Le divergenze negative più inquietanti per me sono quelle tra prezzi e media mobile a 200 giorni, la cui rottura al ribasso sembra solo questione di tempo. Poi c'è per esempio il ratio copper/gold, che pure non è molto tranquillizzante... L'intermarket che fa tremare... Nubi all'orizzonte ce ne sono.
Però ho fatto fin troppe volte l'errore di mettere in secondo piano i movimenti di lungo periodo, e questa volta quindi non ho intenzione di dimenticarmi che sugli indici usa il trend di lungo periodo è al rialzo fino a prova contraria. Non mi riferisco alla semplice media a 200, ma proprio al movimento dei prezzi: un +105% dai minimi non viene messo in discussione certo da un -7% dagli ultimi massimi.