Bce: Italia in ritardo su risanamento debito, usi eventuali disponibilita' extra
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 set - Per due paesi, Italia e Belgio, si rileva "un consistente ritardo nell'azione di risanamento necessaria ai fini della regola sul debito". E' quanto si legge nel bollettino Bce. "In base a quest'ultima - si legge nel documento - nel 2015 il miglioramento del saldo strutturale dovrebbe ammontare al 2,1% del Pil per l'Italia (a causa dei ritardi nel risanamento accumulati dal 2013), rispetto alla previsione di uno sforzo strutturale pari allo 0,3%...a fronte di una previsione di misure strutturali pari allo 0,5 per cento del Pil". Tali requisiti, prosegue il comunicato, non trovano riscontro nelle raccomandazioni specifiche per il 2015 rivolte ai due paesi, "poiche' la Commissione ha concluso che la deviazione dalla regola su debito e' giustificata da fattori rilevanti quali le sfavorevoli condizioni economiche e l'attuazione di riforme strutturali". In molti paesi la spesa per interessi si e' collocata al di sotto di quanto inizialmente indicato nei bilanci di previsione. Al tempo stesso, anziche' impiegare i risparmi cosi' conseguiti per accelerare l'aggiustamento del disavanzo, diversi Stati membri hanno aumentato la spesa primaria (ovvero la spesa pubblica al netto degli interessi) rispetto ai piani originari. Si consiglia dunque ai paesi che registrano un elevato rapporto tra debito delle amministrazioni pubbliche e Pil (Belgio, Francia, Italia, Irlanda e Portogallo) di utilizzare eventuali disponibilita' straordinarie, connesse a una spesa per interessi inferiore alle attese, per la riduzione del disavanzo. Inoltre, per quanto concerne i paesi che hanno gia' soddisfatto gli obiettivi di bilancio a medio termine, la Germania e' stata esortata a incrementare ulteriormente gli investimenti pubblici in infrastrutture, istruzione e ricerca, mentre i Paesi Bassi sono incoraggiati a dirottare maggiori risorse verso ricerca e sviluppo. Il tesoretto che l'Italia dovrebbe utilizzare per ridurre il debito e' rappresentato da "eventuali disponibilita' straordinarie, connesse a una spesa per interessi inferiore alle attese, per la riduzione del disavanzo". Interessante notare che paesi come la Germania che godono di un bassissimo livello di spesa sul debito circolante, vengono esortati dalla Bce a spingere sul fronte contrario, quello delle spese. "Inoltre per quanto concerne i paesi che hanno gia' soddisfatto gli obiettivi di bilancio a medio termine - si legge nel bollettino - la Germania e' stata esortata a incrementare ulteriormente gli investimenti pubblici in infrastrutture, istruzione e ricerca, mentre i Paesi Bassi sono incoraggiati a dirottare maggiori risorse verso ricerca e sviluppo". L'Italia compare anche fra i 12 paesi esortati a fare di piu' per rispettare gli obiettivi di stabilita' e crescita. "I 12 paesi dell'area dell'euro sottoposti al meccanismo preventivo del Patto dovranno avvicinarsi ai rispettivi obiettivi di bilancio a medio termine - recita il bollettino - attraverso misure strutturali pari complessivamente allo 0,2% per cento del Pil nel biennio 2015-2016; nondimeno, i dati attesi per questo periodo sono lievemente negativi
Pertanto, le raccomandazioni relative alle politiche di bilancio richiedono a otto Stati membri (Belgio, Estonia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Austria e Finlandia) di compiere sforzi strutturali commisurati al meccanismo preventivo del PSC".
Cop
(RADIOCOR) 17-09-15