Fiat sfonda la soglia dei 22 euro sulle parole di Marchionne. Per gli analisti la corsa è destinata a proseguire
Finale di settimana brillante per Fiat che dopo aver concluso la sessione della vigilia con un progresso di poco meno di un punto, si sta mettendo in evidenza quest’oggi, guadagnandosi il secondo posto tra le blue chips. Il titolo ha imboccato sin dalle prime battute la via dei guadagni, pur mantenendo una certa cautela e contenendo il rialzo nell’ordine di circa mezzo punto, complice anche l’incertezza dell’indice di riferimento. Nel primo pomeriggio però si è avuta un’improvvisa accelerazione, che ha portato le quotazioni a superare di slancio la soglia dei 22 euro, con un top di seduta a 22,2 euro. Al suono della campanella Fiat ha ripiegato leggermente, ma si è presenta con un progresso del 2,03%, a quota 22,13 euro, con volumi di scambio molto sostenuti che hanno visto passare di mano oltre 55 milioni di azioni.
Diversi i fattori che hanno contribuito a questa brillante performance, a partire innanzitutto dalla salita dell’indice S&P/Mib che tuttavia viene notevolmente amplificata da Fiat. La giornata è stata accompagnata da una serie di buone notizie, a partire dalle positive indicazioni arrivate dal Brasile, dove le immatricolazioni a settembre sono cresciute nell’ordine del 26%. Il Lingotto ha performato altrettanto bene, con un incremento del 24% che ha permesso al gruppo di mantenere una quota di mercato pari al 27%.
Un aiuto è arrivato anche dai numeri relativi alle vendite di veicoli commerciali che nel mese di settembre hanno visto il Lingotto mettere a segno la migliore performance dell’anno. Il gruppo ha fatto da traino all’intero settore, con oltre 10mila unità vendute, segnando una crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una quota di mercato che sale al 45,1%.
Come se non bastasse, a dare man forte agli acquirenti sono state alcune dichiarazioni rilasciate dall’Addel gruppo, nel giorno in cui ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Cassino. Nel corso della sua lecito magistrali, Sergio Marchionne ha fatto sapere che, sulla base dei profitti realizzati nel primo semestre, saliti a quota 1 miliardo, è stato spostato l’obiettivo di crescita per l’intero anno nella parte alta del range tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Il numero uno del gruppo ha inoltre aggiunto che nel secondo trimestre del 2007, Fiat ha raggiunti risultati mai realizzati in 109 di storia. Il management però non intende fermarsi e intende continuare a lavorare per segnare nuovi record nel 2010.
A partire da quest’anno del resto, il gruppo torinese è entrato in una seconda fase, quella della crescita, che si svilupperà nel corso del prossimo quadriennio. Il sentiero imboccato permetterà di arrivare al 2010 con un fatturato di circa 70 miliardi di euro, insieme ad un utile della gestione ordinaria nell’ordine di 5 miliardi, pari a 100 volte quello ottenuto nel 2004.
Si conferma intanto molto positivo il giudizio complessivo dei brokers, che continuano a guardare con grande favore al titolo, a partire da Mediobanca. Gli esperti ritengono infatti che Fiat potrebbe avere ora un maggiore appeal in termini di ristrutturazioni e integrazioni, concretizzando così un passaggio da storia di ristrutturazione a tema di M&A. La raccomandazione sul titolo resta “outperform” in vista anche di un probabile superamento dei target previsti per quest’anno, soprattutto con riferimento al target dell’indebitamento.
La stessa positività sul titolo viene espressa da Jp Morgan, che indica Fiat tra le sue prime scelte nell’ambito del settore auto europeo. Gli esperti suggeriscono di sovrappesare Il titolo in portafoglio, puntando l’accento sul fatto che i catalizzatori di breve termine si mantengono positivo. Nel contempo però mettono in guarda da qualche rischio sugli utili, in considerazione delle eventuali ripercussioni derivanti dal rallentamento del contesto macro sulla fiducia dei consumatori nel Vecchio Continente.
Un invito all’acquisto arriva anche da Banca Akros che per le azioni del Lingotto fissa un generoso prezzo obiettivo a 27 euro, con un potenziale upside di circa il 20% dai valori attuali. Gli esperti sono molto fiduciosi sui risultati che potranno essere conseguiti dalla nuova 500, un modello destinato ad essere con ogni probabilità un successo. La notizia relativa all’aumento della produzione, possibile a partire dal prossimo anno, viene inoltre salutata con favore, considerando tra l’altro il fatto che l’ultima nata in casa Fiat viene prodotta in Polonia, con buone possibilità di essere molto redditizia.
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interessante articolo ma troppo rose e fiori visto che marchionne ha detto di attendersi un 4trimestre non facile per il mercato IT
la punto ha perso quote, la bravo non mi sembra tutto sto successo, la croma no comment, si punta tutto sulla 500
inoltre nell'articolo non si fa riferimento alla quota di mercato in settembre risultata al di sotto delle aspettative
le cose vanno molto meglio all'estero (sud america) e la case new holland macchine per l'agricoltura
graficamente il titolo ha riacquistato molta forza intrinseca