Landì...ma leggi e cerca di capire la finanziaria prima di dire cazzate.
Stipendi più ricchi per molti italiani da gennaio 2026.
Non solo l'Irpef: ci sono anche altre novità che avranno un effetto sugli stipendi.
Da una parte, la tassa sui premi di produzione passa dal 5% all'1%,
e il tetto massimo delle somme sottoposte a questa tassazione minima passa da 3mila a 5mila euro all'anno.
In più, sarà detassato (non si sa ancora con quale percentuale esatta)
anche il guadagno ottenuto lavorando nei turni di notte e in quelli durante i giorni festivi.
I redditi sotto i 28mila euro potranno beneficiare un ulteriore taglio fiscale.
Si parla degli aumenti di stipendio dovuti a un rinnovo del contratto.
Se il contratto viene rinnovato nel 2026, o se è stato rinnovato nel 2025,
sulla somma in più che arriva in busta paga si pagherà solo il 5%, invece del 23%.
Insomma, si dovrà versare il 18% in meno di tasse, e quei soldi andranno ad alzare lo stipendio.
Un esempio: si può prendere un lavoratore ha uno stipendio da 2mila euro lordi al mese,
e che con un rinnovo contrattuale arriva a intascarne 2.200, sempre lordi.
Su quei 200 euro in più non si applicherà l'Irpef tradizionale,
che prevederebbe di pagarne il 23%, ma quella sostitutiva del 5%.
Ignorando per semplicità le varie addizionali locali,
invece di versare 46 euro di tasse e tenersene 154 al mese,
se ne dovranno versare 10 e tenersene 190.