Fleursdumal
फूल की बुराई
Con i FEDdayn scatenati il T-Bronx ha fatto appena uno starnuto, je possino
c'è qualcosaaaaaaa che non vaaaa , in questo mercatooo ( vasco fleur )
Moskow (Fed), rischio inflazione maggiore di rischio crescita
MILANO (MF-DJ)--Il numero uno della Fed di Chicago, Michael Moskow, ha affermato che il rischio di inflazione e' maggiore del rischio di crescita. Secondo quanto riportato dall'agenzia Dow Jones Newswires, il presidente della Fed di Chicago ha osservato che i policy-maker americani potrebbero dover alzare i tassi ulteriormente per riportare l'inflazione su livelli adeguati. Prendendo in considerazione le attuali condizioni di mercato, "il rischio di un'inflazione che rimanga elevata e' maggiore che non il rischio di una crescita troppo bassa", ha dichiarato Moskow.
USA: MOSKOW, FED POTREBBE DECIDERE NUOVA STRETTA TASSI
(ANSA) - ROMA, 22 ago - Chi scommette che la Federal Reserve
sia a una svolta nella politica monetaria, e che d'ora in poi
siano da escludere altre strette monetarie, si sbaglia.
A dirlo - in netto contrasto con le aspettative che si erano
consolidate nei mercati nelle ultime settimane - è il
presidente della Fed di Chicago Michael Moskow, che durante
un'intervento nell'Illinois ha spiegato che "i rischi che
l'inflazione rimanga troppo alta sono maggiori dei rischi di una
crescita troppo bassa". L'economia Usa - spiega quindi Moskow -
é abbastanza solida per sopportare un'ulteriore rialzo dei
tassi d'interesse, se questo dovesse servire a calmare
l'inflazione. "Un ulteriore aggiustamento della politica
monetaria potrebbe essere necessario per riportare l'inflazione
al livello di sicurezza per un lasso di tempo ragionevole", ha
spiegato Moskow secondo la Bloomberg.
Il banchiere centrale, membro non votante del Federal Open
Market Committee, l'organismo che all'interno della Fed decide
sui tassi d'interesse, ha poi aggiunto che "é probabile che
l'inflazione 'core' (quella cioé che non tiene conto dei prezzi
di alimentari e tabacco, ndr) scenderà in qualche modo, ma
alcuni rischi rimangono". Una posizione di cautela, quindi,
quella della Fed: se le aspettative d'inflazione, per ora
contenute, dovessero salire, "la Federal Reserve sarebbe
obbligata a riaffermare la sua attenzione a mantenere la
stabilità dei prezzi".
Nessun commento, invece, sull'andamento dell'economia
statunitense o sulla politica monetaria da parte del presidente
della Fed di Atlanta Jack Guynn, membro votante del Fomc
c'è qualcosaaaaaaa che non vaaaa , in questo mercatooo ( vasco fleur )
Moskow (Fed), rischio inflazione maggiore di rischio crescita
MILANO (MF-DJ)--Il numero uno della Fed di Chicago, Michael Moskow, ha affermato che il rischio di inflazione e' maggiore del rischio di crescita. Secondo quanto riportato dall'agenzia Dow Jones Newswires, il presidente della Fed di Chicago ha osservato che i policy-maker americani potrebbero dover alzare i tassi ulteriormente per riportare l'inflazione su livelli adeguati. Prendendo in considerazione le attuali condizioni di mercato, "il rischio di un'inflazione che rimanga elevata e' maggiore che non il rischio di una crescita troppo bassa", ha dichiarato Moskow.
USA: MOSKOW, FED POTREBBE DECIDERE NUOVA STRETTA TASSI
(ANSA) - ROMA, 22 ago - Chi scommette che la Federal Reserve
sia a una svolta nella politica monetaria, e che d'ora in poi
siano da escludere altre strette monetarie, si sbaglia.
A dirlo - in netto contrasto con le aspettative che si erano
consolidate nei mercati nelle ultime settimane - è il
presidente della Fed di Chicago Michael Moskow, che durante
un'intervento nell'Illinois ha spiegato che "i rischi che
l'inflazione rimanga troppo alta sono maggiori dei rischi di una
crescita troppo bassa". L'economia Usa - spiega quindi Moskow -
é abbastanza solida per sopportare un'ulteriore rialzo dei
tassi d'interesse, se questo dovesse servire a calmare
l'inflazione. "Un ulteriore aggiustamento della politica
monetaria potrebbe essere necessario per riportare l'inflazione
al livello di sicurezza per un lasso di tempo ragionevole", ha
spiegato Moskow secondo la Bloomberg.
Il banchiere centrale, membro non votante del Federal Open
Market Committee, l'organismo che all'interno della Fed decide
sui tassi d'interesse, ha poi aggiunto che "é probabile che
l'inflazione 'core' (quella cioé che non tiene conto dei prezzi
di alimentari e tabacco, ndr) scenderà in qualche modo, ma
alcuni rischi rimangono". Una posizione di cautela, quindi,
quella della Fed: se le aspettative d'inflazione, per ora
contenute, dovessero salire, "la Federal Reserve sarebbe
obbligata a riaffermare la sua attenzione a mantenere la
stabilità dei prezzi".
Nessun commento, invece, sull'andamento dell'economia
statunitense o sulla politica monetaria da parte del presidente
della Fed di Atlanta Jack Guynn, membro votante del Fomc