2013: l’anno del petrolio a 50$?
Di previsioni catastrofiche se ne sono sentite molte ultimamente, ma quando a farle sono quelli di Saxo Bank nelle "Outrageous Predictions” per il 2013 allora è diverso.
Secondo quanto riportato dalla CNBC, Steen Jakobsen, capo economista di Saxo Bank, ha sostenuto che la "rivoluzione" del gas di scisto negli Stati Uniti potrebbe spingere greggio WTI fino a $ 50,proprio a causa della sovra produzione di questo elemento che è stata tra e cause di un crollo del petrolio nell’ultimo periodo.
Anche Sabine Schels, senior director di BofA Merrill Lynch Global, si è trovata pienamente d’accordo con il collega, soprattutto considerando che nessun analista aveva predetto un aumento di produzione di questo tipo, proprio negli Usa, i quali, secondo l’AIE, potrebbe arrivare nel 2020 a superare l’Arabia nella produzione di petrolio.
"Abbiamo una situazione unica in quanto negli Stati Uniti la produzione di petrolio è stata superiore a qualsiasi proiezione. nel futuro si rischia la corsa al ribasso proprio in vista di una situazione generale di depressione economica unita alla super disponibilità di carburante", ha detto alla CNBC.
"Il pericolo politico è che i sauditi hanno bisogno 85-90 $ al barile per mantenere il loro equilibrio sotto controllo, quindi questo potrebbe avere implicazioni enormi per il Medio Oriente."
Secodo il report di Jakobsen l'espansione industriale della Germania potrebbe essere in serio pericolo per il prossimo anno e alcune materie prime, tra cui gli alimetari e in particolar modo la soia, potrebbero aumentare del 50%.
Visioni estreme, troppo, che ricordano molto quelle elaborate dallo stesso Jakobsen proprio 12 mesi fa e che vedevano la Apple, perdere terreno di oltre la metà del proprio valore nel 2012: non solo ciò non è accaduto, ma ha anche guadagnato oltre il 28% rispetto alle precedenti quotazioni