FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3 (2 lettori)

solointraday

Forumer storico
Ho costruito un grafico con stockcharts dove evidenzio le varie fasi di QE rispetto all'indice S&P500 (vedi allegato). Si nota come accade esattamente quanto affermi: dopo la fine di un periodo di QE il mercato azionario tende a tornare sui propri passi in un tempo relativamente breve. Alla discesa segue un periodo di accumulazione, dove si vedono chiaramente volumi piu' elevati della media. Quindi su questo punto devo contraddirti: per me l'accumulazione c'e' ed e' evidente. Nessuna ripartenza a V, con una eccezione -parziale- nel 2009. In questo caso, infatti, l'accumulazione e' evidente da prima, e l'ultima fase della discesa si e' dimostrata il classico periodo di sell off finale di un fortissimo bear market. Dal crollo di settembre 2008 fino a luglio 2009 i volumi sono maggiori della media, quindi l'intero periodo si puo' in effetti caratterizzare come di accumulazione.


Su questo punto mi sento di essere molto cauto relativamente alle conclusioni che si possono trarre da tale dato. Il vix e' divenuto "tradabile" relativamente da poco (circa 2 anni) e con un interesse sempre maggiore da parte degli investitori, e questo potrebbe spiegare almeno in parte l'aumento di volumi sugli strumenti che consentono di ottenere una esposizione al vix. (Nelle fasi di bassa volatilita' inoltre tali strumenti costano relativamente poco e possono funzionare molto bene come copertura.)
In realta' non esiste uno storico dati abbastanza lungo per estrapolare delle considerazioni affidabili sui volumi del vix, almeno a parer mio.


Secondo grafico allegato. Indice Ifo Business Climate per la Germania relativo a industria e commercio. Si vede chiaramente come il deterioramento dell'economia riguarda in particolare gli ultimi 2 anni. Durante il periodo precedente i dati macro confermavano l'andamento del mercato azionario, almeno negli Stati Uniti e in Germania. Nel resto d'Europa la cronica debolezza del mercato azionario a partire dal 2009-2010 e' spiegata in parte proprio dal divergere dei dati macro rispetto alle economie piu' forti, oltre che dalla crisi dell'euro.

Su questo punto concordo con te sul fatto che c'e' una divergenza. I tassi a lungo termine di tutto cio' che e' ritenuto "risk free" sono scesi a livelli incredibilmente bassi. Questa divergenza puo' essere corretta con una discesa del mercato azionario, ma anche con una discesa di quello obbligazionario. A mio parere pero' il sussistere di tale divergenza e' una dimostrazione della forza delle banche centrali e non della loro debolezza.


Ti rimando al primo grafico allegato. Volumi e accumulazione per me ci sono stati.
Inoltre nel 2008-2009 sono state moltissime le grandi acquisizioni. Se ora sono di meno e' perche' ovviamente i prezzi non sono piu' favorevoli come allora, ma questo non significa che dobbiamo per forza rivivere un 2008 ogni 3 anni, anche se chiaramente non si puo' neanche escludere.

:smile:
azzzzzz

:D:D:D:D




[ame=http://www.youtube.com/watch?v=HGKfNTWr7Xs]ALBERTO SORDI - Maccarone m'hai provocato e io ti distruggo adesso.. io me te magno! - YouTube[/ame]
 

ironclad

Pitchfork + Harmonic patterns
Quando ci sarà il segnale sulla terza finestra in basso saranno c....zzi amari. Ricordo che la parte bassa della forchetta si trova a 1400 circa.
 

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solointraday

Forumer storico
Ho costruito un grafico con stockcharts dove evidenzio le varie fasi di QE rispetto all'indice S&P500 (vedi allegato). Si nota come accade esattamente quanto affermi: dopo la fine di un periodo di QE il mercato azionario tende a tornare sui propri passi in un tempo relativamente breve. Alla discesa segue un periodo di accumulazione, dove si vedono chiaramente volumi piu' elevati della media. Quindi su questo punto devo contraddirti: per me l'accumulazione c'e' ed e' evidente. Nessuna ripartenza a V, con una eccezione -parziale- nel 2009. In questo caso, infatti, l'accumulazione e' evidente da prima, e l'ultima fase della discesa si e' dimostrata il classico periodo di sell off finale di un fortissimo bear market. Dal crollo di settembre 2008 fino a luglio 2009 i volumi sono maggiori della media, quindi l'intero periodo si puo' in effetti caratterizzare come di accumulazione.


Su questo punto mi sento di essere molto cauto relativamente alle conclusioni che si possono trarre da tale dato. Il vix e' divenuto "tradabile" relativamente da poco (circa 2 anni) e con un interesse sempre maggiore da parte degli investitori, e questo potrebbe spiegare almeno in parte l'aumento di volumi sugli strumenti che consentono di ottenere una esposizione al vix. (Nelle fasi di bassa volatilita' inoltre tali strumenti costano relativamente poco e possono funzionare molto bene come copertura.)
In realta' non esiste uno storico dati abbastanza lungo per estrapolare delle considerazioni affidabili sui volumi del vix, almeno a parer mio.


Secondo grafico allegato. Indice Ifo Business Climate per la Germania relativo a industria e commercio. Si vede chiaramente come il deterioramento dell'economia riguarda in particolare gli ultimi 2 anni. Durante il periodo precedente i dati macro confermavano l'andamento del mercato azionario, almeno negli Stati Uniti e in Germania. Nel resto d'Europa la cronica debolezza del mercato azionario a partire dal 2009-2010 e' spiegata in parte proprio dal divergere dei dati macro rispetto alle economie piu' forti, oltre che dalla crisi dell'euro.

Su questo punto concordo con te sul fatto che c'e' una divergenza. I tassi a lungo termine di tutto cio' che e' ritenuto "risk free" sono scesi a livelli incredibilmente bassi. Questa divergenza puo' essere corretta con una discesa del mercato azionario, ma anche con una discesa di quello obbligazionario. A mio parere pero' il sussistere di tale divergenza e' una dimostrazione della forza delle banche centrali e non della loro debolezza.


Ti rimando al primo grafico allegato. Volumi e accumulazione per me ci sono stati.
Inoltre nel 2008-2009 sono state moltissime le grandi acquisizioni. Se ora sono di meno e' perche' ovviamente i prezzi non sono piu' favorevoli come allora, ma questo non significa che dobbiamo per forza rivivere un 2008 ogni 3 anni, anche se chiaramente non si puo' neanche escludere.

:smile:
iniziamo con un bel colpo d'occhio sul future: i volumi non sono bassi, sono ai minimi storici :D

poi metto anche quelli sull'indice, ma visti sul future chiamarla divergenza è un eufemismo
 
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mr. takeprofit

Forumer storico
iniziamo con un bel colpo d'occhio sul future: i volumi non sono bassi, sono ai minimi storici :D

poi metto anche quelli sull'indice, ma visti sul future chiamarla divergenza è un eufemismo

Forse oggi pomeriggio avevi ragione, ai bretelloni tra poco gli scappa il piede

La mela marcia è alla frutta

P.S.
meglio essere previdenti, ho rimesso in frigo una di quelle buone
 
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DRIVE

Massaio di Voghera
aggiornamento..perche' qualcosa non torna..dopo una fiducia cosi' marcata delle 16

1697 titoli che salgono con 108k di volumi

1190 titoli che scendono con 110k di volumi

continuano a shortare

1168 titoli su e 100k di volumi

1773 titoli giu' con 257k di volumi

continuano a siortare..aumentano
 

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