Tempo a Milano - Cap. 1

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sono sorpreso dalla scarsa forza generale
e, in particolare, dell'azionista al 15% del MIB
 

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iulius, puoi mettere i grafici di tods, queli con i pallini rossi e verdi? Voglio vedere se la spinta propulsiva si sta per esaurire come dovrebbe

grazie :)
 
La Merkel avverte Draghi: "La politica monetaria non deve sostituire le riforme"

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Angela Merkel ha messo in guardia la Banca Centrale Europea che la sua politica monetaria non deve sostituire le riforme politiche. "Bisogna evitare che l'azione della BCE desti in qualche modo l'impressione che ciò che viene fatto per il consolidamento fiscale e per il miglioramento della competitività passi in secondo piano", ha dichiarato la cancelliera nel corso del ricevimento di inizio anno di Deutsche Boerse, la borsa tedesca.
"È necessario mantenere la pressione sui governi in Europa per migliorare la competitività, altrimenti nulla, ma proprio nulla ci potrà aiutare", ha spiegato la Merkel.
I mercati si attendono che la BCE deciderà giovedì prossimo di acquistare titoli di Stato. Il cosiddetto "allentamento quantitativo" è l'ultimo asso nella manica rimasto a Mario Draghi per cercare di far uscire l'Eurozona dalla crisi. Secondo indiscrezioni di stampa il numero uno dell'istituto di Francoforte si sarebbe incontrato mercoledì scorso con la Merkel per illustrare i suoi piani. Le odierne dichiarazioni della cancelliera indicano che il governo tedesco vede un programma di acquisti di titoli di Stato con un occhio decisamente critico.


Redazione Borsainside
 
Cina, PIL 2014 +7,4%, più bassa crescita da 24 anni

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L'economia della Cina ha rallentato nel 2014, facendo segnare la più bassa crescita da 24 anni.
Il PIL cinese è aumentato lo scorso anno del 7,4%. Si è trattato del più basso aumento dal 1990, quando avevano pesato le sanzioni internazionali per la sanguinosa repressione di piazza Tienanmen. In questo modo Pechino non ha raggiunto il suo obiettivo di crescita, fissato per il 2014 al 7,5%, per la prima volta dalla fine degli anni Novanta. Sia nel 2012 e che 2013 la Cina era cresciuta del 7,7%.
Nel solo quarto trimestre del 2014 il PIL cinese è aumentato del 7,3%. Gli economisti avevano previsto un aumento del 7,2%. Già nel terzo trimestre l'aumento era stato del 7,3%, il più basso dal primo trimestre del 2009.
Su base sequenziale la Cina è cresciuta nel quarto trimestre dell'1,5%, dal +1,9% del trimestre precedente.


Redazione Borsainside
 
Cina: La produzione industriale accelera, +7,9% a dicembre

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La produzione industriale è cresciuta in Cina a dicembre del 7,9%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 7,5%.
La produzione industriale cinese era cresciuta a novembre del 7,2% e ad ottobre del 7,7%.
Le vendite al dettaglio sono cresciute a dicembre dell'11,9% contro il +11,7% nel mese precedente. Gli esperti avevano previsto una crescita dell'11,7%.
Gli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane, un indicatore dell'attività nel settore delle costruzioni, sono aumentati nel periodo gennaio-dicembre del 15,7%. Si è trattato del più basso aumento dal 2001. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.


Redazione Borsainside
 
FMI taglia stime crescita globale, in Italia ripresa più lenta del previsto

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Nonostante il forte calo del prezzo del petrolio e la ripresa negli USA, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si attende che l'economia globale crescerà meno del previsto.
L'istituzione con sede a Washington prevede ora per il 2015 un aumento del PIL del 3,5% e per il 2016 del 3,7%. Nell'Economic Outlook di ottobre era stato previsto per quest'anno un aumento del 3,8% e per il prossimo del 4%.
L'FMI spiega che i benefici derivanti dai più bassi prezzi del petrolio vengono "più che controbilanciati" da fattori negativi come i più deboli investimenti. "L'economia globale si trova ad affrontare forti e complesse controcorrenti", afferma il capo economista dell'FMI, Olivier Blanchard.
L'economia statunitense beneficia in particolar modo della contrazione delle quotazioni del greggio. L'FMI ha alzato le sue stime sulla crescita degli USA per il 2015 dal 3,1% al 3,6% e per il 2016 dal 3% al 3,3%.
Dopo gli ultimi dati l'FMI è diventata invece più prudente sulla zona euro. L'economia dell'area della moneta unica dovrebbe crescere nel 2015 dell'1,2% e nel 2016 dell'1,4%. Ad ottobre l'FMI aveva previsto per quest'anno una crescita dell'1,3% e per il prossimo dell'1,7%.
La ripresa dell'Italia sarà più lenta del previso. Le previsioni per il 2015 sono state tagliate da +0,9% a +0,4%. Per il 2016 l'FMI prevede una crescita dello 0,8% contro il +1,3% previsto ad ottobre.


Redazione Borsainside
 
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