Analisi tecnica. Il quadro di breve delle Borse è ormai da tempo compromesso, mentre per quanto riguarda lo scenario di medio periodo, sono a rischio Wall Street, Giappone, Cina. Non sono ancora arrivati in area a rischio: Germania, India e Brasile.
a) a Wall Street, l'S&P500 (1.030) è caduto sui minimi da novembre 2009 e si appresta a mettere sotto pressione i delicati livelli a 1.050/1.020. Sotto 1.020 lo scenario di medio periodo subirebbe un pericoloso cambio di tendenza;
b) l'FTSE/Mib (19.311) ha ceduto i supporti a 19.700 e 19.500 punti e si appresta a mettere sotto pressione la muraglia posta sui minimi dell'anno a 18.500/18mila;
c) la Borsa tedesca (Dax 5.965) si muove all'interno dell'area supportiva a 6.100/5.900. Lo scenario di medio periodo cambierebbe solo al cedimento di quota 5.300 punti;
d) in Asia, Shanghai (2.381) ha toccato stamattina i nuovi minimi degli ultimi 14 mesi, dopo aver fallito il tentativo di riprendere l'importante area a 2.500 punti. L'obiettivo del downtrend si sposta verso 2mila punti. Il Nikkei cade sui minimi da novembre 2009 in scia alla forza dello yen. Solo Bombay si salva.
Variabili macro.
a) il petrolio (74,8 usd) scivola sotto i supporti a 75 usd. Abbiamo chiuso le posizioni al cedimento di area 76 dollari e torneremo in acquisto sulla debolezza solo in area 70/67 dollari;
b) l'oro (1.241) rimane sui massimi, sostenuto dagli acquisti di beni rifugio;
c) l'euro rimane sopra i minimi di periodo contro dollaro (1,22), confermando di "sentire" area 1,20. Euro fragile invece contro lo yen (108) e soprattutto contro franco svizzero (1,314) su nuovi massimi storici (altro bene rifugio!);
d) il bund future (129,6) apre sostenuto anche stamattina in scia ai timori per la Spagna. Chiuderemo le posizioni a ribasso solo sopra i top assoluti a 130;
e) la volatilità resta troppo elevata (ieri Vix è salito oltre il 34%) e crea ancora forti oscillazioni sui mercati finanziari.