Sp mib e titoli quando sarà il momento giusto (15 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Gianca60

Forumer storico
WSI) – Macché recessione. I risparmiatori non devono farsi incantare dalla propaganda dei candidati alla Casa Bianca e devono invece cogliere le opportunità della Borsa americana che, ad eccezione del settore finanziario, è oggi molto attraente per il livello scontato delle quotazioni e le buone prospettive di crescita dei profitti. Vede rosa Donald Luskin, fondatore e chief investment officer di Trend Macrolytics, una società di c
onsulenza economica per investitori istituzionali. Dal suo ufficio nella Silicon Valley

Non siamo in recessione?

«Per parlare di vera recessione, la situazione dovrebbe peggiorare notevolmente. Grandi aziende come Intel, Ibm, Google, Caterpillar, non solo hanno annunciato ottimi profitti per il primo trimestre 2008, ma i loro Ceo hanno anche previsto la continuazione della tendenza positiva per il resto dell'anno, senza paura di un rallentamento».

Non crede che la crisi del settore finanziario abbia un impatto negativo su tutta l'economia? Si parla molto della chiusura dei crediti bancari a tutti i business.

«Se ne parla, ma non sta avvenendo in realtà. Basta guardare le statistiche pubblicate dalla Federal Reserve: non c'è carenza di prestiti, non si vede il credit crunch . Certo, se sei un debitore subprime , cioè poco affidabile e ad alto rischio di non rimborsare il capitale ricevuto, non trovi più credito e probabilmente non avresti dovuto averlo neppure prima».

il rifinanziamento delle case, che negli ultimi anni ha alimentato i consumi degli americani?

«Anche quello continua ad andare bene, anzi, è un settore in forte crescita, a un tasso del 16% annuo, sempre secondo gli ultimi dati della Fed. Insomma, il fatto che le banche e le finanziarie abbiano erogato alcuni stupidi prestiti nel passato non significa che tutta l'economia sia in crisi».

Lei crede che la recessione sia solo un fenomeno psicologico?

«È una questione politica. A novembre si vota per il nuovo presidente Usa e buona parte del Parlamento. E tutti i candidati lanciano allarmi sullo stato dell'economia, perché vogliono rendere gli elettori ansiosi e preoccupati, per poi presentarsi come i salvatori».

I cicli economici però esistono ancora. A quale punto del ciclo siamo secondo lei? «Di certo non in recessione. Negli ultimi tre mesi si è registrato un calo dei posti di lavoro al ritmo di circa 80 mila al mese. Se ci fosse la recessione, dovrebbero sparirne 260 mila al mese».

Torniamo al settore finanziario: molti temono che arriveranno altre cattive sorprese. È una paura del tutto infondata?

«La maggioranza della gente sconta già tutte le possibili cattive notizie. È vero che le banche hanno grossi problemi. Ma è come essere a una festa con dieci persone, di cui solo una puzza terribilmente perché non si è fatta il bagno per tre settimane: se la stanza è piccola, tutta l'aria è ammorbata e sembra che tutti puzzino. Le banche puzzano e fanno credere che anche gli altri settori siano malmessi. Non è così».

Quando si aspetta che Wall Street se ne accorga?

«Ha già cominciato ad accorgersene. Nell'ultimo mese l'indice Dow Jones è salito del 7%, un grosso balzo che però nessuno ha enfatizzato, perché si tende a notare e a preoccuparsi solo per i ribassi. Gli investitori hanno iniziato a rendersi conto che le quotazioni di molte azioni sono scontate rispetto al loro valore fondamentale».

È il momento di scommettere su tutta la Borsa americana?

«A me piacciono tutti i settori, meno il finanziario».

Lei vive e lavora nella Silicon Valley, culla dell'high-tech: qual è l'umore? Non sono diminuiti i capitali disponibili per finanziare le start up?

«Se chiedi alla gente come va il resto del mondo, la risposta è pessimista. Ma qui gli affari vanno sempre bene. Ci sono così tante nuove idee: tutte quelle buone trovano finanziatori. La differenza con cinque anni fa è che allora ottenevano soldi anche le cattive idee. A dimostrazione delle occasioni offerte del mercato, c'è la notizia che Sequoia, la società di venture capital più "intelligente" della Silicon Valley, quella che ha sostenuto i primi passi di Apple e Google fra gli altri, sta pensando di lanciare un nuovo fondo che investe direttamente in Borsa. E se lo fanno loro…».

Sempre i soliti ottimisti :ciao:
 

ariete22

Forumer storico
gio ha scritto:
Ciao
Mi permetto di postare anche qui cio' che penso del nostro indice:
lo vedo male e i tre frame che uso mi dicono ribasso quasi cert.....
E ovviamente solo una mia opinione...
Cosa ne pensate??
E lo stesso mi esce sugli indici americani...boh.....
http://www.investireoggi.it/forum/nasdaq-e-dow-vt32870-10.html

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giò tu non devi chiedere il permesso a nessuno, il tuo contributo non solo mè graditissimo come quello di tutti, poichè questo è campo aperto al confronto su studi e più ce ne sono e meglio è, ma quanto sei una persona oltremodo squisita. Quindi hai carta bianca su tutto. E NON CHIEDERE PIUù PERMESSIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
smacckkkk
 

gio

Forumer attivo
ariete22 ha scritto:
giò tu non devi chiedere il permesso a nessuno, il tuo contributo non solo mè graditissimo come quello di tutti, poichè questo è campo aperto al confronto su studi e più ce ne sono e meglio è, ma quanto sei una persona oltremodo squisita. Quindi hai carta bianca su tutto. E NON CHIEDERE PIUù PERMESSIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
smacckkkk
Grazie
Non alludevo a quello...
Grazie di nuovo e buona giornata........
La mia ipotesi comunque porterebbe gli indici nella parte bassa del canale ascendente che si e' formato.....
 

ariete22

Forumer storico
aleale ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!
ohhhhhhhh, ciao aleale e benvenuto fra noi, graditissimo ilt uo grafico, non sapevo dell'invito di franco, ma ha fatto più che bene!!
Ciao e buona giornata a te. condivido in pieno la fase di accumulo di questo titolo in quella fascia di prezzo da te citata
 

ariete22

Forumer storico
Gianca60 ha scritto:
WSI) – Macché recessione. I risparmiatori non devono farsi incantare dalla propaganda dei candidati alla Casa Bianca e devono invece cogliere le opportunità della Borsa americana che, ad eccezione del settore finanziario, è oggi molto attraente per il livello scontato delle quotazioni e le buone prospettive di crescita dei profitti. Vede rosa Donald Luskin, fondatore e chief investment officer di Trend Macrolytics, una società di c
onsulenza economica per investitori istituzionali. Dal suo ufficio nella Silicon Valley

Non siamo in recessione?

«Per parlare di vera recessione, la situazione dovrebbe peggiorare notevolmente. Grandi aziende come Intel, Ibm, Google, Caterpillar, non solo hanno annunciato ottimi profitti per il primo trimestre 2008, ma i loro Ceo hanno anche previsto la continuazione della tendenza positiva per il resto dell'anno, senza paura di un rallentamento».

Non crede che la crisi del settore finanziario abbia un impatto negativo su tutta l'economia? Si parla molto della chiusura dei crediti bancari a tutti i business.

«Se ne parla, ma non sta avvenendo in realtà. Basta guardare le statistiche pubblicate dalla Federal Reserve: non c'è carenza di prestiti, non si vede il credit crunch . Certo, se sei un debitore subprime , cioè poco affidabile e ad alto rischio di non rimborsare il capitale ricevuto, non trovi più credito e probabilmente non avresti dovuto averlo neppure prima».

il rifinanziamento delle case, che negli ultimi anni ha alimentato i consumi degli americani?

«Anche quello continua ad andare bene, anzi, è un settore in forte crescita, a un tasso del 16% annuo, sempre secondo gli ultimi dati della Fed. Insomma, il fatto che le banche e le finanziarie abbiano erogato alcuni stupidi prestiti nel passato non significa che tutta l'economia sia in crisi».

Lei crede che la recessione sia solo un fenomeno psicologico?

«È una questione politica. A novembre si vota per il nuovo presidente Usa e buona parte del Parlamento. E tutti i candidati lanciano allarmi sullo stato dell'economia, perché vogliono rendere gli elettori ansiosi e preoccupati, per poi presentarsi come i salvatori».

I cicli economici però esistono ancora. A quale punto del ciclo siamo secondo lei? «Di certo non in recessione. Negli ultimi tre mesi si è registrato un calo dei posti di lavoro al ritmo di circa 80 mila al mese. Se ci fosse la recessione, dovrebbero sparirne 260 mila al mese».

Torniamo al settore finanziario: molti temono che arriveranno altre cattive sorprese. È una paura del tutto infondata?

«La maggioranza della gente sconta già tutte le possibili cattive notizie. È vero che le banche hanno grossi problemi. Ma è come essere a una festa con dieci persone, di cui solo una puzza terribilmente perché non si è fatta il bagno per tre settimane: se la stanza è piccola, tutta l'aria è ammorbata e sembra che tutti puzzino. Le banche puzzano e fanno credere che anche gli altri settori siano malmessi. Non è così».

Quando si aspetta che Wall Street se ne accorga?

«Ha già cominciato ad accorgersene. Nell'ultimo mese l'indice Dow Jones è salito del 7%, un grosso balzo che però nessuno ha enfatizzato, perché si tende a notare e a preoccuparsi solo per i ribassi. Gli investitori hanno iniziato a rendersi conto che le quotazioni di molte azioni sono scontate rispetto al loro valore fondamentale».

È il momento di scommettere su tutta la Borsa americana?

«A me piacciono tutti i settori, meno il finanziario».

Lei vive e lavora nella Silicon Valley, culla dell'high-tech: qual è l'umore? Non sono diminuiti i capitali disponibili per finanziare le start up?

«Se chiedi alla gente come va il resto del mondo, la risposta è pessimista. Ma qui gli affari vanno sempre bene. Ci sono così tante nuove idee: tutte quelle buone trovano finanziatori. La differenza con cinque anni fa è che allora ottenevano soldi anche le cattive idee. A dimostrazione delle occasioni offerte del mercato, c'è la notizia che Sequoia, la società di venture capital più "intelligente" della Silicon Valley, quella che ha sostenuto i primi passi di Apple e Google fra gli altri, sta pensando di lanciare un nuovo fondo che investe direttamente in Borsa. E se lo fanno loro…».

Sempre i soliti ottimisti :ciao:


beato lui che vede in tecnicolor!!
 

ariete22

Forumer storico
gio ha scritto:
Grazie
Non alludevo a quello...
Grazie di nuovo e buona giornata........
La mia ipotesi comunque porterebbe gli indici nella parte bassa del canale ascendente che si e' formato.....
l'ho letta, e la condivido giò ma oggi entra in circolo moneta della bce, cona sta a 7 gg, e dovremmo vedere come viene condotta la giornata visto che abbiamo da fare anche recupero su base oraria. Allora o si fa recuopero in laterale, o si sale con probabilità di un doppio max. E' cmq sempre una salita indotta e doppata come tutta la salita di 4000 punti fatta finoa d ora
 

ariete22

Forumer storico
Futures bound

Futures Bund in lieve rialzo, mercati attendono taglio Fed

LONDRA, 29 aprile (Reuters) - Apertura poco variata per il
futures sui titoli di Stato della zona euro, con gli investitori
poco propensi a prendere posizione prima dell'annuncio della Fed
al termine della riunione di politica monetaria.
I
mercati si attendono un allentamento di 25 punti base al
2%, mentre per il futuro prende corpo l'ipotesi di una pausa
alla serie di tagli dal 5,25% di metà settembre.
La parte della curva a scadenza più ravvicinata ha
sottoperformato dopo che
alcuni esponenti della Bce hanno
mantenuto un atteggiamento aggressivo sui tassi nonostante
l'inflazione tedesca abbiamo mostrato un alleggerirsi delle
pressioni inflative in marzo.
Con le borse che non dovrebbero mostrare particolari
variazioni
dopo i massimi di due mesi raggiunti ieri, il mercato
osserverà il dato sulla fiducia dei consumatori alle 16 italiane
per trarre indicazioni. L'attesa degli economisti è di un calo a
62,0 da 64,5 di marzo.
 

ariete22

Forumer storico
deutusche banck

Deutsche Bank, rosso di 254 mln in trim1 per crisi mercati

FRANCOFORTE, 29 aprile (Reuters) - Deutsche Bank <DBKGn>
registra la prima perdita trimestrale in cinque anni per effetto
della crisi finanziaria globale.
Annunciando nuove svalutazioni per 2,7 miliardi di euro, il
principale gruppo
bancario tedesco ha realizzato un rosso
pretasse di 254 milioni di euro nei primi tre mesi del 2008 a
fronte di un utile di oltre 3 miliardi dell'anno precedente.
Il risultato sarebbe stato ancora più pesante se la banca
non avesse monetizzato
investimenti in società come Daimler
<DAIGn> per 854 milioni di euro.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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