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"Questa settimana pensiamo non solo all'episodio inaccettabile, drammatico,
dell'uccisione di Charlie Kirk negli Stati Uniti
e il silenzio e addirittura il distingue esplicito
del noto professore Piergiorgio Odifreddi
rispetto a questo accadimento che può dare il via a emulazioni,
a sentirsi legittimati a gesti violenti.
Quasi un clima che è uguale a quello che ha preceduto poi l'escalation delle Brigate Rosse"
 
Se, secondo loro, è giustificato sparare ad un esponente di destra.
Se non è un aizzare all'omicidio politico dell'avversario, cos'è ?
 
È paradossale che molte delle persone che esultano per queste morti
siano le stesse che si oppongono alla pena di morte,
persino nei confronti di chi ha commesso crimini efferati.

Com’è possibile?

Perché l’essere umano è profondamente incoerente
e perché abbiamo dimenticato cosa significhi vivere in una società
in cui le idee vengono censurate o la giustizia amministrata in modo arbitrario ?


Le generazioni che hanno attraversato il Novecento
avevano sviluppato anticorpi contro queste derive, forgiati dal trauma dei totalitarismi.
 
Le nuove generazioni, invece, sembrano averli persi.

Non sono sufficientemente solidi da resistere alle nuove ondate antidemocratiche,
che si presentano sotto spoglie diverse, ingannandoci con il travestimento di buoni propositi.

A volte si spacciano persino come “ideologie progressiste”,

ma non vi è alcun progresso nella soppressione forzata delle idee altrui.

Possiamo dunque anche non empatizzare istintivamente con la morte di Charlie Kirk,
ma dobbiamo comunque preoccuparcene razionalmente,
perché ogni delitto giova a chi vuole distruggere, non a chi vuole costruire.

La democrazia, con la libertà d’espressione come suo pilastro più importante,
rimane - pur con tutte le sue imperfezioni - il miglior sistema
che l’essere umano abbia mai trovato per gestire il potere.

Difendiamola a ogni costo,
perché una volta persa tornare indietro potrebbe non essere più possibile.
 
Ma dalla sinistra arrivano solo queste affermazioni.

L’attivista politico statunitense era un fervente conservatore:
antiabortista, transfobico e sostenitore della cosiddetta famiglia tradizionale.

Tutte posizioni che, se dovessero diffondersi,
finirebbero per ledere la libertà e i diritti di altre persone:
delle donne, delle persone trans e, più in generale, della comunità LGBT.


È per questo che molti lo accusavano di istigazione all’odio e lo disprezzavano a loro volta.

Tanto che, quando è stato ucciso, queste stesse persone hanno esultato, senza alcuna remora.
 

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