FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1 (11 lettori)

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solointraday

Forumer storico
I PIRATI DELLE VALUTE ALL’ASSALTO DELL’EURO
di *Leon Zingales
Prima l’attacco all’Euro avveniva indebolendo le valute dell’Est Europa. Ma l’audacia è cresciuta: gli ultimi assalti dei corsari monetari sono stati contro i gangli vitali del sistema europeo, mettendone in discussione l’esistenza.

*Leon Zingales, PhD in Fisica, Dipartimento di Matematica, Università di Messina, e' collaboratore di Wall Street Italia. Il suo blog e' IlCignoNero. Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


(WSI) – Nel Diciassettesimo Secolo Sua Maestà la Regina Elisabetta, consapevole dell’enorme potere della Spagna, per indebolirla, utilizzò i corsari al fine di dissanguare in maniera continua le casse dello stato spagnolo che si rimpinguavano con le ingenti quantità di oro estratto nelle miniere del Sud America. La guerra non dichiarata impiegando tecniche piratesche è stato uno strumento che, nel corso della lunga storia imperiale, gli inglesi hanno raffinato sempre più e che gli USA stanno validamente emulando.

L’attuale sistema valutario non si poggia sulla maggiore forza delle parti in causa, bensi’ sulla minore debolezza. Al fine di nascondere la debolezza del Dollaro, uno strumento primario è quello di enfatizzare i punti critici del’Eurozona colpendone i ventri molli. Nei mesi passati i corsari attaccavano l’Euro indirettamente mediante incursioni nelle valute dell’Est Europa; tutto ciò con il tacito assenso di Bernanke affinché avessero successo le aste dei TBills.

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In qualche modo l’azione dei pirati delle valute era necessaria per mantenere un equilibrio tra mercati azionari e mercati finanziari consentendo nel frattempo una tranquilla vendita dei Titoli USA.

Ma in queste ultime settimane si sono registrati segnali inquietanti. Una partita a scacchi globale si è aperta ed il fronte unito che ha gestito la temporanea normalizzazione dei mercati finanziari si è sciolto come neve al sole. In un articolo della scorsa settimana, con un paragone con il dilemma del prigioniero nella teoria dei giochi, ho discusso sulla necessità di preservare la cooperazione per consentire di gestire al meglio la crisi sistemica. I segnali di uno scioglimento delle righe in cui ognuno dei contendenti cercava di salvare il salvabile perseguendo l’utile individuale c’erano già tutti ed ora si sono rapidamente amplificati.

Come conseguenza i corsari si sono scatenati. Le ultime incursioni sono avvenute all’interno stesso del sistema Euro, gangli vitali sono stati bombardati. I corsari, come locuste hanno saccheggiato Atene, Lisbona e Madrid. I lupi famelici, ormai liberati dalle catene, hanno inseguito liberamente le indifese prede.

La Storia non ha mai chiarito se i corsari fossero alle dirette dipendenze della corona britannica; è certo però che vi era una sintonia d’interesse. Non so se i pirati delle valute si siano mossi fiutando l’incrinatura del fronte compatto prima esistente, oppure un esplicito semaforo verde della FED abbia indirizzato lo sciame di cavallette verso la piantagione giusta.

Gli Stati Uniti si sentono accerchiati e si moltiplicano le voci prima sussurrate ed ora sempre più urlate della necessità un ridimensionamento del Dollaro. Ma gli Stati Uniti non possono accettare passivamente la fine del proprio dominio; mettere in discussioni esso significherebbe rinunciare alla propria stessa sopravvivenza come superpotenza che si è abituata a vivere da decenni al di sopra delle proprie possibilità in virtù del ruolo privilegiato del Dollaro. In parole povere, se il Dollaro cessasse di essere la moneta per antonomasia, gli Stati Uniti sarebbero un paese qualsiasi e diventerebbe sempre più drammatico (se non impossibile) finanziare l’enorme deficit crescente.

E’ evidente che l’apparente quanto fragile stabilizzazione creatosi si regge sulla fiducia, collante evanescente che, in quanto tale, è più psicologico che reale. Il recupero dei mercati finanziari da marzo del 2009, per quanto temporaneo e teleguidato, ha determinato la sensazione che la crisi economica stesse per terminare, che il freddo fosse conseguenza di una tempesta di neve passeggera e non effetto di un’era glaciale; presso l’opinione pubblica si è contrabbandata la crisi sistemica per una, seppur grave, normale crisi di crescita.

Uno scontro prolungato tra gli attori protagonisti del sistema finanziario, con associate fluttuazioni repentine, rischia di determinare lo sfaldamento del collante. E non si pensi neanche che i pirati possano essere facilmente richiamati all’ordine: gli squali hanno sentito l’odore del sangue ed è veramente difficile fermarli.
index.asp
a tutto ripasso di zingales
era il 19 febbraio

p.s. METTEREI QUESTA PAGINA SULLA SCRIVANIA DEI MINISTRI DELLE FINANZE DOMANI A BRUXELLES
 

solointraday

Forumer storico
non sono un catastrofista, ma tengo ben distinte economia e finanza che mai come come ora non soro correlate. ripeto italia pil -4,9% borsa +22% ( 1 gennaio - 31 dic 2009).
la speranza è altra cosa. se sostengono le borse come stanno facendo da un anno a questa parte, significa solo che hanno paura di quello che c'è sotto. e l'economia parte quando ha certezze, con l'incertezza rimane ferma. (gli imprenditori imprendono quando hanno previsioni di guadagno, non quando non vedono chiaro)
ecco perchè io auspico che il mercato corregga: ripulisce un po di immondizia e di imprese non effiecienti, rende chiare le prospettive future sulla base delle conoscenza della situazione attuale, e consente di correlare andamento economico e finanziario.
minchia e quanto scrivo. ancora al 19 febbraio
 

solointraday

Forumer storico
non ho i dati
ma delle due l'una
o la borsa anticipa come ci vanno raccontando ( addirittura avevano cominciato a dire che il pil non era più il metro di valutazione dell'economia) e quindi non servono le serie storiche, oppure le guardiamo.

la realtà è che, comunque vada a finire, ci stanno prendendo in giro, anche a fin di bene, ma ci stanno prendendo in giro. il pil rappresenta il fatturato dui uno stato ed è composto dal aftturato delle aziende di quel paese. se il pil è negativo e di tanto, se la borsa va su di tanto è perchè è scorrelata. su questo non ci sono dubbi. se anticipa, può anticipare 6-12 mesi no i 5-6 anni che sono dagli stessi politici messi in preventivo per recuperare i livelli precrisi
sempre 19 febbraio
 

solointraday

Forumer storico
guarda anche oggi

la fed alza i tassi, è un fatto che comporterà minore comnvenienza per chi finora ha comprato denaro per investirlo in borsa, ma la borsa tira a più non posso. certo una giornata non è indicativa, ma l'averlo fatto di giovedi in chiusura di mercati con la scadenza tecnica sui mercati europei la mattina dopo e una giornata come quella di oggi non è secondo te un piano ben congegnato? o sono solo un malpensante dietrologo? fino a che ci sarà questo coordinamento, credimi , non ne usciamo. chi fa impresa, chi fa finanza lo sa e non sa quando finirà. ti sembra che possa continuare che le banche facciano utili dai trading mentre le aziende che dovrebbero finanziare per fare qualche utile devono licenziare e fare previsioni di utili a due anni? in una economia sana le banche sono le ultime del ciclo economico a trarre i benefici da un andamento positivo, quando incassano gli utili dal danario prestato alle imprese sane
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solointraday

Forumer storico
ALERT DA HARVARD, A RISCHIO PIU' PAESI
di WSI
A lanciare l'allarme e' il professore della prestigiosa universita' Kenneth Rogoff, che aveva preannunciato nel 2008 il fallimento degli istituti Usa. Dopo le banche saltano gli Stati.

Il debito pubblico che affligge molti stati potrebbe portarli al loro fallimento con gli States pronti a sforbiciare pesantemente le spese. Se a lanciare l'allarme e' il professore alla Harvard University Kenneth Rogoff, colui che nel 2008 aveva previsto il default di molte banche Usa, forse c'e' da alzare le orecchie e prestare attenzione.

La crisi degli istitui finanziari, sostiene il docente come riportato da Bloomberg, "e' generalmente seguita, nel giro di qualche anno, dal fallimento di alcuni paesi. E questo accadra' nuovamente".

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Parlando nel corso di un Forum a Tokyo, l'ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale ha riferito che i mercati finanziari potrebbero spingere all'insu' i rendimenti dei bond governativi, cosa che per i paesi europei come Grecia e Portogallo potrebbe essere un vero problema.

L'attenzione globale allo stato di salute dei alcune economie nazionale e' cresciuta dopo che alcuni casi, Grecia in primis, hanno evidenziato deficit preoccupanti. Atene, in particolare veste la maglia nera all'interno dell'Europa.

"E' molto difficile stabilire un timing preciso, ma quanto detto si verifichera'. Nei paesi sviluppati, come Germania, Usa e forsae il Giappone, la crescita sara' lenta. Saranno costretti a stringere la cinghia", ha concluso Rogoff.
index.asp
questo non mi pare sia l'ultimo degli stupidi. e lo diceva il 23 febbraio.
c'è invece chi guardava i gaps del 1998 del 1970 e i grafici del 1950
 

solointraday

Forumer storico
ALTRO CHE I COMUNISTI CINESI, qui si tratta di falsare il tutto. per me stanno diventando tutti scemi o sono alla canna del gas. prima o poi gli scoppia tutto in faccia. mi viene voglia di comprare put a lungo termine, prima o poi me le pagano


STOP ALLE VENDITE ALLO SCOPERTO, GOLDMAN DELUSA
di WSI
Pratiche ridotte quando il valore del titolo preso di mira sara' sceso del 10% rispetto al prezzo di chiusura della vigilia. Le vendite short minacciano di destabilizzare il mercato e compromettere la fiducia. Cosi' pero' si rischia di scontentare tutti.

L'autorita' di controllo dei mercati finanziari americani ha deciso oggi di porre un freno alle pratiche speculative delle vendite a nudo, mettendo la parola fine all'acceso dibattito che si protraeva ormai da un anno tra gli investitori e Wall Street, nel corso del quale si e' tentato, invano, di trovare una soluzione tale da soddisfare entrambi. Ora il rischio e' pero' che la nuova norma finisca per scontentare tutti.

Con tre voti favorevoli e due contrari i membri della Commissione della Sec hanno chiesto di ridurre il numero delle vendite allo scoperto non appena il titolo dell'azienda presa di mira sara' sceso del 10% rispetto al prezzo di chiusura della seduta precedente.

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Quando la soglia del 10% sara' superata, i trader potranno effettuare vendite a nudo solo ad un prezzo superiore a quello rappresentato dalla migliore offerta del mercato. La nuova normativa entrera' in vigore a partire da oggi.

"Le vendite short possono giocare un ruolo importante e costruttivo nei mercati, per esempio garantendo liquidita' ed efficienza dei prezzi", ha dichiarato la presidente della Sec, Mary Schapiro, in una riunione tenuta oggi a Washington. "Siamo anche preoccupati, tuttavia, che le pressioni al ribasso eccessive sui prezzi dei singoli titoli, accompagnati dalla paura di un'ondata di vendite allo scoperto, possano destabilizzare i nostri mercati e compromettere la fiducia degli investitori".

General Electric, Charles Schwab e altre 5.600 persone che hanno firmato la petizione consegnata alla Commissione della Sec hanno chiesto una restrizione nelle pratiche di "short-selling" che sia sempre in vigore, simile a quella applicata per la cosiddetta "uptick rule", che l'agenzia aveva abolito nel 2007. Contrari al limite si sono invece sempre dichiarati Goldman Sachs Group e i fondi hedge Citadel Investment Group LLC e D.E. Shaw.

La regola dell'uptick fu adottata nel 1938 dalla Sec per regolare le vendite allo scoperto. La norma imponeva, salvo alcune eccezioni, che ogni volta che un titolo veniva venduto, doveva essere venduto o ad un prezzo superiore al prezzo con cui la vendita immediatamente precedente era avvenuta, oppure all'ultimo prezzo di vendita, nel caso di un valore piu' alto dell'ultimo prezzo.
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solointraday

Forumer storico
questi stanno andando fuori di testa peggio dei piccoli trader

GOLDMAN TEME LA STAMPA: MINACCIA PER LE FINANZE
di WSI
Per la prima volta nella storia una banca d'affari ha aggiunto alla lista dei rischi finanziari un fattore insolito: la cattiva pubblicita', ovvero l'attenzione indesiderata ad essa rivolta dagli organi di stampa. Societa' sempre piu' isolata.
Qui non si parla di catastrofi naturali o di turbolenza dei mercati. La banca d'affari Goldman Sachs avverte una minaccia inconsueta per il proprio business: la campagna pubblicitaria denigratoria degli organi di stampa. Secondo gli esperti e' la prima volta che succede.

Nel suo report annuale il colosso newyorchese ha precisato che "la cattiva pubblicita' potrebbe avere un impatto negativo sulla nostra reputazione e sul morale e la performance dei nostri dipendenti, finendo per influire negativamente sul business e sui risultati delle operazioni".

L'insolita motivazione, presente nella sezione di 12 pagine riservata ai "fattori di rischio", che vanno dai turbolenti mercati finanziari ai disastri naturali, e' un segnale dello stato di isolamento della societa', che sta traballando sotto i colpi dei rivali, dei politici e degli americani, che continuano a non digerire gli ingenti profitti incassati dal gigante finanziario.

"Goldman e' diventata una gigantesca pignatta da percuotere", ha dichiarato Charles M. Elson, direttore del centro di corporate governance John L. Weinberg all'Universita' del Delaware, aggiungendo di non ricordarsi una dichiarazione del genere, in cui una societa' cita la cattiva pubblicita' come un rischio per le proprie attivita'. "Questo da' un'idea del clima politico abbastanza bizzarro che si e' venuto a creare e nel quale ci troviamo a dover operare".

Raggiunto dal Wall Street Journal, un portavoce di Goldman ha preferito non lasciare commenti.

Secondo alcuni esperti di corporate-governance l'iniziativa non deve sorprendere, se si considera l'enorme e indesiderata attenzione che Goldman ha ricevuto da quando la crisi finanziaria e' scoppiata.

A luglio un articolo del Rolling Stone paragonava la banca a "un enorme calamaro vampiro avvinghiato alla faccia dell'umanita'". La frase e' stata
riportata e citata piu' volte da altri organi di stampa, cosi' come avvenuto per i commenti, ritenuti da molti fuori luogo, dell'amministratore delegato Lloyd Blankfein, che in novembre ha dichiarato ad un quotidiano britannico che l'azienda "sta svolgendo il lavoro di Dio."

"Ritengono che questo tipo di storie potrebbero avere un impatto materiale sui corsi dei titoli in Borsa e hanno pertanto pensato di dover fare qualcosa per mettere al corrente gli investitori", ha detto al Wall Street Journal Michael Ryan, presidente della societa' di consulenza Proxy Governance.
index.asp
hihihihihih allora i motivi per essere nervosi c'erano
 

solointraday

Forumer storico
minchia quanto scrivi! :lol:
ciao...... solo per dirti che c'è anche chi ti legge :)
grazie lori

ma da questo ripasso sto traendo delle considerazioni importanti, che servono soprattutto a me stesso
uno: le mie ferme convinzioni mi hanno consentito, seppure sbagliando da un punto di vista prettamente tecnico, di mantenere le posizioni a febbraio e di mettere a repentaglio anche dei risparmi di famiglia, ma sono cose che ho fatto a ragion veduta. non è detto che anche la prossima volta sarà la stessa cosa o che domani non cambi lo scenario. ma quanto meno ho agito con coerenza e le analisi di fondo erano se non valide almeno giustificate
due: i segnali, gli avvertimenti, le analisi di cosa stesse veramente accadendo c'erano tutti, e da mesi prima. chi non li ha raccolti (me compreso si intende) deve fare mente locale


p.s. mi concedo una piccola vendetta, spero non me ne vogliate, tra l'altro è una cosa che non faccio mai
ma rileggendo ho visto il post di un certo klausner che non ho più sentito. ma se dovesse leggere, avendo sindacato sulla mia perdita virtuale di marzo (divenuta poi reale e maggiore) come fosse stata sua e imputandomi reo delle idiozie fatte sui miei soldi, che vada a vedersi il mio gain attuale, tra l'altro, visto che sono flat, reale (anche se posso riperdere tutto allo stesso modo). se dovesse comportarsi con lo stesso spirito di allora dovrebbe esserne contento, e rivedere il suo giudizio sulle mie idiozie. forse
 
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solointraday

Forumer storico
ed hai avuto ragione, indubbiamente

ma io purtroppo non riesco a vedere obiettivi se questi non sono supportati da motivazioni tecniche o grafiche di breve. è un mio limite evidentemente, ma tant'è
dire di target sulla base di somiglianze grafiche del passato di epoche diverse per me e per i miei limiti purtroppo non riesce a tradursi in operatività.

diciamo che per identificare un percorso in auto devo vedere la mappa della strada e verificare le condizioni della vettura. se le condizioni non mi convincono non intraprendo, ma è ripeto un mio limite che se non avessi mi renederebbe in grado di sfruttare le opportunità che mi indichi
qui dicevo la stessa cosa lori

05 marzo
 
Stato
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