Commissariata la Banca Popolare di Spoleto, partecipata da Mps
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Il Ministro dell`Economia e delle Finanze ha disposto, su proposta della Banca d`Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Spoleto. Lo si legge in un comunicato della banca in cui si precisa che l'istituto è stato posto in amministrazione straordinaria. La proposta, informa il comunicato, "è stata formulata a seguito delle negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti da questo istituto". Con provvedimento della Banca d`Italia dell'8 febbraio scorso sono stati nominati gli organi straordinari nelle persone di Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile quali commissari straordinari e di Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio quali componenti del comitato di sorveglianza.
Titolo sospeso - Gli organi straordinari, insediati oggi, operano sotto la supervisione della Banca d`Italia e "adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell`attività aziendale nonché la piena tutela dei diritti dei depositanti e dei creditori sociali. La clientela - conclude il comunicato -potrà quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività". Questa mattina, il titolo della banca Popolare di Spoleto era stato sospeso dalle contrattazioni di Borsa fin dall`apertura, in attesa di comunicazioni.
Scaduto termine concesso da Mps a Scs per acquisto quota - La banca, controllata al 51% da Scs-Spoleto Credito Servizi e partecipata al 26% da Mps, è stata tra l'altro nei mesi scorsi al centro di una controversia tra i due maggiori azionisti. Proprio lunedì, è scaduto il termine concesso da Mps a Scs per acquisire la quota in mano a Siena, che ha diritto a cederla in base agli obblighi derivanti a carico di Scs dall'avvenuta disdetta dell'accordo parasociale relativo a Banca Popolare di Spoleto in data 26 luglio 2012. Nel mezzo della querelle si era inserita anche una cordata di imprenditori umbri che intorno a fine gennaio scorso aveva formulato una proposta per acquisire il 51% in mano a Scs. Proposta che Scs aveva respinto.
12 febbraio 201
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