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Sindaco di Reggio Emilia e relativi commenti al suo post, un successone a leggere le centinaia e centinaia di commenti, tutti argomentati e senza offese.

Che dire…ormai si sono svegliati tutti, anche quelli che al tempo erano pro e convinti che fosse quello che gli avevano detto…oggi di questi ne restano solo 4/5, cioè il nulla del nulla, che però per l'ISTAT sono indispensabili :d:


 
Premessa: Salvini non ha mai avuto credibilità e la mia stima.

Detto questo, è strano constatare che la Procura di Milano chieda l'archiviazione, molto strano :mumble:...dopo anni e anni in cui questa inchiesta del tutto "casuale" per tempi e modi è servita come sempre al pd per deligittimare lui e il suo partito, proprio nel momento in cui la lega era uno dei primi partiti in Italia.


 
Ecco chi sta guadagnando dal prezzo spropositato del gas

Voi cosa ne pensate ? E N I Obbligazioni

Maggiori azionisti

Alla Data della Nota di Sintesi, gli azionisti di Eni che, secondo le risultanze del libro soci e le altre informazioni disponibili
all’Emittente, possiedono, direttamente o indirettamente, un numero di azioni ordinarie dell’Emittente rappresentanti una
partecipazione superiore al 3% del capitale sociale sono indicati nella seguente tabella.

Dichiarante ovvero soggetto posto al vertice
della catena partecipativa Azionista Numero di azioni detenute % sulle azioni in circolazione

Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. 936.179.478 26,213%

Ministero dell’Economia e delle Finanze Ministero dell’Economia e delle Finanze 157.552.137 4,411%

Totale 1.093.731.615 30,624

Eni S.p.A. Eni S.p.A. (azioni proprie) 226.097.834 6,33%
 
Come gli ucraini hanno deviato il missile russo che poi ha colpito il condominio
non è che riuscirebbero a fare lo stesso qui ?


Dal 16 al 20 gennaio, a Davos, si svolgerà il meeting annuale del Wef, arrivato quest’anno alla 53esima edizione.

In Svizzera fervono da tempo i preparativi e non mancano neanche alcuni malumori, come riporta il Blick in vari articoli.

Sono attesi circa 3mila partecipanti dai settori dell’economia, della politica, della scienza e della società, provenienti da tutto il mondo.

Il servizio di sicurezza dunque sarà imponente.

Il Parlamento federale svizzero ha approvato l’utilizzo dell’esercito per supportare il forum di Davos con un impiego fino a un massimo di 5mila unità.
 
Quest’anno il Wef ospiterà 52 capi di governo, come riferito dal suo fondatore,

l’84enne ingegnere ed economista tedesco Klaus Schwab in una conferenza stampa virtuale.


Oltre al presidente federale svizzero Alain Berset, ed altri membri del governo elvetico,
ci saranno, tra gli altri, il primo ministro finlandese Sanna Marin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz,
l’olandese Mark Rutte, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e quello greco Kyriakos Mitsotakis.

Inclusi numerosi ministri, i politici annunciati saranno 379.

Le delegazioni asiatiche saranno imponenti, specialmente quella cinese.

Ci saranno anche Ursula von der Leyen e Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu.

Inoltre, visti gli argomenti trattati, saranno presenti 56 ministri delle finanze e 19 capi di banche centrali,
prima fra tutte Christine Lagarde della Banca Centrale Europea.

Zelenski però dovrebbe apparire solo in collegamento video senza far parte della delegazione ucraina
che è arrivata in Svizzera capitanata da sua moglie Olena Zelenska.


Tra le personalità collegate al Wef e le voci di possibili partecipazioni, una sicuramente fa (ancora una volta) parlare di sè: Elon Musk.

Il neo proprietario di Twitter,

come ribadisce egli stesso sul suo social media,

ha rifiutato l’invito, definendo l’evento come “noioso”.
 
Il direttore del turismo del comprensorio Davos-Klosters, Reto Branschi,
sorride soddisfatto perché le previsioni danno neve per la prossima settimana:
“La neve è molto importante anche per l’immagine.
Prati verdi o boschi, tetti marroni o asfalto grigio non è ciò che il mondo deve vedere
quando le telecamere saranno puntate su Davos”.

Gli hotel sono ovviamente tutti pieni, quindi il turismo ne risente positivamente
ed è tornato agli splendori del periodo pre-Covid.


Quest’anno il Wef è stato anticipato rispetto al solito
e quindi i preparativi hanno disturbato i molti turisti presenti durante le vacanze natalizie.

Ci sono stati molti feedback negativi di villeggianti innervositi dalle restrizioni causate dalla preparazione di questo evento mondiale.


La data in cui si tiene il Wef dipende spesso da molti fattori non sempre controllabili dalla Svizzera, non ultime alcune importanti festività straniere.

Quest’anno il Capodanno cinese cade presto, il 22 gennaio,
e non si poteva certo interferire con questa celebrazione.
 
Le prospettive di una rapida ripresa cinese post covid
è stata messa da parte quando sono stati resi pubblici gli ultimi dati economici e demografici di Pechino.

Per la prima volta si ammette pubblicamente che gli obiettivi del governo non sono stati raggiunti.

Ecco cosa ha riportato poco fa l’ufficio statistico centrale cinese per il quarto trimestre 2022,
periodo in cui si applicavano ancora in parte le politiche covid zero.

  • PIL T4 +2,9% a/a;
  • in prevedibile calo rispetto al +3,9% del T4,
  • dato che le politiche di Covid Zero hanno martoriato la crescita per la maggior parte del T4
  • (la Cina è stata per lo più bloccata durante il trimestre),
  • ma ha distrutto la stima di +1,6%
  • e non lontano dalle previsioni più alte (range -1,1%-3,5% da 28 economisti).
  • Ecco il relativo grafico

  • PIL cumulativo 2022 +3% a/a; battute anche le attese di +2,7%;
  • curiosamente questo dato è rimasto invariato rispetto alla stima dei primi 9 mesi che era anch’essa al +3%.

  • Produzione industriale dicembre +1,3% a/a; battendo le attese di +0,1% e in calo rispetto al +2,2% di novembre.
  • Vendite al dettaglio dicembre -1,8% a/a; battute le attese di un -9% e in forte miglioramento rispetto al -5,9% di novembre.

  • Investimenti fissi gennaio-dicembre, escluse le famiglie rurali, +5,1% annuo, battendo le aspettative di un +5% e con un modesto rallentamento rispetto al +5,3% di gennaio-novembre.

  • Tasso di disoccupazione dicembre 5,5%, in calo rispetto al 5,7% di novembre.

  • Però ora il dato più preoccupante.
  • Per la prima volta da sessanta anni la popolazione cinese viene a calare a 1,4118 miliardi di abitanti.

Il problema è di non facile soluzione, anche perché la decrescita è rapida, molto più dei paesi occidentali,
e rischia di mettere a rischio anche la posizione globale della Cina,
con l’India che ormai si appresta a superarla dal punto di vista demografico.
 
Quando qualcuno avrà il coraggio di fare lo stesso anche da noi ?



La legislatura del Wyoming sta proponendo una risoluzione

per una “eliminazione graduale” volontaria delle vendite di veicoli elettrici (EV) entro il 2035,

in una mossa simbolica volta a sostenere l’industria del petrolio e del gas dello Stato

e in risposta a Stati come la California e New York,

che hanno dichiarato di voler vietare la vendita di nuove auto a benzina a partire dal 2035.



La risoluzione SJ0004, “Eliminazione graduale delle vendite di nuovi veicoli elettrici entro il 2035”,
è stata introdotta da un gruppo di senatori repubblicani guidati da Jim Anderson e afferma che
“l’eliminazione graduale delle vendite di nuovi veicoli elettrici in Wyoming entro il 2035
garantirà la stabilità dell’industria del petrolio e del gas del Wyoming e contribuirà a preservare i minerali critici del Paese per scopi vitali”.



La norma afferma: ‘Se non vi piacciono le nostre auto a benzina, beh, a noi non piacciono le vostre auto elettriche'
 

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