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Stavolta ha trovato quella "giusta".


Quella che Marta Fascina chiama come “carne viva della società“,
che troppo spesso sarebbe stata “abbandonata dalla sinistra, che pure a parole sostiene di difenderla”.


“Tutto ciò è estraneo a un signore che probabilmente

non ha mai messo il naso fuori dalla ZTL,

che preferisce trascorrere le sue giornate sui social,

insultando gli avversari, salvo poi stringerci alleanze spurie”.


“Impari l’educazione e il rispetto verso gli altri”,


invitando poi Carlo Calenda a fare “un sano e non più rinviabile bagno di umiltà“.
 
Anche alla FED non scherzano un c...o in fatto di :jolly:

FED'S BULLARD: THERE IS NOT GOING TO BE A RECESSION IN THE US.

BULLARD REITERATES HIS DESIRE FOR POLICY RATES TO BE BETWEEN 3.75-4% BY THE END OF THE YEAR.
 
Semplicemente ributtante.
Un'immagine che dovrebbe, da sola, togliere ogni dubbio

EnF7Za3W8AALLdn.jpg
 
Vatti a leggere i dati del PIL dell'Ungheria......

e poi - alla tua età - cerca di capire quando è meglio stare zitto.
 
Vorrei capire chi andrà a votare questo elemento.
Ma certo, i soliti accoliti immunodepressi e lobotomizzati.


Un giorno si renderà davvero conto del danno enorme che ha fatto Speranza alla Sanità italiana ?

Mentre continuava a inseguire vaccini e mascherine,
gli ospedali sprofondavano nel collasso totale.

Mentre ha creato le condizioni per licenziare e sospendere migliaia di medici e infermieri
per via dei folli, antiscientifici e anticostituzionali obblighi vaccinali,
i pronto soccorso e i reparti si ritrovavano – e si ritrovano ancora – con una carenza di personale mostruosa.


E tutto questo si riversa sulla salute dei cittadini.


Ed eccoci ora a raccontare di un’altra tragedia: muore a 45 anni dopo ore e ore in pronto soccorso.

Tiziana Scarcella non c’è più, e ora il compagno e la famiglia chiedono verità e giustizia.

Come racconta il Quotidiano del Canavese, ma anche La Stampa e Today,

“la 45enne, che viveva con Andrea a Moncrivello ma era originaria di Salassa,
è scomparsa al nosocomio vercellese dopo un «calvario» di quasi 10 ore.
E’ iniziato tutto alle ore 14.30 circa di giovedì scorso.
Tiziana Scarcella, ex barista a Rivarolo Canavese,
è stata portata nell’area di emergenza dai sanitari del 118.
Le è stato fatto il tampone poi è stata sistemata in una delle stanze del reparto in attesa di esami.
Da quel momento qualcosa è andato storto, fino al tragico epilogo di venerdì notte.
Andrea Pistillo e i suoi familiari si sono già recati dai carabinieri della compagnia di Ivrea
per sporgere denuncia e chiedere all’autorità giudiziaria di fare luce sulla drammatica vicenda”.

“Il primo maggio Tiziana è caduta dalle scale a casa – racconta Andrea Pistillo, che conviveva con lei da 14 anni –
Si è fratturata tibia e perone. È stata operata d’urgenza all’ospedale di Vercelli il giorno dopo.
E’ stata dimessa, con 18 chiodi nella gamba, dopo 5-6 giorni.
Abbiamo iniziato appena possibile la terapia rieducativa.
Visto che era allettata facevamo quotidianamente una iniezione sottocutanea di eparina, come anti-trombosi.
Siccome la calcificazione era lenta, il 20 giugno 2022 alla clinica Santa Rita di Vercelli
è stata sottoposta ad un’altra operazione di stimolo biologico per accelerare la guarigione.
Anche il decorso di questa operazione non ha dato particolari problemi”.

La fisioterapia, i primi miglioramenti e quella visita di controllo fissata all’11 agosto, che però Tiziana non effettuerà mai.

“Si è sentita male giovedì mattina, 28 luglio – aggiunge Andrea Pistillo – le mancava il respiro, aveva i brividi e dolore addominale.
Mi ha telefonato per avvisarmi del malessere mentre ero al lavoro. Mi sono precipitato a casa.
Mi sono accorto che qualcosa non andava. Tiziana aveva le labbra viola ed era molto stanca.
Ho subito chiamato il 118. L’equipe medica l’ha visitata e portata in ambulanza al pronto soccorso di Vercelli per accertamenti”.

Da quell’ospedale Tiziana Scarcella non è più uscita.

Il compagno Andrea ha conservato tutti i messaggi e i vocali
che si sono scambiati mentre lei era ricoverata al pronto soccorso.
Li ha comunicati già alle Forze dell’ordine per le indagini.

“Alle 15.30 mi ha scritto che il tampone era negativo.
Attendeva di essere portata a fare degli esami di rito.
L’ho raggiunta in ospedale.
Non potendo entrare,
ho chiamato l’interno per avere informazioni sul suo stato di salute,
ma mi hanno detto che il medico era impegnato.

Ho sentito Tiziana alle 19.45, poi alle 20.45.

Alle 21.31 mi ha scritto che dagli esami effettuati era emersa una coagulazione di sangue vicino all’apparato respiratorio”.

L’ultimo messaggio della compagna è delle 21.40, poi più nulla.

Tornato a casa, in Andrea monta la preoccupazione:

“Mi ha chiamato il dottore dell’ospedale per informarmi che Tiziana aveva avuto un infarto polmonare.
Era stata trasferita in cardiologia, ma non era in pericolo di vita.
Più passava il tempo, più mi preoccupavo però.
Non rispondeva ai miei messaggi e vocali.
Due ore dopo, a mezzanotte e 5 minuti,
dall’ospedale mi hanno detto di andare lì che la situazione era precipitata.
Poco prima dell’una ho saputo che Tiziana non c’era più”.


AUGURO, VERAMENTE DI CUORE, AUGURO A TUTTI QUESTI INCAPACI

DI MORIRE SOLI ED ABBANDONATI IN UN LETTO DI OSPEDALE.
 

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