Tempo a Milano - Cap. 1

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Wall Street in rosso a metà seduta, Dow Jones -0,9%

Dopo un'apertura in leggero rialzo i principali indici statunitensi sono passati in rosso. Il Dow Jones perde al momento lo 0,9% e il Nasdaq Composite l'1,2%.I dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA hanno deluso le attese degli investitori. Il prezzo del petrolio ha esteso inoltre le sue perdite.
Bill Gross, il guru del reddito fisso, ha avvertito che i "bei tempi sono finiti" e i prezzi di molti asset scenderanno quest'anno. In questo contesto gli investitori sono tornati a vendere a piene mani.

Estratto da Borsainside


P.S.
A Wally risuona l'ALLARME ROSSO ... si salvi chi puo' !!!
 
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Auto Usa: Autodata, +5,9% le immatricolazioni nel 2014 a 16,5 mln unita'


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 06 gen - Le immatricolazioni di nuove auto e veicoli commerciali negli Usa sono aumentate del 5,9% l'anno scorso a oltre 16,5 milioni di unita' grazie al calo dei prezzi dei carburanti e ai bassi tassi di interesse. Lo comunica la societa' di ricerca Autodata, precisando che a dicembre l'incremento era pari a quasi l'11% a circa 1,5 milioni. Per quest'anno, a fronte di indicatori economici previsti 'robusti' dopo lo slancio dell'ultima parte del 2014, e' atteso un nuovo aumento del mercato dell'auto a stelle e strisce, anche se la maggior parte degli osservatori lo prevede 'contenuto' viste anche le attese di un aumento del costo del denaro da parte della Riserva Federale entro la meta' del 2015.


red-pal-
(RADIOCOR) 06-01-15
 
T-Bond: rendimento decennale sotto l'1,9% per la prima volta da ottobre


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 06 gen - Il rally dei Treasury, protagonisti nel 2014 della migliore performance dal 2011, sembra destinato a continuare. La corsa degli investitori verso porti considerati sicuri ha spinto brevemente il rendimento del decennale sotto l'1,9% per la prima volta dallo scorso ottobre. Preoccupazioni legate alla crescita globale, al rischio di deflazione nell'Eurozona, al continuo calo del greggio e all'incertezza politica in Grecia spingono al rialzo i prezzi dei titoli di stato americani nonostante l'economia Usa stia migliorando e la Federal Reserve abbia messo fine al piano di acquisto di bond. Se il rendimento del titolo benchmark chiudera' sotto il 2%, si trattera' della prima volta dal maggio 2013. L'allora governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, disse al Congresso americano che "nei prossimi meeting" la banca centrale avrebbe potuto iniziare il cosiddetto "tapering", la riduzione del ritmo con cui la Fed acquistava ogni mese Treasury e bond ipotecari. Quel programma e' finito lo scorso ottobre. Il decennale americano viaggia in questo momento all'1,935% contro il 2,038% del giorno prima. Stesso andamento anche per i titoli di Germania e Giappone, i cui rendimenti sono scesi su minimi record, mentre quelli del Regno Unito sono scesi sui minimi del 2012. Il Bund decennale e' arrivato allo 0,46%, quello giapponese con la stessa scadenza allo 0,285% e quello britannico a 10 anni all'1,595%.


A24-Spa
(RADIOCOR) 06-01-15
 
Wall Street in rosso a metà seduta, Dow Jones -0,9%

Dopo un'apertura in leggero rialzo i principali indici statunitensi sono passati in rosso. Il Dow Jones perde al momento lo 0,9% e il Nasdaq Composite l'1,2%.I dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA hanno deluso le attese degli investitori. Il prezzo del petrolio ha esteso inoltre le sue perdite.
Bill Gross, il guru del reddito fisso, ha avvertito che i "bei tempi sono finiti" e i prezzi di molti asset scenderanno quest'anno. In questo contesto gli investitori sono tornati a vendere a piene mani.

Estratto da Borsainside


P.S.
A Wally risuona l'ALLARME ROSSO ... si salvi chi puo' !!!

Che giornata oggi!
Il mercato è schizofrenico. Chi mal semina mal raccoglie.
Il modello di sistema economico che ci accompagna da qualche secolo
è al tramonto. Ne sorgerà un altro ma nel mezzo quanta sofferenza
per tutti!
 
Petrolio in caduta libera, WTI e Brent ai minimi da aprile 2009

Il prezzo del petrolio ha chiuso anche oggi in deciso ribasso. Il future sul WTI con scadenza febbraio ha perso al NYMEX il 4,2% a $47,93 al barile. Si tratta del più basso livello dall'aprile del 2009.Il future sul Brent con scadenza febbraio ha perso all'ICE il 3,8% a $51,10 al barile. Anche per il benchmark europeo si tratta del più basso livello dall'aprile del 2009.
Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa della crescente offerta sul mercato. I mercati attendono con tensione i dati sulle scorte statunitensi di greggio che verranno pubblicati domani. Il consensus prevede un aumento di 700.000 barili. Alcuni analisti credono che se le scorte dovessero aumentare più delle attese il Brent potrebbe scendere sotto $50 al barile.
Sul prezzo del petrolio ha pesato inoltre ancora la forza del dollaro. Il Dollar Index, l'indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute è salito fino a 91,68 punti rispetto a 91,37 di ieri. Un dollaro più forte è un fattore negativo per le materie prime denominate in dollari, come il petrolio, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.


Redazione Borsainside
 
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