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I politici sono uguali in tutto il mondo

Architect of Russia sanctions sentenced to 11 years in prison​

Published: 29 Jan 2025 | 22:58 GMT
Democrat Bob Menendez was found guilty on 16 charges in a sprawling bribery scheme to benefit a foreign country

Architect of Russia sanctions sentenced to 11 years in prison

Former US Senator Bob Menendez outside the federal court in New York, January 29, 2025 © AP / Stefan Jeremia

Former US Senator Bob Menendez has been sentenced to 11 years in prison on bribery and corruption charges, after being found guilty of accepting cash and gold bars and acting as an illegal agent for the Egyptian government.

The New Jersey Democrat was convicted last July and resigned from the Senate a month later rather than face expulsion. He previously chaired the Senate Foreign Relations Committee, where he was known for championing stringent sanctions on Russia, among other policies.

“The public cannot be led to the belief that you can get away with bribery, fraud, and betrayal,” US District Judge Sidney Stein said on Wednesday. “I don’t know what led you to this,” Stein added. “You’ll have to try to figure that out yourself over time.”

Prosecutors had sought at least 15 years in prison, along with millions of dollars in forfeitures and fines, arguing that such penalties were necessary “to provide just punishment for this extraordinary abuse of power and betrayal of public trust.”

Menendez is the first US senator convicted of acting as an agent of a foreign government.

“For someone who spent his entire life in public service, every day I’m awake is a punishment,” the former lawmaker told the court.

US Senator convicted in corruption trialREAD MORE: US Senator convicted in corruption trial
Menendez began his political career in 1974 when he was elected to the Union City Board of Education. He later served as the city’s mayor from 1986 to 1992, then moved to the state legislature in 1988 and the state senate in 1991. He represented New Jersey’s 13th district in the US House of Representatives from 1993 to 2006, when he was appointed to the Senate.

After the initial charges were filed in September 2023, Menendez stepped down from his position as head of the Senate’s influential Foreign Relations Committee, where he had played a key role in drawing up Washington’s sanctions on Moscow even before the escalation of the Ukraine conflict in February 2022.

His attorney, Adam Fee, argued that the former senator’s nearly 50 years of public service should not be overshadowed by his conviction, dismissing the public’s characterization of him as “Gold Bar Bob.” The defense team also requested that Menendez remain out of prison while they appeal his conviction.
 
Cosa dice il codice della strada in merito al comportamento dei ciclisti?


La bicicletta è un veicolo al pari dell’automobile e dello scooter,
non può essere utilizzata come se non lo fosse.


Troppo spesso ce ne dimentichiamo e utilizziamo questo mezzo di trasporto con troppa disinvoltura,
ma soprattutto infischiandocene delle regole stabilite dal codice della strada.


Spesso pensiamo che ai velocipedi sia tutto consentito
e quando ci vediamo addebitare una sanzione per aver violato il codice della strada in bicicletta “cadiamo letteralmente dalle nuvole”.

Questo vale anche se ci capita di passare in bici sopra ad un attraversamento pedonale.


Sebbene nel codice non si faccia esplicito riferimento al divieto di attraversare le strisce pedonali in sella alla propria bicicletta,
al comma 4 dell’art. 182 relativo alla circolazione dei velocipedi dice quanto segue:


«I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza».

Ovviamente, la presenza sulle strisce pedonali di un ciclista in sella alla sua bici
non “autorizza” il conducente di un’auto ad investirlo,
tuttavia è bene ricordare che

gli attraversamenti pedonali sono la parte di carreggiata sulla quale la precedenza è riservata ai soli pedoni,

non ad altri tipi di utenti della strada.


i monopattini elettrici sono equiparati alle biciclette.
 
In occasione della recente celebrazione della giornata della memoria,
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spiegato solennemente,
senza peraltro fare un solo cenno a quel che sta accadendo a Gaza,
che il nazifascismo è una "tentazione che torna".

Abbiamo ancora una volta
l'epifania del logoro ritornello dell'antifascismo in assenza di fascismo,
funzionale alla tenuta dell'ordine neoliberale.

L'abbiamo ripetuto più volte e lo sottolineiamo anche ora:
l'antifascismo in presenza di fascismo, come fu quello di Gramsci, era doveroso ed eroico.

Ma qual è la funzione dell'odierno antifascismo in assenza di fascismo,
del tutto inaccostabile al nobile antifascismo di Gramsci?


A nostro giudizio, l'antifascismo in assenza di fascismo figura oggi come
una patetica fiction volta sostanzialmente a puntellare ideologicamente
e a santificare la società della violenza economica dei mercati.
 

Beppe Grillo uscì dal Senato nel dicembre del 2019 per annunciare il "riordino" (Grande Reset) della società. Mario Draghi arriva nel 2021 per portare a termine tale golpe. Tutti e due erano a bordo del Britannia nel giugno del 1992. I traditori dell'Italia che eseguirono la farsa pandemica erano già stati selezionati 30 anni prima dagli ambienti della finanza askenazita e dalle logge.
 
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Ma chissà come mai ..........che strano.

C’è anche un quindicenne di origine marocchina residente in provincia di Lecco
tra i tre arrestati e accusati di rapina a bordo di un treno.

Il fatto risale alla serata di lunedì 27 gennaio quando, verso le 19,
presso lo scalo ferroviario di Arcore un capotreno ha chiamato i carabinieri di Monza subito dopo il fatto.

La rapina è avvenuta bordo del treno proveniente da Ponte San Pietro (BG) e diretto a Milano Porta Garibaldi:
a un giovane, due minorenni hanno rubato con la forza le cuffie auricolari bluetooth.

La vittima ha subito avvisato il capotreno, che ha richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Gli agenti, alla stazione ferroviaria di Arcore, hanno trovato il treno fermo e con le porte ancora chiuse.

Una volta saliti a bordo, hanno immediatamente rintracciato e identificato gli autori della rapina,
colti in possesso della refurtiva, che è stata recuperata e restituita alla vittima.


Poche ore prima una rapina analoga era avvenuta sulla tratta Sesto San Giovanni-Monza,
dove un altra vittima era stata percossa e rapinata delle cuffie auricolari.

I due minorenni sono accusati anche di questo fatto e deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Sono stati quindi condotti all’Istituto Penale per i Minorenni “Beccaria” di Milano in attesa di giudizio.


Il terzo arrestato è invece un 23enne che si trovava sul treno ad Arcore:
identificato e perquisito, è stato trovato in possesso di 5 panetti di hashish
avvolti nel cellophane oltre che di un coltello a scatto.

Arrestato, il ragazzo extracomunitario
ha atteso il giudizio con rito per direttissima presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Monza Brianza.
 
In Germania si apre un nuovo capitolo.

Per la prima volta nella storia l’Unione cristiano-democratica
ha votato insieme alla destra di Alternative für Deutschland
per raggiungere la maggioranza.

Non era mai successo prima.

Con 348 voti a favore, il Bundestag ha approvato la mozione della Cdu per una stretta sull’immigrazione,
gettando le basi per un cambio di passo che una fetta importante della popolazione tedesca chiedeva da tempo.

Tra controlli rafforzati alle frontiere e procedure più rapide per le espulsioni,
la mozione risponderebbe – condizionale d’obbligo vista la maggioranza, fragile, ancora al governo –
a un’esigenza sempre più sentita dai cittadini: riportare ordine e sicurezza in un sistema che,
secondo il leader dell’Unione Friedrich Merz, è “disfunzionale” e incapace di gestire i flussi migratori.

Il voto di Cdu e AfD potrebbe scatenare una reazione a catena
che potrebbe sancire la fine assoluta del cancelliere Olaf Scholz e della sua coalizione.

Ma Merz ha respinto ogni attacco con fermezza: “Una decisione giusta resta giusta, indipendentemente da chi la sostiene”.
 

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