FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
:eek: azzzz :eek: azzz :eek:


mi accorgo solo ora che dai grafici sopra si vede che ucg è ai livelli dei primi di giugno, mentre il ftsemib sta più su di circa il 9% :D

o è migliorata l'economia italiana e le aziende quotate sul ftsemib, oppure ucg anticipa come sempre di solito ha fatto

boh? nelle prossime settimane sapremo se è dovuto all'effetto profumo di lybian sulla sola ucg oppure è eau de short by ftsemib

buona domenica a tutti
 



:ciao:


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:ciao::ciao::ciao:
 
Carlo, non per farla lunga ma che ucg aveva un TS ribassista con target in area 1,4/1,45 lo avevo scritto e disegnato io almeno 2 settimane e mezzo fa...... il 16 novembre

http://www.investireoggi.it/forum/1886072-post199.html


che fai mi copi i grafici? :D

Facciamola rimbalza un po' e poi vediamo se lo realizza, non ci può arrivare di schianto. Ammesso che ci arrivi poi perchè sono tutte linee e livelli buttati la.
Io credo che a 1,499 ci sia una muraglia al momento e che 2 3 saltelli glieli facciano fare prima di bucarla.

Buona serata

Filippo
 
Finanza&Potere di Giuseppe Oddo


Banche, le più sbilanciate su derivati e titoli illiquidi sono Deutsche Bank con 1.046 miliardi e l'Agricole con 560
Le banche europee che impiegano quote consistenti della propria raccolta di denaro in attività finanziarie come i derivati e titoli illiquidi sono la tedesca Deutsche Bank, la svizzera Ubs, le inglesi Royal Bank of Scotland (Rbs) e Barclays e le francesi Bnp Paribas, Crédit Agricole e Société Générale (SocGen).

Rispetto alla tradizionale attività di erogazione del credito a imprese e famiglie, queste forme di impiego incorporano quote elevate di rischio e il loro rendimento è strettamente correlato all'andamento dei mercati finanziari. Quando le Borse salgono, queste attività possono generare ricche plusvanze, quando scendono o crollano, come è accaduto nei primi mesi del 2009, possono essere fonte di guai inesauribili, costringendo gli istituti a pesanti svalutazioni.
I dati al 30 giugno 2010, elaborati da R&S, segnalano il perdurare di una forte criticità. Gli attivi della Deutsche Bank, pari a 1.926 miliardi di euro, risultano impiegati per oltre il 54%, 1.046 miliardi, in attività finanzierie ad alto rischio. Gli impieghi verso la clientela rappresentano solo il 17 per cento.
Ubs impiega in attività finanzierie a rischio quasi il 42% dei propri attivi (457 miliardi), Rbs quasi il 41% (792 miliardi), Barrclays il 40% (775 miliardi), Crédit Agricole il 32% (560 miliardi), Socgen il 31% (352 miliardi) e Bnp Paribas il 30% (675 miliardi).
Deutsche Bank e l'Agricole sono inoltre le due banche più a rischio nel rapporto tra il valore totale dell'attivo tangibile e il valore del patrimonio netto tangibile. L'attivo tangibile e il patrimonio netto tangibile sono entrambi rettificati delle attività immateriali, come gli avviamenti, soggetti a forti svalutazioni, e il loro rapporto rappresenta uno dei parametri chiave dell'accordo di Basilea 3, di prossima approvazione. Ebbene, nei casi di Deutsche Bank e del Crédit Agricole l'attivo tangibile è pari nell'ordine a 63 volte e a 55 volte il patrimonio netto tangibile. Ciò significa che se Deutsche Bank o il Crédit Agricole fossero costrette a svalutare i propri attivi in maniera significativa, per esempio per un repentino crollo delle Borse, il loro patrimonio non basterrebbe a coprire le perdite derivanti dal riallineamento degli stessi attivi ai valori di mercato. E' ragionevole ipotizzare che, per ridurre l'esposizione al rischio del sistema bancario, il regolatore voglia contenere, adesso, questo multiplo tra 30 e 35. Da questo punto di vista, le italiane UniCredit e Intesa Sanpaolo, le spagnole Santander e Banco di Bilbao e le inglesi Hong Kong & Shanghai Bank, Loyds e Rbs hanno multipli mediamente compresi tra 21 e 24.
 
Carlo, non per farla lunga ma che ucg aveva un TS ribassista con target in area 1,4/1,45 lo avevo scritto e disegnato io almeno 2 settimane e mezzo fa...... il 16 novembre

http://www.investireoggi.it/forum/1886072-post199.html


che fai mi copi i grafici? :D

Facciamola rimbalza un po' e poi vediamo se lo realizza, non ci può arrivare di schianto. Ammesso che ci arrivi poi perchè sono tutte linee e livelli buttati la.
Io credo che a 1,499 ci sia una muraglia al momento e che 2 3 saltelli glieli facciano fare prima di bucarla.

Buona serata

Filippo
ciao filippo

me lo ricordo bene il tuo target a 1,40
infatti mi piace copiare le cose fatte e dette bene :D. sul rimbalzo consentimi la sospensione del giudizio:rolleyes::rolleyes:
 
sai quale è secondo me il vero paradosso di tutto il sistema?
che le aziende ( bancarie in primis) sono oggi garantite dagli stati che sono di fatto indebitati in alcuni casi per importi superiori al pil e quindi essi stessi tecnicamente insolventi.
vedi l'irlanda: tutti i media scrivono che il problema è del sistema bancario irlandese mentre in realtà è dello stato irlandese. gli aiuti necessari, ci dicono i media, vengono conferiti allo stato per salvare le banche perchè la bce per legge non può erogare a favore delle stesse. in realtà erogano allo stato perchè questo non è in grado di garantire le banche, banche che non possono fallire non perchè travolgerebbero l'economia irlandese, ma semplicemente perchè tale evento avrebbe ripercussione sui bilanci delle altre banche mondiali che hanno partecipazioni e investimenti sia nelle banche irlandesi che nello stato irlandese perchè a sua volta dovrebbe garantirle.

ora finchè il problema sono grecia irlanda e portogallo la cosa può anche riuscire taroccando conti e bilanci e raddoppiando il numerello teorico del fondo di garanzia, ma se si arriva alla spagna e peggio ancora all'italia ( ma nessuno parla più del belgio - chissà perchè - avendo questo il bilancio in assoluto peggiore di tutti gli altri) non può esserci alcuna soluzione fantasiosa ma solo quella tecnica del consolidamento del debito.
anche perchè se non ripartono i consumi e l'inflazione non sale ( ma poco) riportando su i tassi il debito diventerà insostenibile proprio a partire dagli usa. e di tale ipotesi purtroppo non se ne vede neanche l'ombra se andiamo a vedere l'andamento della curva dei tassi sia negli usa che in europa. nel malaugurato caso in cui i consumi inflazione e tassi non ripartono inoltre ci si ritroverebbe con tutte le emissioni obbligazionarie emesse da tante aziende anche italiane a tassi altissimi e costosissimi rispetto al mercato ( es fiat 7% a sette anni). meglio non pensarci neanche

Ciao , grazie per la risposta .
Vogliamo poi scrivere sull ultimo incontro a Seul del G20 ...
La società internazionale aveva delle aspettative altissime per questo incontro, che veniva considerato un’opportunità importante per risolvere l’attuale crisi economica.
Quasi tutti i giornali del mondo, alla vigilia dell’apertura del summit, hanno dichiarato in maniera unanime che sarebbe stato importante risolvere la questione della valutazione dello yuan.
In caso contrario l’incontro sarebbe stato considerato un fallimento.
Pare che a riguardo solo silenzio la Cina conduce il gioco
buona domenica
saluti
green
 
in sintesi: negoziazione dei termini contrattuali del debito pubblico già emesso
si comincia a tracciare il sentiero purtroppo

Cct e Btp: i possessori parteciperanno ai salvataggi Ue "caso per caso"
Accordo in extremis durante una conference call tra Merkel, Sarkozy, Trichet, Barroso, van Rompuy e Juncker, su una soluzione di compromesso che dal 2013 prevede la partecipazione del settore privato "caso per caso" (e non sistematica) ai costi del futuro meccanismo permanente di gestione delle crisi all'interno dell'eurozona.

Pubblicato il 28 novembre 2010 | Ora 16:56
Fonte: WSI-APCOM

Il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno raggiunto un accordo oggi, durante una consultazione telefonica, su una soluzione di compromesso che prevede la partecipazione del settore privato "caso per caso" ai costi del futuro meccanismo permanente di gestione delle crisi all'interno dell'eurozona, che sostituirà dopo il 2013 l'attuale dispositivo di aiuti Ue-Fmi che stasera stessa dovrebbe essere attivato per l'Irlanda.

Lo riferisce il quotidiano 'Le Monde' nell'edizione on line di oggi, in base alle rivelazioni di fonti dell'Eliseo. Alcune dichiarazioni della Merkel, che diceva di voler implicare sistematicamente le banche ai meccanismi di risoluzione delle crisi, rinunciando a riscuotere una parte dei loro crediti, aveva provocato una forte reazione negativa sui mercati nelle scorse settimane, di cui aveva fatto le spese soprattutto l'Irlanda.

Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e la Commissione europpea avevano cercato di 'metterci una pezza', precisando che la questione evocata dal cancelliere tedesco era in discussione fra i Ventisette, ma riguardava solo il meccanimso permanente di risoluzione delle crisi, che sarà predisposto per il 2013.

Nel frattempo, i negoziati erano continuati all'interno dell'asse franco tedesco, con Sarkozy che spingeva perché la Merkel accettasse che l'implicazione dei privati sia 'caso per caso' e non più 'sistematica'. Si tratta, in pratica, di inserire delle 'clausole d'azione collettiva' nei bond dei paesi dell'Eurozona, che preveda una revisione caso per caso dei termini contrattuali in caso di crisi, secondo la soluzione favorita dei francesi e della maggioranza dei governi europei.

L'accordo sembra sia stato raggiunto durante una consultazione in teleconferenza che ha avuto luogo questa mattina fra Merkel, Sarkozy, il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, il presidente 'permanente' del Consiglio europeo Herman van Rompuy e il presidente dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker, poco prima delle riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dell'Eurozona, convocata per questo pomeriggio a Bruxelles e dedicata all'approvazione del piano di assistenza finanziaria all'Irlanda.

Il compromesso, riferisce 'Le Monde' era stato preparato da una serie di consultazioni di Sarkozy con i primi ministri portoghese, José Socrates, spagnolo, José Luis Zapatero, e italiano, Silvio Berlusconi, dopo un primo colloquio con la Merkel giovedì scorso.
 
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