Sole 24 Ore del 20 giugno 2012
prima pagina
da uno studio Mediobanca emerge che:
le prime 20 banche UE hanno derivati pari a metà Pil europeo (una mina da 5854 miliardi)
il 97% di tali derivati è di natura speculativa, non di copertura insomma
secondo i calcoli di Mediobanca un 10% di perdite sui derivati sarebbe in grado di erodere più della metà del patrimonio di vigilanza delle banche europee cosa che invece non potrebbe succedere se anche tutti i crediti dubbi andassero in fumo...
Deutsche Bank ha in derivati il 40% del totale attivo nello stato patrimoniale
Rbs il 35%
Barclays il 34,5%
Unicredit "solo" il 12,7%
Intesa l'8%
Negli Usa il fenomeno è apparentemente più contenuto perchè il sistema bancario risulta più frazionato, nel novero delle big sottoposte a controllo rientrano solo 7 istituti made in Usa. Anche da loro i derivati, invece di diminuire, sono cresciuti passando in un anno dal 26,7% al 32,8% del Pil americano.
La regolamentazione di questi strumenti che presentano un indiscutibile rischio sistemico continua ad essere ostacolata dagli intermediari finanziari, soprattutto quelli di matrice anglosassone. Finora, scrive Donato Masciandro sul sole 24 ore, le strombazzate riforme delle regole finanziarie in Usa e in Europa non hanno nei fatti cambiato nulla.