TBRONX-OIL-V.M. 85 ASTENERSI PERDITEMPO W LU PILU (4 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Presi dalle notizie giornaliere tendiamo a perdere un attimo il punto di vista complessivo dei mercati, del perché sono arrivati a questo punto, dove sono adesso e dove andranno nel futuro.

E’ evidente che a fine anni 90 inizio 2000 le economie mondiali sono state attraversate da una serie di crisi o presunte tali che hanno inflazionato la massa monetaria dell’area dollaro su livelli veramente elevati.

Crisi delle tigri asiatiche, crisi del LTCM, Y2K (la finta crisi), l’esplosione della bolla tecnologica.

Queta enorme massa di liquidità creata per compensare la deflazione da investimenti è stata usata correttamente in alcune aree del mondo ed in maniera meno corretta in altre.

Per esempio le politiche accomodanti USA e di altri paesi sono servite ai paesi emergenti per investire ulteriormente nella loro produzione, migliorare i processi produttivi e diventare estremamente competitivi nei mercati mondiali creando una capacita produttiva senza precedenti.

Viceversa nei paesi occidentali ed in USA tale liquidità è servita a finanziare la crescita degli asset finanziari e l’espansione senza precedenti del credito.
Si è quindi creata quel circolo inizialmente virtuoso in cui nei paesi avanzati la quota consumi dell’economia è cresciuto a livelli senza precedenti e dall’altra parte la capacità produttiva dei paesi orientali controllava eventuali crescite di prezzo dei prodotti manifatturieri.

Fenomeni connessi a questi trend sono stati:

1)Il raggiungimento dei massimi assoluti a novembre 2007 dell’All the same market Index cioè un ipotetico indice che misura l’andamento dei principali mercati azionari, obbligazionari, immobiliari delle materie prime in USA al netto della svalutazione del dollaro

2)Una crescita senza precedenti delle riserve in dollari del resto del mondo

3)Un boom sincronizzato delle economie globali senza precedenti

4)Una crescita sostenuta di tutto il mondo delle materie prime stimolata dalla domanda produttiva dei paesi asiatici.

Una riduzione significativa della massa monetaria USA ed EURO, un calo del settore immobiliare su cui si era incentrata la speculazione in alcuni paesi e tutto il credito fondato su quel settore, la sempre minore risposta del gdp al crescere esponziale del credito, un cambiamento nella percezione degli altri paesi della forza economica USA e della sua stabilita di lungo periodo hanno portato ad una serie di eventi che stanno impattando fortemente la situazione economica mondiale:

1)Drammatico calo del credito disponibile ed innalzamento significativo dei lending standard
2)Calo dei consumi in USA
3)Diminuzione della domanda di commodities
4)Drammatico calo della fiducia sistemica nelle istituzioni finanziarie esposte fortemente al ciclo del deleveraging del credito che in situazioni di stabilità macro e di bassa percezione del rischio portava a ritorni sul capitale nettamente superiori alle attivita tradizionali ma che ora impatta sulle sorti del capitale stesso non adeguato alle dimensioni degli asset detenuti.
5)Calo strutturale degli asset finanziari
6)Riduzione dei dollari in circolazione usati per lo sviluppo di questo ciclo del credito.

E’ evidente che con livello di credito come l’attuale ulteriori politiche monetarie espansive potrebbero forse ulteriormente ritardare il ciclo di deleveraging ma non potrebbero fermarne il loro andamento di lungo periodo.


Tutto questo porta a diverse considerazioni macro di lungo periodo da tenere in considerazione:

1)Probabile sottoperformance degli asset occidentali nel prossimo ciclo di crescita
2)Spostamento dei rapporti di forza dai paesi avanzati (il peso del gdp di questi paesi sul totale è in calo da diversi anni) ai paesi emergenti o che devono emergere a riversare un ciclo macro di oltre 250 anni!!
3)In particolare si è avuto un iniziale spostamento verso i paesi produttori di materie prime ma che probabilmente verrà trasferito anche ai paesi produttori di manufatti che acquisiranno potere commerciale.
4)Il ciclo rialzista delle commodities è intatto, storni del 50% e più per le materie prime sono usuali anche in cicli rialzisti
5)la multipolarità di questo mondo porterà a succedersi tensioni inflazioniste, deflazionistiche stagflazionistiche senza soluzione di continuita a seconda del prevalere del ciclo economico di un area rispetto ad un’altra.
6)Le spese militari sono ai massimi storici.

Dal punto di vista economico la sintesi di questo grafico riproduce in maniera corretta la situazione attuale:

SPILLOVER.GIF
 

maria

Forumer storico
Database error: Link_ID == false, connect failed
MySQL error: 0
Session halted


Ecco, lo sapevo. Oggi gira così. Tutto al rovescio. :sad:
 

f4f

翠鸟科
Dal punto di vista economico la sintesi di questo grafico riproduce in maniera corretta la situazione attuale:


... con però la significativa omissione della situazione ( e delle reazioni) di Cina India Russia Emirates agli shock attuali

il grafo riassume ottimamente le discussioni fatte qui da noi mesi fa
adesso però vorrei discutere il futuro

il silenzio della Cina sul bailout è assordante


ps
ovviamente, inutile oggi parlare del futuro
molto dipende da se e come voterà il congresso
e da quale presidente eleggeranno, per poi gestire 'sto pastizzo
 

PILU

STATE SERENI
questi sono falliti ?

XS0181482349 MORGAN STANLEY 4,375 14.01.2011 EUR 65,500 71,500

non erano entrati i musi gialli ?
 

Users who are viewing this thread

Alto