FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3 (2 lettori)

solointraday

Forumer storico
io continuo a dirlo
quello per me è un broadening top di distribuzione che risponde a tutti i requisiti del pattern, e il movimento che lo dovrebbe avere negato secondo la conta in rosso non torna proprio.
se mi sbaglio sta per partire un ciclo macro al rialzo con target di 500-600 punti sopra, se invece quello è davvero un braodening i target vanno a 1380 per l'eventuale negazione o in area 1300-1200 a completare la figura
 
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Tom Waits

Forumer storico
conoscete per caso questa figura?
spalla sx, due teste e una spalla dx
 

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fenice78

Forumer storico
http://www.finanzaonline.com/education/at/cap5.php?=&folsession=ba3746cfa4f8026b029566a68a14459e

5.3 Doppio massimo e doppio minimo

Il "doppio massimo" è una figura composta da due massimi relativi intervallati da un ribasso temporaneo delle quotazioni; si presenta nella fase conclusiva di un trend rialzista ed è caratterizzata da una contrazione dei volumi durante la formazione del secondo massimo rispetto al primo.
Solitamente queste figure forniscono segnali sufficientemente attendibili.
L'analisi volumetrica ci permette di distinguere eventuali false figure di doppio massimo che potrebbero generare falsi segnali di inversione.

Come per la maggior parte delle figure di analisi tecnica, l'uscita dalla figura (che avviene con la perforazione della linea che collega i due minimi relativi) è accompagnata da un notevole incremento degli scambi.

Come nel caso del Testa e Spalle, spesso dopo la rottura della linea è possibile assistere ad un ritorno delle quotazioni fino al test sulla suddetta linea (questo temporaneo rimbalzo è caratterizzato da volumi scarsi).



L'obiettivo teorico della figura si ottiene calcolando la distanza tra uno dei due massimi e la linea che congiunge i due minimi relativi, e proiettando tale ampiezza dal punto di break-out della figura.
 

solointraday

Forumer storico
L'imperio del medio e il suo campione



Confesso di aver visto solo dieci minuti di Berlusconi da Santoro, e in base a quanto visto il Berlusca ha stravinto. Alle due giornaliste che l’hanno intervistato devo dire che non ce la possono fare. Non ci provino più. Eleganti e misurate nel minimalismo smidollato e conformista tanto in voga oggigiorno, ma oltre a questo? Forse la televisione è solo questo: il compiacimento di uno sguardo stanco.

A furia di raccontarlo come il Pierino di una barzelletta, quest’uomo, alcuni sono finiti col crederlo, che è un Perino. Che metterlo in croce è semplice. Oppostamente, chi ci ha provato, ieri in croce ci è finito, Santoro per primo. Che dice di saper fare televisione, ma dimentica di aggiungere che la televisione è il vacuo.

Chi ha la fortuna di frequentare i giovani, sa che questa scheggia di populismo dalla violenza sorniona che ci ha rincoglioniti per decenni sta cercando le grucce e la naftalina, perché ha i giorni contati. È un conforto. A quei sempre meno cui il dibattito televisivo ancora piace, vorrei dire che forse accade perché ci proietta d’un subito nei beati anni delle medie.

Io era dalle medie che non sentivo dire: «Hai fatto le serali o l’università?». Ma lì, alle medie, nessuno ci dava importanza. Ora qui, in televisione, è sulle prime pagine dei giornali. C’è scritto che è diventato il tormentone della serata. Che il prortavoce delle Rete degli studenti medi si è risentito, ed ha ribadito che le scuole serali hanno la stessa dignità delle altre. Immagino che qualche altro portavoce di qualche altra categoria obietterà. Ne parleremo, ne parleranno, per giorni.







Berlusconi che pulisce la sedia di Travaglio prima di sedersi ti fa capire che quest’uomo almeno una virtù ce l’ha, ed è la virtù dei grandi attori: il tempismo scenico. Che se hai il copione può derivare da quello ma se non l’hai deriva dal fatto che ti senti a tuo agio. E se ti senti a tuo agio è perché non hai paura. Ora, mi è noto che per alcuni Balanzoni l’assenza di paura è indice di psicopatia, ma mi è noto anche che in uno studio del prof. Lilienfeld pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology” tale assenza è fra i tratti dei leader di successo. «I presidenti più sicuri di sé, quelli che sembrano avere poco timore sia a livello fisico sia a livello sociale, che sembrano più emotivamente stabili o addirittura temerari, sono stati giudicati tipicamente più di successo. Infatti sono stati giudicati maggiormente in grado di affrontare le situazioni di crisi e sono sembrati più efficaci rispetto a un variegato insieme di indici oggettivi».

Eppure a me tutto ciò per votare qualcuno non basta. Specialmente se dice le palle e le smargiassate che troppo spesso infila il Cavaliere: nel 2009 non si vedeva la crisi, nessuno ha combattuto la mafia quanto me, c’erano fonti certe di copertura nel caso in cui si fosse esentata la prima casa dall’Imu. Ma è un lottatore. Gli va riconosciuto. Significa qualcosa.

A presto.



Edoardo Varini

(11/01/2012)
 

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