Wall Street chiude contrastata. Apple brilla al Nasdaq. In deciso calo HP
Wall Street riesce ad evitare il peggio nel finale, recuperando posizioni dai minimi segnati nell’intraday, trainata in particolare dal listino tecnologico che ha guidato la risalita odierna, arrivando a concludere gli scambi in territorio moderamente positivo. Sin dalle prime battute i listini hanno imboccato la via dei guadagni, penalizzati dall’aggiornamento sull’inflazione di gennaio, che ha segnalato un incremento maggiore delle previsioni, specie per il dato “core” depurato cioè dalle componenti più volatili quali alimentari ed energia.
Questo ha alimentato non poche preoccupazioni in merito alla futura politica monetaria che potrà essere adottata dalla Fed. Non a caso, dalla lettura dei verbali dell’ultima riunione del FOMC è emersa la dominante preoccupazione dell’inflazione, che ha impedito alla Banca Centrale americana di abbandonare l’orientamento rialzista in materia di tassi di interesse, lasciando intendere un intervento immediato in caso di una mancata riduzione delle pressioni inflazionistiche.
Nessun aiuto è arrivato inoltre dal Superindice di gennaio, cresciuto meno delle previsioni degli analisti, contribuendo così ad alimentare la debolezza dei listini che sono riusciti comunque a risalire la china nel finale.
Mentre il Dow Jones e l’S&P500 hanno terminato le contrattazioni in ribasso rispettivamente dello 0,38% e dello 0,14%, è riuscito a fare meglio il Nasdaq Composite che ha chiuso sui massimi odierni a 2.518,42 punti, con un progresso dello 0,21%, dopo aver segnato un minimo a 2.500 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, paga pegno Hewlett-Packard (HWP) che lascia sul parterre il 4,71% a 41,1 $, all’indomani della trimestrale che ha superato le attese del mercato sul fronte degli utili e del fatturato, deludendo in riferimento all’outlook del trimestre in corso.
In flessione anche General Motors e Merck che scendono rispettivamente dell’1,61% e dell’1,43%, mentre guadagna posizioni Microsfot (MSFT) che chiude in rialzo dell’1,8% a 29,35 $, dopo aver accusato il colosso Alcatel-Lucent di aver violato quattro dei suoi brevetti.
Al New York Stock Exchange, perde quota Motorola (MOT) che lascia sul parterre l’1,41% a 18,9 $, sulla scia del dowgrade incassato oggi da Lehman Brothers, che ha rivisto la sua raccomandazione sul titolo da “overweight” a “neutral”.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i migliori si segnala Apple (AAPL) che porta a casa il 3,84% a 89,2 $. Il titolo ha beneficiato in particolare della revisione di Prudential che ha alzato le previsioni sull’utile per azione del gruppo, portandole a 3,4 dollari, convinta che le vendite di pc Mac e la robustezza dei margini possano compensare la debolezza dell’iPod.