Amleto
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Telecom: Bolivia; Trattiamo Solo a La Paz, Governo
(ANSA) - LA PAZ, 3 MAG - Il governo boliviano ha respinto una richiesta di Telecom Italia di proseguire "amichevolmente" all'estero i negoziati per il trasferimento allo Stato delle azioni in suo possesso della compagnia telefonica Entel, ribadendo che accetterà di farlo solo a La (Pubblicità)
Paz.
Lo ha reso noto oggi il ministro della difesa, Walker San Miguel, che assicura l'interim del ministero degli interni, il cui titolare Juan Ramon Quintana si trova a Roma per spiegare al governo italiano la posizione del presidente Evo Morales sulla questione.
San Miguel ha rivelato in proposito che, martedì scorso, il il capo dello stato ha ricevuto una lettera di Telecom Italia che propone appunto di riannodare le trattative il 9 maggio prossimo in Brasile, a San Paolo o Rio de Janeiro, o a Miami.
"Il governo - ha precisato il ministro - non parteciperà ad alcun incontro fuori del Paese, poiché è una questione di principio". "Eurotelecom deve avere ben chiaro che il domicilio legale di Entel è in Bolivia", ha aggiunto San Miguel, sottolineando inoltre: "Vogliamo negoziare e salvare una impresa importante. Lo faremo nella data che fisserà la commissione ad hoc". "Se Eti non ci sarà, vorrà dire che ha deciso di andarsene o che se ne è già andata e, quindi, il governo prenderà altre misure", avverte poi il ministro.
San Miguel ha quindi toccato specificatamente il tema della lettera, sostenendo che "essa parte da un giudizio di valore del tutto sbagliato sul trasferimento allo Stato delle azioni che erano in possesso dei Fondi Pensione, ritenendo che ciò intacchi il patrimonio dell'Eti". "E' un assurdo giuridico - ha assicurato - poiché Eti ha avuto il controllo solo sul 50% delle azioni, mentre le restanti sono dei boliviani".
Il ministro ha concluso le sue dichiarazioni affermando: "Non è possibile che qualcuno si senta pregiudicato o aggredito mentre sono in corso dei negoziati. A meno che non si tratti di una strategia per andarsene dal Paese, come in precedenza si è venuto a sapere in modo extraufficiale".
Quante stupidaggini giuridiche in queste brevi righe del Ministro Boliviano. Io non discuto che come Chavez vogliano nazionalizzare un'impresa che ritengono profittevole, ma quando parla di 'assurdo giuridico' mi chiedo se ha fatto l'esame di istituzioni di diritto privato....Direi proprio che l'ingresso nel capitale sociale di una società da parte di un socio che i membri precedenti non gradiscono sia senza dubbio un danno.
Studiare mio caro ministro un pò di diritto privato...
Ma qui non si tratta di questioni giuridiche, è solo un paravento. E a rimetterci saranno i piccoli (e anche i grandi sembra) azionisti di TI.
Ritorsione contro la Bolivia: non andiamo più in vacanza a La Paz!
Saluti
(ANSA) - LA PAZ, 3 MAG - Il governo boliviano ha respinto una richiesta di Telecom Italia di proseguire "amichevolmente" all'estero i negoziati per il trasferimento allo Stato delle azioni in suo possesso della compagnia telefonica Entel, ribadendo che accetterà di farlo solo a La (Pubblicità)
Paz.
Lo ha reso noto oggi il ministro della difesa, Walker San Miguel, che assicura l'interim del ministero degli interni, il cui titolare Juan Ramon Quintana si trova a Roma per spiegare al governo italiano la posizione del presidente Evo Morales sulla questione.
San Miguel ha rivelato in proposito che, martedì scorso, il il capo dello stato ha ricevuto una lettera di Telecom Italia che propone appunto di riannodare le trattative il 9 maggio prossimo in Brasile, a San Paolo o Rio de Janeiro, o a Miami.
"Il governo - ha precisato il ministro - non parteciperà ad alcun incontro fuori del Paese, poiché è una questione di principio". "Eurotelecom deve avere ben chiaro che il domicilio legale di Entel è in Bolivia", ha aggiunto San Miguel, sottolineando inoltre: "Vogliamo negoziare e salvare una impresa importante. Lo faremo nella data che fisserà la commissione ad hoc". "Se Eti non ci sarà, vorrà dire che ha deciso di andarsene o che se ne è già andata e, quindi, il governo prenderà altre misure", avverte poi il ministro.
San Miguel ha quindi toccato specificatamente il tema della lettera, sostenendo che "essa parte da un giudizio di valore del tutto sbagliato sul trasferimento allo Stato delle azioni che erano in possesso dei Fondi Pensione, ritenendo che ciò intacchi il patrimonio dell'Eti". "E' un assurdo giuridico - ha assicurato - poiché Eti ha avuto il controllo solo sul 50% delle azioni, mentre le restanti sono dei boliviani".
Il ministro ha concluso le sue dichiarazioni affermando: "Non è possibile che qualcuno si senta pregiudicato o aggredito mentre sono in corso dei negoziati. A meno che non si tratti di una strategia per andarsene dal Paese, come in precedenza si è venuto a sapere in modo extraufficiale".
Quante stupidaggini giuridiche in queste brevi righe del Ministro Boliviano. Io non discuto che come Chavez vogliano nazionalizzare un'impresa che ritengono profittevole, ma quando parla di 'assurdo giuridico' mi chiedo se ha fatto l'esame di istituzioni di diritto privato....Direi proprio che l'ingresso nel capitale sociale di una società da parte di un socio che i membri precedenti non gradiscono sia senza dubbio un danno.
Studiare mio caro ministro un pò di diritto privato...
Ma qui non si tratta di questioni giuridiche, è solo un paravento. E a rimetterci saranno i piccoli (e anche i grandi sembra) azionisti di TI.
Ritorsione contro la Bolivia: non andiamo più in vacanza a La Paz!

Saluti