Sp mib e titoli quando sarà il momento giusto (13 lettori)

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Franco52

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Re: sp mib aggiornamento

ariete22 ha scritto:
siamo ritornati sul campo di battaglia fra rialzisti e ribassisti
Ma no Luciana....io porrei la questione in altri termini: siamo in un TREND ribassista..e' risaputo da tutti...lo sa' anche la mia gatta...ma all'interno. del trend..e' in atto un piccolo minirally..che sarebbe da sciocchi non cogliere..non trovi..poi..se va' giu' di brutto..via..stop-loss ferrei sempre..e si segue il trend...e si adotta una strategia diversa..si shorta...
Io la vedo cosi
 

Franco52

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Piazza Affari piatta, future Us anticipano avvio positivo di Wall Street
(28 Aprile 2008 - 14:38)
MILANO (Finanza.com) - A meno di un'ora dall'avvio delle contrattazioni a Wall Street, i futures sugli indici statunitensi preannunciano un avvio moderatamente positivo (+0,32% per l'S&P 500 e +0,36% per il Nasdaq Composite). A Milano gli indici dopo un breve passaggio in rosso, si mantengono in timido rialzo con l'S&P/mib in rialzo dello 0,07% a 34.027 punti. Spiccano i ribassi di Luxottica (-3,42%), -1% circa per Lottomatica e Telecom Italia.
 

Franco52

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OTTOVOLANTE


Si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel della finanza



DI GIUSEPPE TURANI




Il nostro Operatore Anziano continua a starsene in vacanza nel Sud della Francia ma è diventato meno gufo di una volta a proposito dei mercati. "Alla fine della scorsa settimana lo Standard & Poor's era poco sopra quota 1380. La mia previsione è che ci sia spazio per crescere ancora fino a 1420, forse anche un po' più su. In sostanza, il mercato si porta dentro un ulteriore possibile rialzo (dopo i recuperi delle scorse settimane) del 34 per cento. E questo perché il fenomeno subprime sembra meno esplosivo di quanto si pensava all'inizio. Ma soprattutto perché le Banche centrali hanno l'aria di tenere sotto controllo (sia pure in ritardo) la finanza, a che quella di confine. Una volta esaurita questa prima fase di recupero (fino a quota 1420), i mercati si fermeranno e staranno a vedere che cosa succede. Insomma, tireranno il fiato".

E' un ferrarese di 34 anni il pierre più estroso delle notti spensierate di Milano Marittima, della riviera romagnola e di Formentera. Qui Alberto Vecchiattini, detto Willy, organizza i party più modaioli dell'isola a cui partecipa la crème internazionale più titolata tra cui il principe Felipe di Spagna con la moglie Letitia, Pedro Almodovar e i calciatori del Barcellona. In occasione dell'apertura giorni fa a Milano Marittima della Frasca, il ristorante di Gianfranco Bolognesi che ha definitivamente abbandonato Castrocaro Terme da qui sono passati tutti i più raffinati gourmet italiani e stranieri e politici di mezzo mondo compreso Bill Clinton con Hillary è riuscito a far convogliare più di 2.500 persone molto soddisfatte di apprezzare la cucina del territorio e i vini del'Emilia Romagna. Willy è anche il pierre dello stilista Luca Berti, ferrarese come lui, conosciuto per essere stato il designer cult dei jeans Diesel e Parasuco e con all'attivo la sua terza personale collezione delle braghe di tela blu sartoriali della linea Khe che ha ottenuto larghi consensi di pubblico e di critica in Russia, Cina e in Francia. La stampa specializzata parigina ha definito i jeans Khe indossati dal presidente Sarkozy e dalla moglie Carlà "i migliori sul mercato".

Nei salotti, sui set televisivi, negli studi fotografici blasonati, si sussurra che il bel nasino di Manuela Arcuri, il più bello di tutti, secondo gli esperti, sia stato modellato quando la showgirl era agli inizi della sua carriera. Chi è stato l'abile chirurgo? Sembra essere Federico Di Nepi, con studio a Roma e molto conosciuto in Svezia. Di Nepi si è infatti laureato in medicina e chirurgia e specializzato a Goterborg.

Hanno fatto "l'en plein" i ristoranti modaioli milanesi in occasione del salone internazionale del mobile e del design recentemente chiuso con risultati straordinari sotto tutti i punti di vista (nonostante un traffico impazzito ovunque). A sentire gli stranieri hanno mangiato e bevuto bene con un attento servizio e a prezzi giusti. Sono sempre gli stessi i locali che vanno per la maggiore: Carlo Cracco, Girarrosto, Peppino, Risacca 6, Exedra, Paper Moon, Giacomo. I clienti abituali hanno dovuto faticare non poco per trovare un tavolo, ma questo accade ogni volta che in città c'è una grande manifestazione.
 

Franco52

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Con Silvio riparte il ballo del mattone LA TENDENZA/ IL SETTORE DALLA FINE DELLO SCORSO ANNO È ENTRATO IN CRISI, SOPRATTUTTO A CAUSA DELLA FINE DEL LUNGO CICLO IMMOBILIARE. GLI OPERATORI CHIEDONO CHE IL PREMIER AVOCHI A SÉ LE DECISIONI




ADRIANO BONAFEDE




San Silvio, ora pensaci tu. Il mondo delle costruzioni è galvanizzato dall’arrivo del nuovo governo Berlusconi. Nell’immaginario collettivo di palazzinari, general contractor e medie imprese del settore, l’esecutivo che sta per materializzarsi porterà una nuova età dell’oro per chi vive costruendo case, ponti, autostrade, metropolitane. Un’epoca di minori lacci e lacciuoli, di sveltimento burocratico (per non dire di vero e proprio ‘salto’ dell’apparato amministrativo come fu la Legge Obbiettivo), e di maggiori risorse pubbliche a disposizione sta, nei sogni degli operatori, per divenire realtà. A patto che Berlusconi mantenga gli impegni presi in campagna elettorale (e quello annunciato sulla ripresa del Ponte dello Stretto ha già procurato un bel volo alle azioni di Impregilo, guidata dalla cordata LigrestiGavioBenetton). E, per incoraggiarlo a mantenere le promesse, i costruttori chiedono che sia proprio il nuovo presidente del Consiglio ad avocare a sé le decisioni più importanti.
A ben guardare, tuttavia, la fiducia nel nuovo/vecchio premier non sembra poi così ben riposta, secondo una semplice analisi dei dati di fatto. Almeno per quanto riguarda le opere pubbliche, uno dei comparti chiave delle costruzioni. Nel 2005, infatti, il governo guidato dal Cavaliere chiuse improvvisamente i rubinetti della spesa, preoccupato per la crescita del deficit e la risalita del debito pubblico. «Gli investimenti in opere pubbliche spiega Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del Cresme, uno dei più accreditati istituti di ricerca del settore ebbero quell’anno una flessione di circa il 5 per cento, nel 2006 scendono ancora dell’1,2 per cento e si riprendono soltanto nel 2007, con Prodi, con un più 1,2». Complessivamente, secondo i calcoli dell’Ancpl (Lega delle Cooperative), le risorse per nuovi investimenti erano calate notevolmente tra il 2004 e il 2006.
Ma il passato è già bell’e dimenticato, il cuore dei costruttori è generoso, soprattutto con chi a torto o a ragione viene ritenuto più in sintonia con la propria visione del mondo. E un Berlusconi più forte di prima significa, nella mente degli operatori, una ripresa del settore.
Una ripresa che è insieme un auspicio e una speranza. Perché proprio sul 2008 si addensano molte nubi. Gli investimenti, in tutti e quattro i comparti delle costruzioni (residenziale, non residenziale pubblico e non residenziale privato, opere pubbliche) sembrano stagnanti, se non in leggero calo. Il Cresme ha stimato un meno 0,4 per cento sia per il 2007 che per il 2008. Il fatto è che nell’anno appena trascorso è venuto meno l’apporto del segmento residenziale, che per molto tempo aveva coperto le magagne degli altri, meno brillanti, comparti. «La fine del più lungo boom immobiliare è ormai alle nostre spalle», dice Bellicini. «Le compravendite sono scese lo scorso anno del 4,6 per cento, e nelle grandi metropoli si è arrivati a un meno 78 per cento». L’inevitabile fine del ciclo, innescato e acuito dallo scoppio della crisi dei subprime, pesa come un macigno sul futuro delle costruzioni. E non soltanto di quelle italiane, che valgono intorno al 78 per cento del Pil (ma all’Anci, l’associazione dei costruttori, preferiscono indicare il 14 per cento comprendendo tutto l’indotto). Basti pensare che in Spagna, ad esempio, la quota sul Pil delle costruzioni è stimata sul 20 per cento. Sempre in Spagna si costruiscono circa 770 mila abitazioni all’anno, contro le 340 mila italiane.
Dato questo forte rallentamento delle vendite, i nuovi cantieri residenziali vano avanti con il contagocce. Ma l’effetto negativo è ancora tutto da vedere. Perché nel settore delle costruzioni è come se tutto fosse sfasato di uno o più anni, a seconda del comparto. In questo caso, i vecchi cantieri residenziali vanno avanti, ma se ne aprono meno di nuovi. Le case continueranno a essere vendute, sebbene ci sia un calo, ma in un lasso di tempo più lungo e se la crisi continuasse i riflessi sulla produzione, sull’occupazione e sull’intera economia potrebbero essere ben più pesanti.
Per questo ora il mondo delle costruzioni si attende un rilancio da parte del governo Berlusconi. Nei due settorichiave: le opere pubbliche e l’edilizia residenziale. «La necessità di opere pubbliche dice Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance è chiara dato il grandissimo ritardo infrastrutturale accumulato rispetto all’Europa: noi spendiamo circa 1 punto percentuale di Pil all’anno in questo segmento, contro il 2 della media europea. È facile farsi i conti di quanto abbiamo perso soltanto negli ultimi dieci anni».
L’altro grande intervento atteso dai costruttori è quello sull’edilizia residenziale. È chiaro che leggi e interventi non possono bloccare la fine di un ciclo immobiliare. «Però dice sempre Buzzetti è sperabile che Berlusconi voglia davvero puntare sull’edilizia economica e popolare, come ha detto di voler fare in campagna elettorale. Gli interventi nell’housing sociale sono stati interrotti da molti anni, a parte i 560 milioni messi a disposizione quest’anno dal governo Prodi con un intervento a favore dei più deboli. Ma non bastano».
L’intervento del nuovo governo a favore delle costruzioni che costituirebbe un indiretto aiuto alla crescita del Pil, minacciata dai timori di recessione europea e internazionale ha però bisogno di fondi. Sarà in grado Berlusconi che presumibilmente sarà tirato per la giacchetta per rispettare i non pochi impegni presi su vari fronti, dall’aiuto alle famiglie all’Alitalia, dall’Ici al bollo per l’auto di trovarli e finalizzarli? «Niente paura dice Romano Galossi, membro del consiglio d’amministrazione dell’Ancpl, l’Associazione dei costruttori della Lega Coop le risorse ci sono». Le ha trovate il governo Prodi lasciandole a Berlusconi su un piatto d’argento: «Nella Finanziaria per il 2007 gli stanziamenti a favore delle opere pubbliche erano aumentati del 23 per cento, con l’ultima Finanziaria c’è un altro 19,5 per cento in più. Il problema vero è come accelerare l’iter procedurale. Per questo sarebbe meglio che, almeno per i lavori più importanti, fosse Berlusconi stesso ad avocare a sé le decisioni». «È prioritario semplificare e accelerare le procedure», gli fa eco Buzzetti. «Inoltre, occorre che la programmazione degli investimenti sia ordinaria e continua, non si può assistere ogni anno a un balletto di cifre. Il settore ha bisogno di certezze».
 

Franco52

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14:54 - Wall Street: future verso avvio positivo nella settimana della Fed



Rally di Ford (+9%) e Wrigley (+25%) nel premercato

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 28 apr - Indici Usa
verso un avvio di settimana positivo, in un'ottava che sara'
caratterizzata dall'attesa per la decisione della Fed sui
tassi, in calendario mercoledi'. I future sul Dow Jones
segnano +0,2%, quelli sul Nasdaq +0,34% e quelli sull'S&P500
+0,3%. Tra i titoli, nel premercato Ford balza del 9,3%
sull'annuncio che la Tracinda di Kirk Kerkorian vuole salire
al 5,6% del capitale. Scatta Wrigley (+25%) dopo l'annuncio
dell'acquisto da parte di Mars.
Ppa-

(RADIOCOR) 28-04-08 14:54:03 (0256) 5 NNNN
 

tontolina

Forumer storico
Re: future nas a +0,27

ariete22 ha scritto:
insomma, siamo sempre quì
# argomento: Storia e Società
# Il motivo per cui si era accumulato tanto debito alla fine dell'impero romano nessuno lo sa di preciso perchè i fatti economici non sono una scienza, ma gli storici notano tutti una simultanea decadenza dei costumi e della morale all'epoca.

Il motivo per cui si è accumulato tanto debito (statale, delle famiglie, aziendale) ora in occidente per cui ora ci si stupisce di questi guai di tutte queste banche ecc... non è facile da stabilire di preciso, ma si nota che avviene simultaneamente ad una netta "decadenza dei costumi", nel senso che rispetto ad una o due generazioni fa c'è tanta gente non ha voglia di studiare e lavorare, ruba, imbroglia, truffa e da persino via il sedere ed altro pur di non fare fatica

Non è un discorso marginale di costume "moralistico", è l'altra faccia culturale e sociale della decadenza economica, contrariamente a quello che dicono non è solo colpa del governatore della banca centrale, dei finanzieri di New York o dei politici

(il bidello deve essere ora un mestiere ambito)

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110 sesso e lode

Esami pagati in natura o con mazzette. Studentesse pronte a tutto. E un dossier segreto rivela come una cupola con docenti e politici si spartiva cattedre e concorsi nell’ateneo di Bari Èun «mosaico, una tessera che va ad incastrarsi con l'altra, perché là non esiste una persona indipendente... tutti quanti fanno parte di un ingranaggio perverso, tutti! Voglio essere molto buono, il 30 per cento delle persone che si sono laureate nell'ultimo decennio non sarebbero più laureate». Ecco che cos'è stata per anni l'Università di Bari, e in particolare la facoltà di Economia, secondo Massimo Del Vecchio, 46 anni, professore o, meglio, "cultore della materia" a Matematica.

Per la Procura di Bari Del Vecchio è la tesserina magica nel sistema della compravendita degli esami universitari. Una rete organizzata a cellule: gli studenti avvicinano i bidelli, i bidelli avvicinano chi di dovere e l'esame si supera. C'è un tariffario, si arriva fino a 2 mila euro. Ci sono i filmati che dimostrano i passaggi di denaro da una mano all'altra, due mazzette prese in flagrante. Ci sono anche le intercettazioni che raccontano favori sessuali. Centinaia di pagine che hanno spinto il sostituto procuratore Francesca Pirrelli a chiedere e ottenere l'arresto di sei persone: due dipendenti dell'università, due bidelli e due professori, uno dei quali è appunto Del Vecchio. Altri quattro docenti rischiano l'interdizione, compresa la presidente del corso di laurea. El'inchiesta potrebbe presto allargarsi ancora. Da qualche giorno, sotto gli occhi del comandante provinciale dei carabinieri, Gianfranco Cavallo, c'è un particolare in più.

La tessera che chiuderebbe il mosaico: al momento dell'arresto a casa di Del Vecchio sono state trovate una dozzina di pagine, scritte in corsivo, fitte di nomi e cognomi, episodi, riferimenti, intrecci, nuove rivelazioni. Un memoriale - che ora viene valutato dagli uomini del tenente Michele Cataneo - che svelerebbe tutti i segreti della facoltà e dell'università, dove una cupola gestirebbe le elezioni del preside, del rettore e i concorsi universitari. Ci sono nomi di alcuni tra i più noti professori della città e quello di un parlamentare del Pdl. Appunti che non sorprendono, perché confermano il quadro delle registrazioni telefoniche. Nelle quali Del Vecchio spiegava: «Qui ci sono tre-quattro famiglie importanti: non è che loro determinano soltanto il nuovo preside, ma determinano chi si deve mettere alle cattedre. Perché al preside dicono: "Noi abbiamo la possibilità di farti preside, però dopo che ti abbiamo fatto preside tu...". Alla prossima tornata sono ancora più forte di prima e dirò a un altro preside: "Vedi che se non vengo io, tu non vieni nominato". Allora tu verrai da me e mi dirai: "Cosa vuoi da me?". Due parenti falli entrare... Così il mio potere aumenterà sempre». Al professore i carabinieri hanno sequestrato «copioso materiale cartaceo» con numeri di telefono «abbinati a giovani donne», nonché «voluminoso dossier fotografico dall'esplicito contenuto erotico, ritraente giovani donne, molte delle quali verosimilmente studentesse ». Il docente era proprio al telefono con una studentessa, il 12 aprile 2006.


Del Vecchio: «Tu, ti devi aprire, ti devi aprire proprio... perché se ti apri a metà poi... ti metti in una situazione di tranquillità locale, perché se vedo che tu anziché aprirti ti copri, mi copro anche io... Se non ti sbottoni... io non ti posso fare niente».

Studentessa: «Professore, se lei mi dice ho la soluzione al tuo problema, io domani stesso sto qua... Io, professore, le sto dimi viene in mente».

Del Vecchio: «Io non intendevo sbottonati in senso figurato, io intendo in un altro senso...».

Studentessa: «Io, professore domani le porto i soldi». Del Vecchio: «Non intendevo nemmeno in senso economico... Va bè andiamo avanti».
Secondo Del Vecchio però il baratto sessuale non è un'abitudine isolata alla facoltà di Economia e Commercio. Lo fanno i professori ma anche i bidelli. Parla per cognizione di causa perché in tanti si rivolgevano poi a lui per fare superare l'esame di matematica. Così racconta a un amico.

Del Vecchio: «Nicola (ndr, un bidello) si è fatto le studentesse greche in facoltà nell'Aula magna».

Amico: «Davvero?».

Del Vecchio: «Sì, nell'aula magna dove si riuniscono per decidere... là non ci sono nemmeno le finestre, capito?... Una ragazza di Bitonto era stata con Nicola che voleva alcuni giochetti... orali. Questa si è rifiutata e ha detto, giochiamo in questo modo... Io l'ho saputo perché questa doveva fare matematica, Nicola su matematica non poteva fare niente».

Amico: «Era cosa vostra».
Anche l'11 gennaio 2006 Del Vecchio parla con una studentessa. E allude - scrivono i carabinieri - a «rapporti sessuali intrattenuti tra studentesse, docenti e addetti alle aule allo scopo di superare gli esami».

Del Vecchio: «Tu, non ti devi spaventare, perché certe cose esistono a Bari... Io te lo dico sapendo che sei una persona che rimane qua...». E indica i nomi di alcuni docenti, non indagati. Poi prosegue: «Lui se li porta in quell'albergo; proprio ti posso dire anche il numero della stanza dove va, perché là è amico del proprietario... Una volta fu sgamato dalla moglie, si separarono pure... Poi si fanno anche i bidelli le ragazze. I bidelli non belli, quelli proprio che una dice: "Madonna, neanche se stessi in punto di morte..."».
Il 21 gennaio, invece, sempre Del Vecchio «illustra alla candidata le modalità di superamento dell'esame di inglese mediante il versamento di una mazzetta di 1.500 euro ». Ma come al solito il discorso cade anche sul sesso:

Del Vecchio: «Se puoi essere interessata dopo all'inglese, l'altro te lo posso far fare con molto poco... Per tutte e due le lingue... 1.500 euro». Poi ride. E spiega come funziona nelle altre facoltà.

Del Vecchio: «A Giurisprudenza non solo si comprano, ma bisogna vedere anche con quale metodo si comprano: se in euro o in natura. Io là conosco ragazze che si vendono proprio. Oh Dio, stanno anche a Economia... Hanno una storia con il professore che fa diritto ed è una storia che si chiude dopo la verbalizzazione sul libretto, poi hanno una storia con quell'altro... Ti dico che sono molto belle queste si vogliono solo... divertire. Cose che succedono anche da noi ma a Giurisprudenza, succede ancora di più perché il numero di cultori della materia è maggiore...».

L'ateneo di BariLa ragazza non sembra stupirsi. Laconica infatti commenta: «Sì, è logico». Accanto alla compravendita degli esami c'è quella delle tesi. C'è il caso per esempio di «una tesi procurata da Vincenzo Milillo (il bidello al centro dell'inchiesta, ndr) e approntata dal docente Giorgio Cusatelli», in cambio di un assegno da 2.500 euro. «Il professore - si rassicurano al telefono gli indagati - ha detto che se la vedeva tutta lui... Nicola si deve mettere d'accordo con il professore... Si segnasse tutto quello che gli dice, è il professore che sta dirigendo tutto... La tesi si fa allo scanner, non c'è bisogno di scriverla due volte. Viene nel computer, già. Si va sopra e si cambiano solo le frasi dove ha cambiato quello... e se no dobbiamo scrivere tutto di nuovo. E che siamo, fessi?». No, fessi no. Ma almeno riconoscenti: «Avevo appuntamento con il professor Cusatelli gli ho portato il vino, dieci litri di vino proprio buono».

Nell'inchiesta emerge poi una fitta rete di raccomandazioni su alcuni esami, al centro della quale si troverebbe il professore ordinario di Diritto del Lavoro, Antonio De Feo. Presidente del Circolo tennis, De Feo è un uomo di fiducia del parlamentare della Cdl ed ex governatore pugliese, Raffaele Fitto: il docente anni fa è stato arrestato con l'accusa di aver favorito un amico e parente dell'onorevole nella vendita di una società di cui era curatore fallimentare.

Fitto viene più volte nominato da De Feo anche in questa inchiesta. Il professore si premura per esempio con la sua segretaria di preparare «una cartellina dei raccomandati... perché poi farò una lettera se appoggiano Fitto». Il 15 febbraio del 2005 lo chiama invece il capo di gabinetto dell'allora governatore pugliese, Mario De Donatis che gli aveva chiesto una raccomandazione per una studentessa.

De Donatis: «L'ha fatta?».

De Feo: «Già fatta... già fatta...».

De Donatis: «Quanto?».

De Feo: «Io mi scrivo tutti ricordati...».

De Donatis: «Dammi un giorno del mese... ».

De Feo: «Un giorno del mese vuoi tu... (ride)... Aspetta, aspetta un attimo, sto facendomi dare il verbale.... Giorno trenta!».
(23 aprile 2008)
 
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