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Forumer storico
Partenza pesante a Milano, debole Telecom dopo i conti di Deutsche T.

10/08/2006 9.30



Avvio sotto la parità per le Borse europee in scia alla chiusura in ribasso degli indici americani, nonostante il rally delle performance societarie nel secondo trimestre, soprattutto per Cisco e Disney, e della piazza di Tokyo. L'incertezza sui mercati oggi è poi dovuta, oltre alla conferma a livelli record del prezzo del greggio, all'attentato terroristico a uno o più aerei di linea sventato a Londra.

Francoforte è così in flessione dell'1,45%, Parigi dell'1,07% mentre la piazza londinese cede l'1,10%. A piazza Affari il Mibtel sta accusando un calo dello 0,73% a 27.976 punti e l'S&P/Mib dello 0,89% a quota 36.524 punti. Tra i bancari milanesi, sotto i riflettori Banca Intesa, pesante in avvio di seduta con un -1,14, nonostante il favore che Credit Agricole riserverebbe a un'eventuale importante operazione di acquisizione o fusione da parte dell'istituto milanese.

Anche Capitalia sta perdendo l'1,08 con Abn Amro vista orientata a restare nel patto dopo il sostegno ricevuto dal vertice romano nell'affare Antonveneta. In calo frazionale poi Bpi (-0,53%), con gli adviser che stanno proseguendo gli incontri con le tre banche pretendenti, la PopMilano (-1,32%), Bpvn (-0,41%) e la Popolare Emilia Romagna (in pre opening). Esclusa, per il momento, la neo-interessata Bpu (-0,90%).

Deboli anche Generali (-0,82%) e Toro (-0,05%) con l'Antitrust che ha deciso di accettare la richiesta di rinvio dell'esame della concentrazione tra le due compagnie trasmessa dalla Commissione europea. Non riesce a salire nemmeno Lottomatica (-1,11%) dopo che le Lotterie dell'Ohio hanno fatto sapere che l'acquisizione di Gtech da parte del gruppo italiano non comporterà la risoluzione o l'avvio di una procedura formale di risoluzione del contratto sottoscritto con Gtech.

Nel settore tlc, sempre sotto la lente Telecom Italia su cui sono partite le prese di beneficio (-2,20%) dopo l'ascesa accentuata ieri pomeriggio, complici, secondo le segnalazioni dei trader, i movimenti registrati sulle opzioni. Ma è tutto il settore a soffrire oggi (-2% lo Stoxx) a causa dei risultati di Deutsche Telekom. Il gruppo tedesco, il maggiore operatore di tlc in Europa, ha annunciato ricavi e utili del secondo trimestre inferiori alle attese, e soprattutto ha corretto al ribasso le previsioni per l'intero 2006 e per il 2007.

L'utile netto, di un miliardo di euro, è sceso infatti del 14%. L'Ebitda, nel periodo da aprile a giugno del 2006, è calato del 7%, arrivando a 4,8 miliardi di euro. Anche il fatturato, nonostante un aumento del 3%, risultato dalle attività all'estero, è rimasto, con 15,1 miliardi di euro, inferiore alle stime degli analisti. In Germania, dove la concorrenza si è inasprita, Deutsche T. ha registrato un calo del 4%.


Sotto pressione poi anche Autostrade (-0,91%), con l'invio a Bruxelles della documentazione dello stop al merger con Abertis. E' possibile che la società convochi i soci per valutare gli sviluppi con Abertis, ma non per cambiare il progetto di integrazione. Quotazioni in rosso pure per Finmeccanica (-0,71%) sebbene, secondo il Giornale, siano aumentate le probabilità che la controllata Alenia vinca la gara per il contratto, del valore anche fino a oltre 6 miliardi di dollari, per la fornitura di un nuovo aereo militare agli Usa. I due concorrenti più forti sarebbero infatti stati esclusi.

Sul Midex, Erg, nel giorno dei conti, perde l'1,01% a 18,07 euro dopo aver comunicato che non si è perfezionata l'offerta pubblica d'acquisto volontaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie EnerTad poichè non si sono avverate le condizioni d'efficacia della stessa operazione. L'opa, lanciata a 3 euro, si è infatti chiusa con adesioni pari allo 0,11% circa del totale offerto. I risultati definitivi dell'offerta saranno pubblicati entro il 16 agosto prossimo.

Reagisce invece Saras (+0,49%) che ieri ha reso noto di aver chiuso il primo semestre 2006 con un utile netto di 128,2 milioni di euro e si aspetta per l'intero esercizio risultati in crescita rispetto al 2005. Il titolo non soffre quindi per la decisione di Ubs di tagliarne il target price a 5,25 da 5,5 euro, confermando a neutral il rating. Gli analisti ritenengono "confuso" il set di risultati pubblicati ieri, causa il parziale consolidamento e gli effetti Ifrs di Salux e l'impossibile confronto con il secondo trimestre 2005.
Gli utili sono stati comunque deludenti relativamente alle aspettative di Ubs per profitti da raffinazione più deboli del previsto. Gli analisti hanno ridotto le stime sugli utili mediamente del 7% nel periodo 2006-2010. Positiva, infine, pure la Juventus (+0,15%) sulla cessione di Ibrahimovic all'Inter per circa 24,8 milioni di euro pagabili in tre anni. Questa operazione genera, per la squadra bianconera, una plusvalenza di circa 15 milioni, al netto degli oneri accessori.

Antonella Marseglia
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=170358&chkAgenzie=TMFI
 

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