Tempo a Milano - Cap. 1

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Rai Way: La Rai dice no a Ei Towers

La Rai ha bocciato l'offerta di Ei Towers (IT0003043418) per la sussidiaria Rai Way (IT0005054967).
Viale Mazzini ha comunicato in una nota che il suo Consiglio di Amministrazione, "preso atto ad ogni effetto delle dichiarazioni rese dal ministero dell’Economia e delle Finanze che ha ribadito la volontà di mantenere una partecipazione pubblica pari al 51% nel capitale di Rai Way", ritiene che l'offerta per la società che gestisce la rete di trasmissione e diffusione dei suoi segnali televisivi e radiofonici sia "improcedibile".
Ei Towers, controllata da Mediaset (IT0001063210), ha offerto, alla fine di febbraio, per Rai Way €4,50 per azione. L'offerta è condizionata, tra l'altro, al raggiungimento di una partecipazione pari almeno al 66,67% del capitale della societa'.
Tuttavia Ei Towers ha indicato nei giorni scorsi di essere disponibile ad accontentarsi di una quota di minoranza.


Redazione Borsainside
 
Giappone, Tankan manifatturiero stabile a 12 punti, sotto attese

L'indice Tankan relativo alla fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi è rimasto nel primo trimestre invariato a 12 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 14 punti.
Ricordiamo che un valore superiore allo zero segnala che le imprese ottimiste sono più numerose di quelle pessimiste.
L'indice Tankan relativo alla fiducia delle grandi imprese non manifatturiere è salito da 16 a 19 punti. Gli esperti avevano previsto 17 punti.
Le proiezioni per giugno vedono il Tankan per le imprese manifatturiere a 10 punti e quello per le imprese non manifatturiere a 17 punti.
Le grandi imprese nipponiche prevedono di ridurre le spese in conto capitale durante il corrente esercizio dell'1,2% contro il +8,7% previsto tre mesi fa e il +0,5% atteso dal consensus.


Redazione Borsainside
 
Cina, indicazioni miste dagli indici manifatturieri

L'indice PMI della CFLP (China Federation of Logistics and Purchasing) relativo al settore manifatturiero cinese è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 49,9 a 50,1 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 49,8 punti.
Ricordiamo che un valore inferiore a questo livello segnala una contrazione dell'attività manifatturiera mentre un valore superiore indica una crescita.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini, un indicatore dell'attività futura, è sceso da 50,4 a 50,2 punti. Si tratta del più basso livello da oltre un anno. Il sottoindice relativo alla produzione è salito d 51,4 a 52,1 punti.
Sempre oggi HSBC ha annunciato che il suo indice PMI manifatturiero per la Cina è calato a marzo, rispetto a febbraio, da 50,7 a 49,6 punti. La stima flash aveva indicato 49,2 punti.
Da notare è che mentre l'indice PMI della CFLP si concentra sulle grandi fabbriche, l'indice di HSBC e Markit Economics misura soprattutto l'attività delle imprese di piccole e medie dimensioni.


Redazione Borsainside
 
Italia: Il settore manifatturiero accelera, massimi da 11 mesi

La crescita del settore manifatturiero italiano ha accelerato più delle attese. L’Indice PMI di Markit/ADACI è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 51,9 a 53,3 punti. Si tratta del più alto livello dall'aprile del 2014. Gli economisti avevano previsto 52,2 punti.Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Markit/ADACI spiegano che le condizioni operative del settore manifatturiero italiano hanno mostrato ulteriori segnali di miglioramento. "L’ultima indagine ha mostrato un forte ed accelerato aumento della produzione e dei livelli occupazionali", si legge in una nota. "Ad aiutare ciò è stato l’ultimo elevato incremento delle esportazioni, mentre allo stesso tempo gli indicatori dei prezzi hanno mostrato un indebolimento delle forze deflazionistiche".


Redazione Borsainside
 
Eurozona: L'indice PMI manifatturiero sale a marzo a 52,2 punti

L'indice PMI manifatturiero per la zona euro è salito a marzo, rispetto a febbraio, da 51 a 52,2 punti. Si tratta del più alto livello da 10 mesi. Gli economisti avevano previsto una conferma della stima preliminare che aveva indicato un lieve aumento a 51,9 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Per quanto riguarda i principali Paesi della zona euro l'indice PMI è salito in Germania da 51,1 a 52,8 punti, in Italia da 51,9 a 53,3 punti. in Francia da 47,6 a 48,8 punti e quello per la Spagna da 54,2 a 54,3 punti.


Redazione Borsainside
 
Draghi: Il QE durerà almeno fino a settembre 2016

In occasione di un discorso pronunciato ieri sera a un evento a Francoforte e reso oggi di pubblico dominio, Mario Draghi ha ribadito che il programma di allentamento quantitavo (QE) della BCE durerà almeno fino al settembre del 2016. In questo modo il governatore dell'Eurotower ha messo fine alla speculazione su una cessazione anticipata degli acquisti di asset.
"Cercheremo di valutare quanto sia probabile che l'inflazione non solo si avvicini al 2%, ma anche che si stabilizzi con un sufficiente grado di certezza su questi livelli", ha affermato Draghi, spiegando che questo è il messaggio che ha voluto trasmettere la scorsa settimana nella sua audizione al Parlamento europeo.
A marzo la BCE ha avviato il programma di allentamento monetario da €1.100 miliardi. Dopo che gli ultimi dati macroeconomici hanno sorpreso positivamente, sul mercato è circolata la voce che l'istituto di Francoforte possa sospendere anticipatamente gli acquisti di asset.


Redazione Borsainside
 
USA, occupati settore privato +189.000 a marzo

ADP (Automatic Data Processing) ha comunicato che a marzo sono stati creati nel settore privato statunitense 189.000 posti di lavoro. Gli economisti avevano atteso la creazione di 225.000 posti di lavoro.Il dato di febbraio è stato rivisto leggermente al rialzo, da +212.000 a +214.000 posti di lavoro.
Il più importante rapporto sull'occupazione verrà pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Gli esperti prevedono la creazione di 250.000 impieghi e un tasso di disoccupazione invariato al 5,5%.


Redazione Borsainside
 
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