Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE T-Bond-10y-Bund : la maledizione di f4f (vm18)

Premio speculativo ed andamento dei mercati

Dal punto di vista di breve hai perfettamente ragione.. questi swing sono estenuanti e spazza stop, elimina trader di breve e alla caccia degli investitori di lungo rialzisti.

Però se allarghiamo lo sguardo il realtà il prezzo dello spoore non ci indica certo la fine del trend ed il suo potenziale rialzista è intatto.

Dal mio punto di vista però la contrazione di liquidità derivante dai rialzi dei tassi e dal rallentamento della politica monetaria di svalutazione competitiva ha già manifestato molti dei suoi effetti su molti mercati vedi prima il calo di alcuni emergenti.. poi la debolezza di altri.. infine la discesa di buona parte del mondo commodity.
A questo scenario manca l'azionario nel suo complesso sebbene alcuni segnali di debolezza degli internals si siano già manifestati e il mercato abbia assunto una connotazione maggiormente difensiva non confermata dall'andamento dei prezzi.
Certamente la resistenza dell'azionario è data anche dai buoni risultati delle aziende ma per me anche da una buona dose di denaro speculativo che deve essere riassorbito almeno in parte.

Giusto per spiegarmi su questo argomento guardiamo l'andamento dell'ultimo periodo del petrolio.
Il calo attuale si giustifica con il calo delle tensioni internazionali ma in realtà è evidente che i rischi non si sono di certo ridotti.. pensiamo all'ultimo invito di Bin Laden ad attaccare i paesi Arabi oppure dei problemi in Nigeria ecc.
Poi si giustifica con l'aumento delle scorte che però non sono poi più alte rispetto alla propria media di quanto lo fossero ad inizio anno per esempio

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Poi si parla di un rallentamento economico senza recessione che porta a minori consumi ma in questo caso una discesa di questa velocità non sarebbe giustificato se non con un rallentamento più marcato del previsto che allora andrebbe ad impattare anche con gli utili aziendali.
Tenuto anche conto che la correlazione degli ultimi tempi tra numero di contratti dell'Open Interest e petrolio è stata diretta cioè all'aumentare dei contratti aumentava il prezzo si può concludere che il premio speculativo sul mondo commodity era più elevato del previsto ed è quindi probabile che in considerazioni delle forte correlazioni sviluppate in questi ultimi anni anche quello sull'azionario sia più significativo del previsto ed in caso di reverse di queste posizioni la discesa potrebbe essere più violenta del previsto. (non come l'oil naturalmente tenuto conto delle dimensioni dei due mercati)

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Quick§ilver ha scritto:
Una cosa mi viene da dire riguardo questa inversione di periodo che attendiamo, se non è oggi quando verrà, che comunque sia credo si possa affermare con buona sicurezza sarà proprio un top, per il semplice fatto che con tutti i movimenti che sta facendo, le trappole sia su che giu ecc non può essere un semplice max relativo in un trend definito
 
gipa69 ha scritto:
Intendi i prezzi o i rendimenti?

Intendo i rendimenti, "tassi" era un lapsus.

gipa69 ha scritto:
parlando in generale contano le aspettative future sui tassi e sull'inflazione, i flussi in acquisto, l'offerta della banca centrale e di titoli comparabili,

Da quel che capisco io, le aspettative sui tassi per il momento dovrebbero essere di stabilità, visto che cmq si viene da una serie lunga di rialzi. In queste condizioni i rendimenti offerti dovrebbero essere sostanzialmente in linea con le emissioni precedenti, perciò i prezzi sul mercato delle emissioni più vecchie non dovrebbero calare.

Viceversa se l'attesa per le future emissioni dovessero vedere rendimenti al rialzo, le emissioni vecchie dovrebbero svalutarsi.

Sbaglio? e se si dove.
 
Run the Park ha scritto:
Da quel che capisco io, le aspettative sui tassi per il momento dovrebbero essere di stabilità, visto che cmq si viene da una serie lunga di rialzi. In queste condizioni i rendimenti offerti dovrebbero essere sostanzialmente in linea con le emissioni precedenti, perciò i prezzi sul mercato delle emissioni più vecchie non dovrebbero calare.

Viceversa se l'attesa per le future emissioni dovessero vedere rendimenti al rialzo, le emissioni vecchie dovrebbero svalutarsi.

Sbaglio? e se si dove.

No è giusto.... tieni conto però che la parte a lungo della curva non è detto che segua perfettamente l'andamento delle scelte monetarie delle banche Centrali... dipende sempre dai fattori che ti ho elencato sopra.
 
gipa69 ha scritto:
tieni conto però che la parte a lungo della curva non è detto che segua perfettamente l'andamento delle scelte monetarie delle banche Centrali... dipende sempre dai fattori che ti ho elencato sopra.

Si ma non è che c'ho capito molto di quel che hai detto sopra. Magari con qualche approfondimento... :)

edit: ovviamente l'inflazione impatta sul rendimento reale dei bond, e quindi in una fase di inflazione crescente dobbiamo attenderci un calo del loro valore di mercato. Fin qui ok.
 
Re: Premio speculativo ed andamento dei mercati

giorno :)

gipa69 ha scritto:
Dal punto di vista di breve hai perfettamente ragione.. questi swing sono estenuanti e spazza stop, elimina trader di breve e alla caccia degli investitori di lungo rialzisti.

Però se allarghiamo lo sguardo il realtà il prezzo dello spoore non ci indica certo la fine del trend ed il suo potenziale rialzista è intatto.

Dal mio punto di vista però la contrazione di liquidità derivante dai rialzi dei tassi e dal rallentamento della politica monetaria di svalutazione competitiva ha già manifestato molti dei suoi effetti su molti mercati vedi prima il calo di alcuni emergenti.. poi la debolezza di altri.. infine la discesa di buona parte del mondo commodity.
A questo scenario manca l'azionario nel suo complesso sebbene alcuni segnali di debolezza degli internals si siano già manifestati e il mercato abbia assunto una connotazione maggiormente difensiva non confermata dall'andamento dei prezzi.
Certamente la resistenza dell'azionario è data anche dai buoni risultati delle aziende ma per me anche da una buona dose di denaro speculativo che deve essere riassorbito almeno in parte.

Giusto per spiegarmi su questo argomento guardiamo l'andamento dell'ultimo periodo del petrolio.
Il calo attuale si giustifica con il calo delle tensioni internazionali ma in realtà è evidente che i rischi non si sono di certo ridotti.. pensiamo all'ultimo invito di Bin Laden ad attaccare i paesi Arabi oppure dei problemi in Nigeria ecc.
Poi si giustifica con l'aumento delle scorte che però non sono poi più alte rispetto alla propria media di quanto lo fossero ad inizio anno per esempio

Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/1158784409oilwatch.gif

Poi si parla di un rallentamento economico senza recessione che porta a minori consumi ma in questo caso una discesa di questa velocità non sarebbe giustificato se non con un rallentamento più marcato del previsto che allora andrebbe ad impattare anche con gli utili aziendali.
Tenuto anche conto che la correlazione degli ultimi tempi tra numero di contratti dell'Open Interest e petrolio è stata diretta cioè all'aumentare dei contratti aumentava il prezzo si può concludere che il premio speculativo sul mondo commodity era più elevato del previsto ed è quindi probabile che in considerazioni delle forte correlazioni sviluppate in questi ultimi anni anche quello sull'azionario sia più significativo del previsto ed in caso di reverse di queste posizioni la discesa potrebbe essere più violenta del previsto. (non come l'oil naturalmente tenuto conto delle dimensioni dei due mercati)

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... a volte mi chiedo se noi due siamo fratelli gemelli !
:D :D ... per pensarla allo stesso modo. ;) :jack:


... poi quando si passa alle foto sulle segretarie ogni dubbio svanisce !! :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Re: Premio speculativo ed andamento dei mercati

ditropan ha scritto:
giorno :)



... a volte mi chiedo se noi due siamo fratelli gemelli !
:D :D ... per pensarla allo stesso modo. ;) :jack:


... poi quando si passa alle foto sulle segretarie ogni dubbio svanisce !! :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

:eek: :eek: :lol: :lol: :up: :up:

Ditro brother's :cin:
 
Run the Park ha scritto:
Si ma non è che c'ho capito molto di quel che hai detto sopra. Magari con qualche approfondimento... :)

edit: ovviamente l'inflazione impatta sul rendimento reale dei bond, e quindi in una fase di inflazione crescente dobbiamo attenderci un calo del loro valore di mercato. Fin qui ok.

Il discorso è parecchio complesso...

cercando di semplificare:

1) All'aumentare dell'offerta del sottostante (aumenta il deficit statale e servono maggiori risorse per esempio) senza aumento della domanda è probabile che il prezzo dei bond scenda perchè la percentuale di copertura si riduce o addirittura svanisce
2) L'aumentare della domanda per flussi interni o flussi internazionali dovrebbe invece far salire il prezzo. In questi anni si è parlato di una forte domanda da parte delle banche asiatiche che riciclavano i propri surplus di bilancio reinvestondo in bond per mantenere bassi i tassi dei paesi in cui maggiormente esportavano le proprie merci creando una specie di circolo virtuoso/vizioso a seconda di chi lo osservava
3) le correlazioni bond/azionario bond/commodity sono assai complesse ed identificano diverse fasi del ciclo economico comunque strutturalmente nel lungo periodo solitamente la correlazioni è prezzo dei bond al rialzo azioni in rialzo e viceversa e prezzo commodity in rialzo prezzo dei bond in ribasso e viceversa.
Devi però tenere conto che queste correlazioni hanno vissuto anche lunghi periodi di inversione come è accaduto nel periodo 1998/2002 tra azioni e obbligazioni quando il timore deflazionistico emerge con maggiore forza.
4) Infine esistono altre considerazioni macro quale il deficit/surplus verso estero di una nazione, le aspettative di crescita ecc. che possono avere impatto sui flussi in entrata ed in uscita sui mercati obbligazionari di un singolo paese sebbene meno significativo dei valori sopra elencati.
 

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