. = 6 gg. x 5 periodi = Euro 10 x 1 mese
Latte : Euro 1 x litro = 5 gg. x 6 periodi = Euro 6 x 1 mese
Formaggio : Euro 3 x Kg. = 5 gg. x 6 periodi = Euro 18 x 1 mese
Pomodoro : Euro 2 x kg. = 8 gg. x 4 periodi = Euro 8 x 1 mese
Pollo : Euro 8 x kg. = 5 gg. x 6 periodi = Euro 48 x 1 mese
e qui siamo a 140 Euro al mese, a persona.

La proposta, che al momento è una petizione lanciata dall’esperto di comunicazione e blogger dem Leonardo Cecchi,
e prevede l’istituzione di un sussidio con un meccanismo simile al reddito di cittadinanza.

Il reddito alimentare sarebbe infatti concesso a tutti i cittadini con i requisiti necessari per ottenerlo, da individuare attraverso l’Inps.

Un beneficio della misura, spiega il suo promotore Leonardo Cecchi, potrebbe essere quello di far girare l’economia.

Senza dover spendere tutto il budget familiare in beni di prima necessità, come pasta, pane, frutta e verdura, latte e derivati,
le fasce più a rischio potranno permettersi di utilizzare i propri soldi per l’acquisto di altri beni e servizi.

La petizione è destinata al Parlamento,
ma la proposta per il reddito alimentare è stata anche inserita sul portale delle Agorà Democratiche,
lo strumento di cittadinanza attiva del Pd.


Se molti iscritti al partito aderiranno, la misura potrebbe entrare nel programma della coalizione di centrosinistra.

Magari come cavallo di battaglia per tutto lo schieramento composto da sigle che, al momento, faticano a trovare punti in comune.
 
Siccome come Paese da sempre siamo ai vertici per libertà di stampa, per niente asservita…


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Visto che in campagna elettorale anche gli autonominati "democratici e moderati" fanno volare gli stracci verso gli avversari politici, togliendo ogni dubbio sulla loro vera natura…eccovi un altro fulgido esempio di giovani piddini, socialmente impegnati, che promuovono la svolta green e disegnano abiti con materiali eco-compatibili e sostenibili…voi però ubbidite, comprate l’auto elettrica e spegnete l’aria condizionata, che sennò siete moralmente e civilmente colpevoli… :d:


 
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Dov'è "il migliore" ? Chi controlla ?


Da Treviglio a Torino, il passo è breve.

E ancora si parla di reddito di cittadinanza e raggiri.


Le indagini e gli accertamento del caso hanno consentito di scoprire che alcune persone
(prevalentemente cittadini romeni) possano aver falsamente dichiarato,
nella domanda di accesso al beneficio, di risiedere presso il capoluogo piemontese.


Secondo quanto emerso i "furbetti del reddito"
hanno potuto contare sulla complicità di una dipendente del patronato Enasc che agiva con il marito.


Le indagini, esperite tramite attività tecniche, acquisizioni documentali, analisi forense di supporti informatici
nonché sequestri di documentazione presso il citato Patronato, hanno permesso di acquisire elementi per ritenere,
allo stato, non sussistenti i requisiti normativamente previsti per l’elargizione dell’emolumento

nei confronti di 314 beneficiari, stranieri nemmeno residenti in Italia.


La dipendente avrebbe predisposto e trasmesso, utilizzando documenti e dichiarazioni ritenute in ipotesi di accusa false,
le istanze finalizzate all’erogazione del reddito di cittadinanza,
pur in assenza del previsto requisito della residenza per almeno 10 anni sul territorio nazionale (di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo).


Alla dipendente del patronato è stato disposto il sequestro di una somma di quasi 8mila euro,
mentre la stima della truffa ai danni dello Stato per l'erogazione dei redditi di cittadinanza ammonterebbe a quasi 1 milione e mezzo di euro.


L'indagine, tra persone denunciate e ai domiciliari riguarda 9 persone ed i beneficiari finiti nel mirino della Gdf sarebbero circa 3mila.

Farei rimborsare metà il dipendente (tutti compagni rossi) e l'altra metà il patronato (tutti dei compagni rossi), sono loro che presentano le domande ed incassano ogni domanda presentata.
Se presenti un RED, ti fanno portare una valiga di documenti.
Sempre code di diversamente bianchi che presentano domande di disoccupazione e reddito di cittadinanza.
 
ma va'

ma va'

son tutti pezzenti...


anche i sauditi?

eccerto... :clap:
 

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