TBRONX-OIL-V.M. 85 ASTENERSI PERDITEMPO W LU PILU (3 lettori)

dan24

Forumer storico
oggi te rovino la giornata DAN ... :lol: leggi che perle di saggezza

ANSA) - ROMA, 3 OTT - Il piano Paulson 'deve essere approvato'. Lo ha ribadito il presidente della Bce, Jean Claude Trichet. 'Il processo che stiamo affrontando - ha spiegato Trichet - e' una correzione molto ampia'. Sulla zona euro: 'Abbiamo una crescita in rallentamento, con il rischio che potrebbe essere perfino piu' debole'. Compito della Bce e' 'dare stabilita' dei prezzi nel medio termine': i 320 milioni di cittadini 'possono essere fiduciosi sulla stabilita' dei prezzi'.
index.asp


:wall::wall::specchio::help::titanic::titanic::titanic::titanic::titanic::titanic::titanic:

sono fiducioso :D:D che i prezzi saranno stabili...nel medio periodo...appena i consumi saranno andati a -88% l'inflazione sparirà :lol::up:
 

maria

Forumer storico
09:38:00

(ASCA) - Roma, 3 ott - La Bce ha annunciato una operazione di
fine-tuning per assorbire liquidita' in eccesso sul mercato
monetario fino a 220 miliardi di euro. L'operazione sara' a
tasso fisso del 4,25%, regolamento oggi e scadenza lunedi'.
Lo comunica la Bce.

Dovrebbe recuperare il dollare, no?
 

dan24

Forumer storico
Salve, ieri riuscita per un pelo ad uscire a 26210 e giusto perchè inserivo stop. Volevo mangiare vivo il tecnico che si è messo a trafficare nella cabina vicino a casa. Tutto il pomeriggio senza linea. Vabbè.
Buongiorno :)
Vado a cercare "Regolo" prima di leggere Quick :D

giorno cara
 

f4f

翠鸟科
09:38:00

(ASCA) - Roma, 3 ott - La Bce ha annunciato una operazione di
fine-tuning per assorbire liquidita' in eccesso sul mercato
monetario fino a 220 miliardi di euro. L'operazione sara' a
tasso fisso del 4,25%, regolamento oggi e scadenza lunedi'.
Lo comunica la Bce.

Dovrebbe recuperare il dollare, no?


goood orning bbbbanda

fine-tuning ... 220 miliardi?
azzo, ma se ci andassero pesanti, cosa farebbero??


triquek e soci vivono in torri d'avorio strapagati da tutti noi
anni fa leggevo dello stipendio dei portinai della Banca d'Italia...
 

Metatarso

Forumer storico
Sembra che vivano fuori dal mondo. Ma forse effettivamente è così
è proprio così, è tutto relativo.
avete presente quella barzelletta del matto che cammina nel giardino del manicomio e attraverso la recinzione vede un passante fuori, e gli dice "ehi siete in tanti là dentro ?"
Ecco, uguale, da una parte c'è la BCE, dall'altra ci sono gli analisti delle banche americane e i trader che hanno letto 2 righe di concetti keynesiani su yahoonews, che quando l'economia rallenta bisogna abbassare i tassi. :rolleyes:
Oh, io lo dico per il vostro bene eh :rosa:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Presi dalle notizie giornaliere tendiamo a perdere un attimo il punto di vista complessivo dei mercati, del perché sono arrivati a questo punto, dove sono adesso e dove andranno nel futuro.

E’ evidente che a fine anni 90 inizio 2000 le economie mondiali sono state attraversate da una serie di crisi o presunte tali che hanno inflazionato la massa monetaria dell’area dollaro su livelli veramente elevati.

Crisi delle tigri asiatiche, crisi del LTCM, Y2K (la finta crisi), l’esplosione della bolla tecnologica.

Queta enorme massa di liquidità creata per compensare la deflazione da investimenti è stata usata correttamente in alcune aree del mondo ed in maniera meno corretta in altre.

Per esempio le politiche accomodanti USA e di altri paesi sono servite ai paesi emergenti per investire ulteriormente nella loro produzione, migliorare i processi produttivi e diventare estremamente competitivi nei mercati mondiali creando una capacita produttiva senza precedenti.

Viceversa nei paesi occidentali ed in USA tale liquidità è servita a finanziare la crescita degli asset finanziari e l’espansione senza precedenti del credito.
Si è quindi creata quel circolo inizialmente virtuoso in cui nei paesi avanzati la quota consumi dell’economia è cresciuto a livelli senza precedenti e dall’altra parte la capacità produttiva dei paesi orientali controllava eventuali crescite di prezzo dei prodotti manifatturieri.

Fenomeni connessi a questi trend sono stati:

1)Il raggiungimento dei massimi assoluti a novembre 2007 dell’All the same market Index cioè un ipotetico indice che misura l’andamento dei principali mercati azionari, obbligazionari, immobiliari delle materie prime in USA al netto della svalutazione del dollaro

2)Una crescita senza precedenti delle riserve in dollari del resto del mondo

3)Un boom sincronizzato delle economie globali senza precedenti

4)Una crescita sostenuta di tutto il mondo delle materie prime stimolata dalla domanda produttiva dei paesi asiatici.

Una riduzione significativa della massa monetaria USA ed EURO, un calo del settore immobiliare su cui si era incentrata la speculazione in alcuni paesi e tutto il credito fondato su quel settore, la sempre minore risposta del gdp al crescere esponziale del credito, un cambiamento nella percezione degli altri paesi della forza economica USA e della sua stabilita di lungo periodo hanno portato ad una serie di eventi che stanno impattando fortemente la situazione economica mondiale:

1)Drammatico calo del credito disponibile ed innalzamento significativo dei lending standard
2)Calo dei consumi in USA
3)Diminuzione della domanda di commodities
4)Drammatico calo della fiducia sistemica nelle istituzioni finanziarie esposte fortemente al ciclo del deleveraging del credito che in situazioni di stabilità macro e di bassa percezione del rischio portava a ritorni sul capitale nettamente superiori alle attivita tradizionali ma che ora impatta sulle sorti del capitale stesso non adeguato alle dimensioni degli asset detenuti.
5)Calo strutturale degli asset finanziari
6)Riduzione dei dollari in circolazione usati per lo sviluppo di questo ciclo del credito.

E’ evidente che con livello di credito come l’attuale ulteriori politiche monetarie espansive potrebbero forse ulteriormente ritardare il ciclo di deleveraging ma non potrebbero fermarne il loro andamento di lungo periodo.


Tutto questo porta a diverse considerazioni macro di lungo periodo da tenere in considerazione:

1)Probabile sottoperformance degli asset occidentali nel prossimo ciclo di crescita
2)Spostamento dei rapporti di forza dai paesi avanzati (il peso del gdp di questi paesi sul totale è in calo da diversi anni) ai paesi emergenti o che devono emergere a riversare un ciclo macro di oltre 250 anni!!
3)In particolare si è avuto un iniziale spostamento verso i paesi produttori di materie prime ma che probabilmente verrà trasferito anche ai paesi produttori di manufatti che acquisiranno potere commerciale.
4)Il ciclo rialzista delle commodities è intatto, storni del 50% e più per le materie prime sono usuali anche in cicli rialzisti
5)la multipolarità di questo mondo porterà a succedersi tensioni inflazioniste, deflazionistiche stagflazionistiche senza soluzione di continuita a seconda del prevalere del ciclo economico di un area rispetto ad un’altra.
6)Le spese militari sono ai massimi storici.
 

Metatarso

Forumer storico
attenzione, continuano ad agitare lo spaventapasseri del credit crunch, come un creti.no che continuano a far vedere sulla CNBC che dice "siamo vicino al momento in cui andremo al bancomat e non usciranno soldi !" :wall:
NON ESISTE CREDIT CRUNCH.
Sui forum americani, i bancari che fanno mutui dicono che continuano a fare mutui come prima, anche al 97%. Non è cambiato nulla. Sono balle che dicono i media per spaventare.
http://www.elitetrader.com/vb/showthread.php?threadid=139287

e qui ci sono i dati a conferma:

http://www.forbes.com/opinions/2008/10/01/interbank-lending-ted-oped-cx_ar_1001reynolds.html

Bank Loans Have Not 'Dried Up'
Alan Reynolds 10.01.08, 2:25 PM ET

The frantic congressional push to "do something" about mortgage-backed bank investments has been widely defended with equally frantic claims that U.S. bank lending to business and consumers has been shrinking fast.

On Sept. 24, Congressional Budget Office Director Peter Orszag warned Congress that "short-term lending was virtually shut down." The following day, The Washington Post reported that "tightening [bank] credit conditions are already affecting some consumers and business." Just before the $700 billion deal was announced on Sunday, an alarmed Fox News anchor said, "McDonald's can't even get a loan." (That comment confused a few franchise owners with the company.)

On CNBC Monday, Democrat majority leader Steny Hoyer said the objective of the rescue package is to "unlock the credit" for consumers and business. And a Wall Street Journal editorial writer told CNBC, "Until we get the banks lending again, the economy will continue to contract."

Such alarming comments never mention any facts. Why not? As Neil Cavuto recently noted on Fox Business News, the Fed reports bank loans every week.

U.S. Bank Loans (Billions of Dollars)

Week Ending Wednesday
Business (Commercial & Industrial)
Real Estate
Consumer
Interbank (Other Than Fed Funds)

Aug. 13
1,514.5
3,639.4
841.6
77.6

Aug. 20
1,509.1
3,653.3
845.6
75.3

Aug. 27
1,515.1
3,650.6
848.0
76.3

Sept. 3
1,514.8
3,631.3
846.8
77.2

Sept. 10
1,512.0
3,630.3
850.5
74.0

Sept. 17
1,531.2
3,625.2
847.1
72.3


Year Ago:

Aug. 2007
1,311.1
3,498.4
774.0
82.7


Federal Reserve Board, "Asset and Liabilities of Commercial Banks in the United States" (H.8).

In August, bank loans to consumers were 9.5% higher than they were a year earlier--the fastest increase since 2004. The year-to-year increase in consumer and industrial loans was 15.5%, down only slightly from a recent record high of 21.6% in March. Real estate loans were up 4.1% for the 12-month period ending this August--flat lately, but not down.

Did bank lending suddenly turn south since August? The latest data is for the week ending Sept.17, when the U.S. expropriated 80% of AIG (nyse: AIG - news - people ) equity and thus tanked most financial stocks. U.S. bank credit hit a record of over $7 trillion in the latest week--up from $6.57 trillion a year earlier and $6.92 trillion at the end of July.

Contrary to many comments, consumer and industrial loans actually increased in the latest week. Troubled giant banks have cut back on lending, but smaller banks have picked up the slack. Consumer and real estate loans dipped insignificantly through Sept. 17, remaining much higher than they were a year earlier.

If all the recent hysterical chatter about lending being "frozen" or "shut down" refers to anything real, it is not about banks loans (through Sept. 17) but about such arcane financial markets as asset-backed commercial paper or loans between banks. But this too is mainly about financial firms, not Main Street. Non-financial commercial paper increased from $156 billion at the start of the year to more than $204 billion from Sept. 3 to Sept. 17, dipping only modestly since then.

Economic journalists seem oddly fascinated with the last column of the table--interbank loans from one to another (aside from fed funds). "Banks won't even lend to each other," said a TV reporter, "so how can we expect them to loan to business or consumers?" But interbank loans are obviously tiny, and banks rightly regard lending to other banks more risky than lending to Main Street. There is no reason to expect the minuscule flow of interbank loans to determine consumer and business loans. That little tail can't wag the big dog.

The interest rate on interbank loans, the three-month London Interbank Lending Rate (LIBOR) rate, was a shade over 4% on Sept. 30, which inspired some scary talk on CNBC that morning. But a 3.9% LIBOR rate in January did not inspire such worries, nor did a 5.5% rate last September.

There has also been much hand-wringing about the wide "TED spread" between the very low interest rates on Eurodollars and the extremely low interest rates on three-month U.S. Treasury bills. But the TED spread does not predict recession--it flashed false alarms in September 1987 and December 1994 and provided no warning of the 2001 recession.

Everyone knows that U.S. banks have virtually stopped lending, deeply slashing their loans to U.S. consumers and firms. As is so often the case, however, what everyone knows is probably not true.
 

PILU

STATE SERENI
viva il socialismo

(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Un intervento pubblico di salvataggio delle banche "non deve mirare a riacquistare titoli spazzatura dalle banche, come nel progetto americano iniziale. E' preferibile invece intervenire sul capitale, come è stato fatto ad esempio con la banca belga Fortis nell'ultimo fine settimana". Questa la strada indicata da Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce, in un intervento sul Corriere della Sera. "Diventando azionista della banca - osserva Bini Smaghi - lo stato può rimuovere il management e il consiglio di amministrazione, se li ritiene responsabili delle difficoltà attraversate dalla banca. Dopo il salvataggio e la ristrutturazione, la banca può essere rimessa sul mercato e, dati i prezzi attualmente in vigore, si potrebbe anche generare una plusvalenza. In questo modo non vengono penalizzati né i contribuenti né i risparmiatori. Questa è la strada da seguire per salvaguardare l'integrità del sistema finanziario. In Europa, l'intervento deve essere coordinato per evitare trattamenti diseguali". Secondo Bini Smaghi, infatti, non si può lasciare fallire una banca, perché "il fallimento innesca un effetto domino che colpisce tutto il sistema finanziario e l'intera economia. A quel punto l'intervento di politica economica per evitare contraccolpi sull'economia reale diventa molto gravoso per i contribuenti. E' quello che è successo negli Stati Uniti, dove, poche ore dopo il fallimento della Lehman Brothers l'ondata delle vendite ha cominciato a colpire altre banche e assicurazioni e l'Amministrazione Usa ha dovuto cambiare impostazione". Quindi, conclude Bini Smaghi, "quando si verificano tensioni sui mercati finanziari, l'intervento pubblico per rassicurare i risparmiatori e gli operatori di mercato deve essere immediato, massiccio e senza esitazioni. Più risorse vengono messe a disposizione subito per contrastare la speculazione, meno onere ci sarà successivamente per il contribuente. Vale lo slogan: 'Piu' spendi, meno spendì".(ANSA).
index.asp


meno male che sono tutti amici di dan ... :lol::D
 

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