vorrei tanto sapere perchè non passa come legge
la castrazione chimica per questi reati e su tutti gli abusi sessuali!! non ho parole
PUNTO 1 - Austria, uomo ammette 24 anni di abusi sulla figlia
(aggiunge confessione dell'uomo)
VIENNA, 28 aprile (Reuters) - L'austriaco 73enne accusato di aver abusato per decenni della
figlia ha ammesso di averla tenuta prigioniera per 24 anni in un seminterrato senza finestre e di
aver fatto con lei
sette bambini. Lo ha riferito oggi la polizia.
"Ha ammesso di aver tenuto la figlia prigioniera per 24 anni, di essere il padre dei suoi sette
figli e di averli tenuti nella cantina", ha spiegato telefonicamente a Reuters Franz Polzer, capo
dell'unità anticrimine austriaca.
La polizia ha comunicato ieri che la donna, identificata come la 42enne Elisabeth F, aveva
dichiarato che il padre Josef l'aveva segregata nella cantina della casa in cui vivevano nella città
di Amstetten nel 1984,
e che l'aveva drogata e bendata prima di imprigionarla.
Tre dei figli dopo le violenza sessuali sono stati tenuti prigionieri dalla nascita nella cantina
insieme alla madre e non hanno mai visto la luce del sole né hanno ricevuto alcuna istruzione,
secondo quanto riferito dalla polizia.
La storia è venuta alla luce quando una ragazza 19enne -- la più grande dei tre -- si è
ammalata gravemente ed è stata portata in ospedale.
I medici avevano chiesto di contattare la madre, che si credeva
fosse scomparsa, per saperne
di più della storia medica della ragazza.
Josef ha quindi fatto uscire dalla cantina Elisabeth e gli altri suoi due figli, dicendo alla moglie
che la loro figlia "scomparsa" aveva deciso di tornare a casa, secondo quel
che ha riferito la
polizia.
Elisabeth, dopo aver ricevuto l'assicurazione che non avrebbe avuto più alcun contatto col
padre, che l'avrebbe violentata da quando aveva 11 anni, ha accettato di rilasciare una
"completa dichiarazione" fornendo alla
polizia i dettagli della sua disavventura.
I titoli dei quotidiani hanno definito il caso il "crimine di un mostro" e il "peggior crimine di tutti i
tempi", domandandosi come le autorità e gli abitanti di Amstetten, 130 chilometri a ovest di
Vienna, abbiano potuto non accorgersi del "martirio nella casa degli orrori" che avveniva sotto i
loro piedi.
Il caso è ancora più scioccante perché riecheggia quello dell'austriaca Natascha Kampusch,
che trascorse otto anni imprigionata in una
cella senza finestre prima di riuscire a fuggire nel
2006.
La moglie di Josef, Rosemary, era ignara di quel che era accaduto alla figlia dal giorno della
sua scomparsa nel 1984 e riteneva che Elisabeth fosse scappata di casa volontariamente
quando
i genitori ricevettero una sua lettera che chiedeva loro di non cercarla.
Ma in tutto quel tempo Elizabeth era stata tenuta prigioniera in quel che viene descritta come
una sofisticata rete di camere con locali per dormire, cucinare, lavarsi.
Elisabeth ha dato alla luce sette figli, uno dei quali morì subito dopo la nascita, secondo quel
che ha riferito la polizia.
Tre dei figli più piccoli sono stati portati su da Josef, dopo che erano stati lasciati davanti alla
casa di famiglia.
Insieme al primo figlio c'era un biglietto scritto da Elisabeth in cui diceva che
non era in grado di accudire il neonato da sola.
Altri tre, fra i quali i più grandi, di 18 e 19 anni, e il più piccolo, di 5 anni, sono rimasti chiusi
nella cantina
con la madre dalla nascita.