Un altro commento de -Il Compasso-
Il Baltic Dry Index indicato semplicemente come BDI, è un indice composito che esprime i costi di nolo marittimo per il trasporto di un paniere di merci secche dette “rifuse secche” quali grano, carbone, ferro, ecc. Questo sulle principali 24 rotte marittime.
Agli inizi di ottobre ha raggiunto e superato per la prima volta quota 11.000 punti, per poi crollare a meno di 1000 punti (oggi sta a 666), arrivando a perdere più dell' 94% rispetto ai massimi!
Chi segue questo indice sa che ha una correlazione strettissima con l’andamento dei prezzi degli alimentari e degli indici di produzione industriale, la sua correlazione è molto più “marcante" per l’Asia e l’America che per l’Europa .
La situazione attuale indica che i trasporti marini sono “calati a picco“ in una crisi di cui non si vede il fondo, altro che crisi finanziaria.
Il BDI è il mio indicatore preferito, esso rappresenta una sintesi dell’economia globale, attualmente il DRI ci dice “CRISI NERA” senza appello.
Aspettate i primi mesi del 2009 e vedrete migliaia di navi all’ancora nei porti o in alcuni casi semplicemente abbondonate e spiaggiate in qualche insenatura, ma è inutile dirlo, la gente non ci crederà finche non le vedrà queste cose.
Se ho tempo proverò a spiegarvi l'incredibile paradosso che può generare un DRI a valori bassissimi, specialmente per i trasporto di alimentari.
Si potrà avere, in una stessa nazione, da una parte migliaia di tonnellate di alimenti buttati letteralmente in discarica e gente che magari muore di fame nelle grandi città.