FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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...giusto per...

ma vi sembra "normale" tds nostrani a questi livelli con la situazione che c'e' (pagliacciate politiche a parte...)

comprano...con evidenti "garanzie " che per ora si paga...

volenti o nolenti temo sia questa la realtà...
 
se non ci sono troncamenti mi attendo un min dalle h16,00 a fine seduta per ch un 2g...

livello spartiacque al momento intorno ai 16420pts
...

in attesa di conferme o smentite
rotto il livello spartiacque e troncamento sul min delle h13,00 di mer24 salvo bulltrap...
:-)

min delle h13,00 a 16290pts da monitorare così come quello dell'sp500 delle h20,30 di mar23 a 1573pts...

i supporti sono il faro
 
eccomi

c'è qualcuno che dice che la storiella dei giapponesi che comprano tds è una leggenda metropolitana

Attesa per oggi l'elezione del Presidente del Consiglio, la scelta sembra cadere su Letta, Amato rievoca ricordi di patrimonaie. Il governo sembra non vedrà Monti all'economia segno indicativo del suo oramai scarso gradimento anche in ambito europeo; dovrebbe essere composto in buona parte dai "vecchi saggi" di Napolitano e comprendere forse una donna, la probabile riconfermata Cancellieri. Difficile condividere le ragioni dell'entusiasmo sui mercati, stamattina va ai minimi sotrici di rendimento l'asta sui CTZ anche se gli spread risalgono, segno che ancora una volta è la Bce ad intervenire sul mercato.
Non si tratta certo di un governo in grado di portare avanti delle serie riforme, stamane Mediaset sale alla notizia che Berlusconi, oramai praticamente fuori dalla bufera giudiziaria, sale al 41% di partecipazione, mentre entrano i fondi americani, Blackrock sta al due per cento.
Sino ad ora di segni di acquisti da parte dei Giapponesi non vi è neanche l'ombra. Per ora l'effetto più significativo della azione della Banca del Giappone è stato quello di esportare aspettative deflazionistiche altrove, facendo scendere il prezzo delle materie prime. A questo è dovuto principalmente il cambio di atteggiamento di una parte degli euro esponenti, ora meno inclini a misure di austerità. Se la Germania continuerà ad opporsi a maggiore sostegno alle economie reali, però,continueremo a vedere un euro artificialmente forte e un'economia reale che continua a peggiorare. Paradossalmente miglioramenti nell'economia reale sono solo possibili se crollano i mercati finanziari: anche oggi con il pessimo dato sulla fiducia delle imprese tedesche si è subito dopo assistito ad un intervento di mani forti sul mercato. Ad ogni cattiva notizia ancora più liquidità viene indirizzata sui mercati finanziari sottraendo ulteriori risorse all'economia reale. E le aspettative sono per ulteriori nuovi interventi: si parla anche di una nuova operazione LTRO da parte della BCE che a questo punto non ci rendiamo davvero conto di cosa ancora potrebbe accettare come collaterale dalle banche. Sull'ipotesi invece di far pagare le banche per tenere liquidità presso la BCE, l'unica via sensata per obbligarle ad imprestare, sembra che Wiedmann abbia fatto marcia indietro.
Non è davvero sensato pensare che non assiteremo nel giro di breve ad una pesante caduta dei mercati: molta più liquidità di così le banche centrali, al di là delle aspettative, non ne possono produrre, ne è testimonianza la massiccia vendita di oro delle scorse settimane e la decisione di reimpatrio delle riserve aurifere della Svizzera, che seguono di qualche mese quelle della Germania.
Il bund nonostante tutto questo entusiasmo sul debito periferico rimane ai massimi storici assoluti e a livelli di rendimento reale ampiamente negativi segno che la discesa negli spread non la fanno gli investitori privati.
Crediamo che oggi sarà significativo vedere come il mercato reagirà al totale cambiamento di immagine di Apple. Cook ha presentato l'azienda come una società matura in grado di generare cassa e rimunerare gli azionsti ma non ha dato alcuna indicazione sulla tempistica delle linee prodotto. Dalla percezione del mercato, ma soprattutto degli speculatori, che spesso hanno usato Apple per far salire o scendere il mercato a motivo della sua ingente capitalizzazione dipenderà probabilmente la direzione della borsa statunitense dei prossimi mesi.
Molte idee di investimento no ci vengono: andremmo corti sia di bund che di btp ma non sappiamo quanto ancora duri questa opera di sostegno da parte della BCE.
Venderemmo in blocco le banche italiane, compresa Banca Popolare di Milano dopo che sono emersi dubbi sulla sua possibile trasformazione in Spa. La richiesta della magistratura di Siena per il sequestro dei fondi a Nomura, che tanto ha fatto salire Monte Paschi è subordinata ad una rogatoria internazionale, processo che di solito dura anni.
Venderemmo massicciamente euro soprattutto contro yen, il potenziale qui è enorme se il mercato finalmente si accorge del bluff giapponese e la Bce apre a tassi di deposito negativi.
Compreremmo infine alcuni titoli azionari legati al ciclo delle materie prime alimentari di cui ai nostri portafogli modello.
Scommetteremmo in modo altrettanto aggressivo su una ripresa della volatilità sul mercato statunitense ma i continui interventi della Fed fanno sì che ci sbagliamo sul tema dalla scorsa estate.



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